di Enrico Maria Scattolini
ORA CHE LA PAURA E’ PASSATA (+++), possiamo anche scherzarci sopra. Come tenterò di fare nello spirito di questa rubrica.
SENZA PERO’ DIMENTICARE COME L’ENNESIMO CALCIO DI RIGORE SBAGLIATO (—) abbia messo i biancorossi di fronte ad un grosso rischio. Di riaprire decisamente la competizione con il Fano per la promozione fra i professionisti.
ANCORA IMPIETRITA DALLA PAURA la dottoressa Tardella in sala stampa, pochi minuti dopo il gol in extremis di D’Antoni contro la Recanatese (leggi l’articolo). “Non si può soffrire così”, è stato il suo liberatorio commento (+).
HA PERO’ VOLUTO SOLENNIZZARE I TRE PUNTI con una confermata dichiarazione d’amore: ”Questa società e questa squadra resteranno comunque sempre nel mio cuore, per tutta la vita.”
LA QUALE MI HA SPINTO AD INCALZARLA con la seguente domanda:”…per tutta la vita? Allora resterai alla guida della Maceratese anche nel prossimo campionato?” “Sì!”(+++) “Assumi pubblicamente un impegno coram populo?” “Certamente. Con me ci sarà gente preparata ad affrontare un mondo calcistico tutto nuovo.”
MARIELLA NOSTRA NON HA PRECISATO (-) se si tratta di imprenditori (quindi finanziatori) o di collaboratori (come Giulio Spadoni). Ma è sottinteso che i primi sono indispensabili per darle una mano sul piano economico-finanziario, dal momento che il budget minimo della Terza Divisione si prospetta due/tre volte superiore a quello attuale. E che il primo scoglio da superare sarà il rilascio di una fidejussione bancaria molto pesante, per la metà controgarantita da cash. Al minimo.
QUESTO POTREBBE ESSERE UN GROSSO OSTACOLO (-) per le intenzioni di una lista alternativa (non…elettorale) che si starebbe coagulando attorno all’iniziativa di un paio di commercialisti della città e che sarebbe incardinata su: un importante industriale calzaturiero, un operatore turistico con recenti anche se fugaci lampi di esperienze biancorosse ed un ormai ex dirigente maceratese.
SALVO CHE QUEST’ULTIMO non segua il richiamo della concittadina ”Helvia Recina”, sabato scorso felicemente approdata all’”Eccellenza”. Complimenti al Presidente Bove, all’allenatore Lattanzi ed a tutta la squadra (+).
L’IMPEGNO DELLA TIFOSERIA, in questo contesto, avrà un ruolo importante (+).
LA REALTA’ DEI CONTI (-) ha però rivelato come domenica pomeriggio, allo stadio, ci sia stata più apparenza che sostanza. Presenza di pubblico valutata ad occhio intorno alle 3000 persone; bordereau d’incasso poco più della metà (-), nonostante il prezzo ridotto dei biglietti del derby. Al limite dell’inspiegabile (-).
TANTI (”stimati”) O POCHI (“paganti”) SPETTATORI ed i giocatori si sono comunque alla fine abbandonati in un interminabile abbraccio di entusiasmo e d’ecumenica esultanza (+). Che ha bloccato a lungo l’accesso agli spogliatoi dei giornalisti ed ha perfino fatto dimenticare a Magi i suoi doveri familiari. Al punto di dover rinunciare alle consuete interviste, in un disperato-mi auguro al fine riuscito-tentativo di rimediare con la moglie, impaziente, già ad attenderlo da tempo in auto per il (programmato) rapido ritorno a Pesaro.
LA FESTA PROSEGUIRA’ A SAN BENEDETTO DEL TRONTO, fra sette giorni. E’ prevista una biblica migrazione di pubblico maceratese al “Riviera delle Palme”, con il supporto di una suggestiva coreografia da grandi eventi (+).
SEMPRE CHE IL GIUDICE SPORTIVO non voglia squalificare il Riviera delle Palme dopo i petardi fatti esplodere nella gara di Matelica dai supporter rossoblu.
POTREBBE ESSERE INFATTI L’OCCASIONE (+) per la conquista del pareggio, da capitalizzare poi, per l’acquisizione della certezza matematica, nell’ultima partita all’Helvia Recina, battendo l’Agnonese di Sauro Trillini.
IN OGNI CASO SARA’ UN MATCH ben diverso dal complicato percorso che drammaticamente si stava invece delineando all’inizio del recupero conclusivo del derby (-). La Maceratese all’ultimo, disperato assalto del bunker difensivo recanatese; il Fano debordante nel finale, a Teramo, contro il San Nicolò.
L’OBBLIGO CIOE’ DI DOVER VINCERE (-) almeno uno dei due residui incontri esterni in riva all’Adriatico (San Benedetto del Tronto, appunto, o successivamente a Giulianova), data per scontata la chance del successo sull’Agnonese e concedendo, nel contempo, al competitor quella del bottino pieno in casa contro Vis Pesaro e Matelica, in trasferta a Chieti.
SI SAREBBE RITORNATI, PARI PARI, INDIETRO DI CIRCA UN MESE (-). Allorchè, complice anche in quel caso lo sciagurato penalty fallito (Kouko), la Maceratese impattò in casa con il Chieti ed il Fano le risucchiò due punti di vantaggio surclassando la Fermana. Vanificate d’un sol colpo le vittorie di Matelica e di Castelfidardo.
IMMERSO IN QUESTI PREOCCUPANTI CALCOLI, che resettavano le ottimistiche previsioni della vigilia, al contrario impostate sulla sconfitta della Recanatese (-), ho avuto un soprassalto d’emozione nell’intravedere la percussione sul long-line destro di Cordova (come a Matelica), il giro palla sulla fascia mancina, la diagonale ed il tiro di De Grazia, l’incertezza di mezza difesa leopardiana ed il piazzato vincente di D’Antoni. Che potrebbe valere un’intera stagione!
“HO SPERATO CHE IL PALLONE RESTASSE DAVANTI A ME”-ha confessato il centravanti-; l’ho colpito con la rabbia che mi era rimasta in corpo dopo l’errore dal dischetto.”
LA MALEDIZIONE DEI RIGORI(-). Sbagliata all’incirca la metà del totale assegnato; cinque su sei di quelli recenti. Tutti di peso. Penso che la migliore cura di questa sindrome sia quella di farli calciare da gente che non ci ha mai provato. E quindi non psicologicamente condizionata.
PERCHE’ ALLORA HA TIRATO D’ANTONI, con la memoria ancora sofferente delle scorie di quanto incredibilmente accaduto a Fano (-)?
“ERO SICURO DI FARCELA. Me lo sentivo”, si è difeso il centravanti. Ed ha candidamente aggiunto: ”tanto da chiedere a Romano, che avrebbe dovuto calciare, di lasciare l’incarico a me.”
MALIGNAMENTE M’E’ VENUTO IL SOSPETTO che la questione dirimente possa essere la classifica dei marcatori (-). Perfetta parità di gol, prima del derby (dodici a cranio), fra i componenti del “tridente”. Un’offesa per D’Antoni, che ha esclamato: ”Ma come ci pensi? L’importante è che vinca la squadra”.
LA PROPOSTA DELLA TARDELLA (+), a completamento di quella dal sottoscritto avanzata qualche giorno fa: ”Basta con i rigori. In cambio, magari, ci potremmo accontentare del semplice provvedimento disciplinare nei confronti dell’avversario che commette il fallo sul nostro giocatore.” Chissà che il board dell’Uefa non l’inserisca all’ordine del giorno di una sua prossima riunione.
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Ma si giocherà al Riviera delle Palme a porte chiuse o in campo neutro con soli tifosi della Maceratese?
C’è una terza alternativa?
Comunque anche se il Fano fa paura avanti così, perchè sei punti di vantaggio li abbiamo noi.
Sanzioni a carico delle (ART. 18)
Le società che si rendono responsabili della violazione dello Statuto, delle norme federali e di
ogni altra disposizione loro applicabile sono punibili con una o più delle seguenti sanzioni,
commisurate alla natura e alla gravità dei fatti commessi:
a) ammonizione;
b) ammenda;
c) ammenda con diffida;
d) obbligo di disputare una o più gare a porte chiuse;
e) obbligo di disputare una o più gare con uno o più settori privi di spettatori;
f) squalifica del campo per una o più giornate di gara o a tempo determinato, fino a due anni; omissis
Non so se la tifoseria della sambenedettese fosse già diffidata (probabile visto le personcine che frequentano il riviera delle “salme”) e non ricordo se in questo campionato già fossero state disputate gare a porte chiuse. In tale ultima fattispecie per il principio di gradualità il passo successivo potrebbe essere quello alla lettera e) quindi eventualmente vietare la presenza del settore locale alla partita, e sarebbe il massimo…
Si già hanno giocato una partita a porte chiuse contro il Celano, dopo i fatti di Giulianova.
abbiamo fatto tripletta tra le due trasferte e la partita in casa di ieri e incredibilmente non abbiamo ancora vinto nulla…abbiamo solo tenuto il passo, ma la strada ormai si accorcia e questi ragazzi meravigliosi ci hanno abituato a vederli al massimo, senza nulla sprecare….tranne i rigori, pertanto speriamo che nella prossima partita casalinga si possa festeggiare come meritiamo….maceratesi più entusiasmo, venite ancora in tanti allo stadio, abbiamo bisogno di ringraziare i nostri ragazzi, ma anche di condividere tra di noi questa grande gioia forza RATA ..forza imbattibili
Dodici minuti per fare 4 gol al S. Nicolò dopo il pareggio della Samb. Un caso?
Mi sembra che in troppi si calano le brache difronte al Fano, noi andiamo avanti anche se con questo ritmo le coronarie non so se reggeranno.
La Samb sarà quasi sicuramente punita essendo in diffida e recidiva. Il guaio è che saranno puniti probabilmente anche i nostri tifosi e questo sarebbe una grossa ingiustizia.
E’ chiaro che troviamo difficoltà con squadre che giocano tutte in difesa con picchiatori impuniti. Se poi ci mettiamo i rigori sbagliati diventa tutto più difficile. Alla fine però queste vittorie danno una maggiore carica alla squadra, se avessimo segnato il rigore e vinto uno a zero non ci sarebbe stato tutto l’entusiasmo di ieri.
Infine positiva la dichiarazione della Presidentessa sul futuro.
Domenica sarò in ogni caso a casa non posso rischiare più di tanto!!!!!!
Domenica bel colpo d’occhio allo stadio, bella presenza di pubblico ( si può sempre migliorare) e, come va di moda quest’anno, emozioni al cardiopalmo fino all’ultimo secondo.
Ma la cosa che mi ha emozionato di più è stato ritrovare fuori dallo stadio la bancarella delle bandiere…una sciocchezza? può essere, ma, a me, ha fatto respirare quell’atmosfera del calcio che conta, un tuffo nel passato oramai troppo lontano e,per chi l’ha vissuti, anni davvero indimenticabili…..’ sto invecchiando mannaggia!
E cmq, anche per questi momenti, GRAZIE MARIELLA!
Nessuna squalifica del campo alla Samb. E’stranamente uscito in largo anticipo il comunicato della LND. Possiamo andare al Riviera delle Palme senza nessun problema. Macerata è chiamata a dimostrare il suo attaccamento alla maglia e alla città. FORZA RAGAZZI!
Gentile signora Tombesi,anche a me la bancarella delle bandiere ha dato allegria. Se riesce a provare queste emozioni,non invecchierà mai.