Garanzia Giovani,
ancora in 600 senza soldi
Cgil: “La Regione acceleri”

MACERATA - Sono stati sbloccati i pagamenti per i tirocini di novembre e dicembre ma il sindacato sollecita: "Nessuno venga lasciato indietro"

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Garanzia GiovaniSbloccato il pagamento delle indennità dei mesi di novembre e dicembre 2014, appena liquidate ai tirocinanti del progetto “Garanzia Giovani”, oggetto negli ultimi mesi di pesanti critiche da parte di coloro che non hanno ancora ricevuto un euro (leggi l’articolo).
La Cgil di Macerata è soddisfatta per lo sblocco dei pagamenti: «La risoluzione delle problematiche relative ai tempi di pagamento – dichiara il sindacato –  oltre a quelle già risolte riguardanti la tassazione al 23% (inizialmente applicata e poi restituita) è frutto della collaborazione con gli enti preposti e del grande impegno che i ragazzi coinvolti hanno messo nel chiedere il rispetto dei loro diritti e delle condizioni inizialmente pattuite con la Regione. Resta però ancora sospesa e per ora irrisolta la situazione riguardante i ragazzi sottoposti ai controlli previsti dalle procedure del bando europeo. Ci risulta infatti che circa 600 tirocinanti in tutta la Regione non abbiano ancora ricevuto alcun pagamento e sono in attesa da 4 o 5 mesi dell’erogazione della propria indennità.

Daniele Principi della Cgil

Daniele Principi della Cgil

Ferma restando la necessità di espletare le procedure a garanzia del corretto svolgimento di tutti tirocini, chiediamo alla Regione di completare i controlli al più presto, per evitare che i ragazzi sorteggiati a campione subiscano situazioni di ritardo ulteriori ed ingiustificabili e che le stesse possano portare all’abbandono del tirocinio, vista l’impossibilità per alcuni di loro di sostenere ancora le spese vive per raggiungere il proprio luogo di lavoro».
«La Cgil Macerata – dichiara Daniele Principi, segretario organizzativo provinciale – garantiamo di continuare il lavoro di rappresentanza dei tirocinanti come abbiamo fatto nel corso di questi mesi sia nel rapporto con la Regione che con l’Inps per le questioni, seguendo il principio che “nessuno deve essere lasciato indietro” e chiediamo alla Regione un’attenzione particolare per questo tipo di situazioni oltre che una maggior chiarezza di informazioni ai ragazzi (che non hanno ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito), in modo da poter garantire agli stessi la possibilità di rivalersi nei confronti delle aziende ospitanti nei casi in cui le stesse abbiano violato le condizioni previste dal bando di accesso ai tirocini».



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