Il vescovo Nazzareno Marconi e il sindaco Romano Carancini hanno partecipato venerdì al Multiplex 2000 alla proiezione del film Cristiada che racconta una pagina drammatica ed emozionante della storia dell’America Latina: la guerra combattuta dagli insorgenti messicani chiamati Cristeros per la libertà di religione contro la persecuzione anti-cattolica scatenata dal governo del presidente Plutarco Elías Calles. Al termine della proiezioni entrambi hanno espresso un parre sulla pellicola. «Credo che uscire da un film e poter riflettere, ripensare, è già moltissimo – ha commentato il sindaco Romano Carancini – la cosa con cui vado via, almeno personalmente, è il pensiero e l’ostinazione che ci deve spingere sempre a lottare per la libertà e per le proprie idee, naturalmente nel rispetto degli altri. E con un elemento in più. L’eterno dubbio di come affrontare la negazione della libertà: combattere, come è stato fatto nel film, oppure non combattere, come uno dei protagonisti propugnava. Io sono tra quelli che credono che occorra combattere per le proprie idee e lottare». Si è soffermato invece più sul tema della guerra il vescovo Nazzareno Marconi che ha detto «L’invito a vedere questo film ci è giunto quasi due mesi fa. Ed io sinceramente ho detto subito di si. Più che come vescovo, come appassionato di cinema e anche come persona che un po’ ci ha lavorato nel mondo della realizzazione dei film storici. Questa storia mi sembra che sia stata ricostruita in maniera abbastanza corretta. Ci dice innanzitutto che le guerre non si possono vincere e di questo noi cristiani siamo convinti. Le guerre si possono solo perdere. Le perdono tutti. Si comincia a costruire il rifiuto delle guerre quando si comincia guardare sapendo che ognuno vede solo un pezzo e che quindi ascoltare l’altro vale sempre la pena. L’unico che ne esce male da questo film è quel Presidente che non voleva ascoltare nemmeno i suoi consiglieri».
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Le primarie sono servite a qualcosa…..
Grazie alle primarie, almeno, il Sindaco sa cosa è successo in Messico.
Un altro sindaco baciapile.