di Laura Boccanera
Bisognerà attendere ancora fino a domani per avere il risultato della analisi dell’Arpam sui campioni raccolti lungo la foce del fiume per verificare l’esistenza nell’acqua di alcuni batteri anaerobici prodotti dallo sversamento del digestato utilizzato per fertilizzare i campi da parte dell’azienda Ambruosi e Viscardi. Dopo il sopralluogo di ieri, la Forestale ha ravvisato danni ambientali consistenti con la conseguente moria di pesci e ha denunciato Il titolare della ditta all’Autorità Giudiziaria per i reati di danneggiamento aggravato di acque pubbliche, smaltimento illecito di rifiuti e getto pericoloso di cose (leggi l’articolo). In merito alla situazione delle acque alla foce del Chienti, è intervenuto oggi anche il sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta che ha firmato giovedì mattina un’ordinanza con il divieto di balneazione entro un chilometro a nord della foce. “Dopo l’incidente che ha provocato la dispersione di materiali nel corso del fiume Chienti, la situazione dello specchio d’acqua nel territorio di Civitanova Marche oggi sembra sensibilmente migliorata – spiega Corvatta – le correnti marine della scorsa notte hanno portato verso il largo, in direzione sud-est, i liquami dispersi nell’acqua alla foce del fiume e, ad un sopralluogo effettuato in mare in mattinata dall’Ufficio circondariale marittimo, non si notano residui e il colore dell’acqua è tornato nella norma. Non disponiamo ancora dei risultati analitici dei prelievi effettuati dall’Arpam perché le analisi batteriologiche richiedono un periodo di 48 ore di incubazione. L’ordinanza firmata a scopo precauzionale nella giornata di ieri con divieto di balneazione per il tratto di costa dalla foce del Chienti ad un chilometro a nord terminerà alle 13 di domani, sabato 10 agosto. Al momento, sentite le autorità competenti, non sussistono motivi per ritenere utile una proroga del divieto. Attendiamo le relazioni dell’Arpam per la giornata di domani per assumere eventuali decisioni”.
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rimane l’esigenza di controllare l’evento prima a monte e non quando si è ormai diffuso sul mare… che c’entra il fiume chienti con il serbatoio del digestato? il tubo di collegamento tra queste due realtà deve esserci? se sì ad una sola direzione deve essere impedito ogni altro tipo di scarico! scarichino in un serbatoio dell’azienda non in una ricchezza pubblica come lo è il fiume chienti ma dove sono i controlli su queste cose? fateci capire anche perchè solo in Italia le centrali biogas creano problemi perchè, perchè le cose non sono fatte bene come al solito…
..perché in Italia vige ancor la regola della “panza piena et bocca muta”. Ovunque.
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.: Chiaro parla chiaro :.
Sono curioso di sapere se anche in questa occasione verranno trovate concentrazioni elevate di metalli pesanti così come a Loro Piceno e a Morrovalle… Mi auguro che questa volta l’ARPAM diffonda i risultati con celerità e non come nei casi di cui sopra dopo molte settimane…
Tanto non cambia nulla magari un mese di stop e poi tutti dimenticano arriva settembre al mare non ci va più nessuno e quelli riaccendono la centrale , poi ancora uno svernamento , altro stop tutti dimenticano e quelli riaccendono la centrale , e poi ……. Questa e l’Italia …!!! Povera Italia !!!!