Polpette trappola in zona Pace
Morto un gattino, è allarme

MACERATA - L'animale è stato ritrovato con la bocca piena di pezzetti di carne e vetri. Lo denunciano le associazioni Argo e Zampamica che ipotizzano la presenza di qualcuno che si diverte a creare l'impasto per eliminare cani e gatti. Le stesse invitano i cittadini a denunciare gli episodi alle forze dell'ordine

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Il gattino trovato morto in zona Pace

Il gattino trovato morto in zona Pace

L’associazione Argo ed il gruppo di volontari che gestisce la pagina facebook Zampamicia denunciano la presenza di polpette-trappola per cani e gatti nella zona Pace di Macerata, in particolare nell’area delle cosiddette ex-case popolari. L’allarme è scattato con il ritrovamento del corpo, ormai senza vita, di un gatto nero di pochi mesi che presentava la bocca piena di sangue. A trovare la carcassa dell’animale è stata una delle residenti della zona che ha notato la bocca piena di sangue del gattino. Osservandolo meglio si è resa conto che la cavità orale era piena di carne mischiata a piccoli pezzi di vetro. Il sospetto dell’associazione è che qualcuno giri nella zona distribuendo in giro polpette-trappola con pezzi di vetro all’interno per uccidere cani e gatti. Gli animali sentendo l’odore della carne si avventano a mangiarla, ma si rendono conto troppo tardi che in realtà all’interno delle polpette ci sono pezzi di vetro che feriscono la bocca e lo stomaco dell’animale. La morte è quasi certa ed è lenta e agonizzante. Non è la prima volta che nella zona Pace, dove vivono in libertà diversi gatti curati e nutriti dagli abitanti del quartiere, si registrano episodi simili. Pochi mesi fa sono stati segnalati dei maltrattamenti nei confronti degli animali ed ora sono gli stessi residenti che stanno facendo tutto il possibile per smascherare e denunciare coloro che si rendono responsabili di questi gesti tanto odiosi quanto pericolosi non solo per i gatti della zona, ma anche per gli animali domestici padronali, le persone stesse ed i bambini che giocano nell’area. Argo e Zampamicia invitano, dunque, tutti i cittadini a denunciare alle autorità altri eventi simili, fornendo tutte le informazioni di cui dispongono per scoprire la persona o le persone che si sono macchiate di questo reato penalmente perseguibile ai sensi dell’articolo 544-bis del codice penale e che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni.



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