Harmonized sotto le stelle, appuntamento a Villa Fermani

CORRIDONIA - Domenica 10 agosto appuntamento estivo con la musica. Apparat, Lone e Bambounou: questi i tre ospiti internazionali in concerto dalle 17 a tarda notte

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Locandina leggera (1)

Apparat

Apparat

Dopo la programmazione invernale, lo staff Harmonized torna con un eccezionale evento estivo nella splendida cornice di Villa Fermani, la Notte di San Lorenzo dalle 17 alle 2. Corridonia – Apparat, Lone e Bambounou. Sono questi i tre ospiti internazionali protagonisti del party Harmonized nel parco di Villa Fermani, a Corridonia. E’ qui che domenica 10 agosto passato e futuro si fonderanno per dare vita ad un evento che unirà i molteplici aspetti sensoriali delle arti: la tradizione storica della location ottocentesca incontra l’innovazione sonora della musica elettronica ed il poliformismo contemporaneo di diverse espressioni artistiche attuali.

Sascha Ring – il vero nome del berlinese Apparat – è uno degli artisti più acclamati ed amati dell’ultimo decennio di musica elettronica. Forza inarrestabile, Sascha è un programmatore esperto, capace di creare brani ricchi di sfaccettature, elettronica emozionale e sci-fi soul. E’ il collegamento mancante tra Steve Reich e i Radiohead, animato dalla volontà di “smuovere le persone, fargli provare qualcosa”. Sotto il suo pseudonimo ha pubblicato diversi album, e si è esibito in intense ed emozionanti performance live in migliaia di club e festival di tutto il mondo. Ultimamente è stato scelto dal regista napoletano Mario Martone come autore della colonna sonora del film “Il Giovane Favoloso”, lungometraggio sulla vita del poeta Giacomo Leopardi. Per alcuni Sascha è meglio conosciuto come un membro del super gruppo electro Moderat (di cui fa parte con i Modeselektor) con il quale ha ottenuto successi planetari, facendo anche da support band ai concerti dei Radiohead.

Lone – Matt Cutler – è il sapore della Londra dei primi anni ’90, portato nel nuovo millennio e ricoperto di grazia futuristica. Inizia la sua vita da produttore a Nottingham, sperimentando fusioni tra hip-hop ed elettronica deformata. Con il passare degli anni si è avvicinato all’house di Chicago e alla techno di Detroit. Ascoltare la sua musica è una esperienza meravigliosa: ci si ritrova catapultati negli anni più affilati dell’esplosione dei rave provando la stessa energia, e al tempo stesso – soprattutto con l’ultimo lavoro appena uscito su R&S Records, “Reality Testing” – nella golden age dell’hip hop newyorkese.

Bambounou

Bambounou

Jeremy Guindo, dj e produttore francese, meglio noto come Bambounou, è un artista singolare.

Autoproclamatosi fan della house di Chicago e della French-touch, i suoi primi lavori si inspirano alla dubstep e alla UK-funky,  cosi  come alla techno di Drexciya e alle atmosfere spaziali dei suoi videogame Nintendo. Reinterpreta gli elementi  tipici dell’house music e della techno con un’anima “dura”, che conferisce ad ogni suo disco qualcosa di unico, qualcosa che va scoperto ascoltando e riascoltando. Tutto ciò è valso a Jeremy la stima di artisti del calibro di Modeselektor, che hanno  pubblicato sulla loro etichetta 50Weapons il primo vero capolavoro firmato Bambounou. Ad aprire le danze sarà il trio di casa formato dai Low.e (Andrea Tirabasso & Alessio Procaccini) e Curl Menghi, meglio noti come Harmonized SoundSystem. A concludere il quadro artistico – oltre ad esposioni di design – ci sarà un’imponente installazione di visual mapping, ideata e realizzata da quattro fuoriclasse assoluti della luce: il romano Kooter, l’emiliano FatCat ed i marchigiani Zuth e LaMantia.

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Lone

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