di Laura Barbato
La Civitanovese con la vittoria di domenica contro l’Angolana ha chiuso la stagione al decimo posto. 42 punti totali che hanno indicato la via della salvezza senza passare per i play-out. Una stagione complicata, difficile, travagliata che ha messo a dura prova squadra e dirigenza ma nelle ultime partite, in quelle che contavano davvero, i rossoblu sono riusciti a conquistare non solo punti importanti ma anche prestazioni eccellenti che hanno permesso di raggiungere la meritata salvezza. Viste come si sono messe le cose nell’arco della stagione, in casa rossoblu non si potrebbe essere più felici e finalmente anche rilassati ma è inutile negare che questa non era di certo l’annata che la società si augurava. Le dichiarazioni alla vigilia del campionato parlavano chiaro: l’obiettivo era quello di ripetere, o quanto meno provarci, l’impresa dell’anno precedente. E invece arrivano due mesi contrassegnati da malumori e assenza di vittorie e quando tutti potevano immaginare che a saltare sarebbe stata la panchina di Cornacchini, avviene una vera e propria epurazione: via il direttore generale Cabrini, l’ex capitano Mandorino e Spagna. Il caso vuole che nella partita successiva, contro il Fidene, alla nona giornata, arrivano i primi tre punti e la squadra riprende a carburare. Il ritorno dalla sosta natalizia è uno shock: un 4-0 sul campo dell’Agnonese che non ammette repliche. La sconfitta successiva con l’Astrea sembra aprire definitivamente uno squarcio nella stagione rossoblu ma il derby contro la Maceratese è storia: la rete di Ekani non solo mette al tappetto gli avversari ma scaccia anche gli spettri di Cornacchini. Quando le cose sembravano finalmente volgere nella direzione giusta arriva l’annuncio choc del presidente, Umberto Antonelli, che dichiara di voler lasciare la società a fine stagione. Il motivo? I troppi interessi che ruotano intorno al mondo del calcio. Successivamente arriveranno stop importanti contro Termoli, Vis Pesaro e il fanalino di coda Città di Marino e la Civitanovese è sempre più immischiata nella lotta per non retrocedere. La svolta arriva nelle ultime quattro gare: le vittorie contro Isernia, San Nicolò, Agnonese e il pareggio contro il San Cesareo valgono la salvezza. Come si è visto la stagione dei rossoblu è stata tutt’altro che semplice per cause molteplici ma il merito di essere riuscito a mantenere il timone della situazione spetta a Cornacchini, mai messo in discussione dalla società, a ben ragione con il senno di poi. Forse un pre-campionato sbagliato, il rendimento di alcuni giocatori inferiori alle aspettative, sfortuna e molto altro, hanno reso l’annata rossoblu un’odissea. Adesso per ripartire bisogna comprendere quali saranno le decisioni del presidente Antonelli per poi muoversi di conseguenza, ma questa è già un’altra storia.
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tanto per la cronaca…le vittorie(3) nelle ultime 4 partite sono state contro Isernia S.Nicolo’ e Renato Curi Angolana e non Agnonese.Conro l’Agnonese la Civitanovese ha perso 2-1 in terra molisana e 0-4 in casa al polisportivo.Come spesso accade..molta superficialita’ da chi scrive gli articoli sulla Civitanovese.Lapsus? errore di battitura? Potrebbe anche essere..ma siccome quando si scrivono articoli sulla Civitanovese capita spesso..allora..basterebbe far scrivere di calcio a chi il calcio lo conosce…
Sabato scorso Antonelli era presente in piscina comunale a rappresentare la Civitanovese sul campus estivo per ragazzi( a proposito: mi sembra una bella iniziativa…).
Non credo che abbandonerà la guida della Società.
Il punto è un’altro, dopo la fallimentare stagione e tutte le contestazioni che sono seguite, è ora di cambiare rotta.Nessuno chiede spese folli che non possiamo fare, ma basta con giocatori raccattati in tutta Italia, rose completate ad Agosto inoltrato con non si sà chi e giocatori ormai bolliti.E’ meglio allora dare più spazio a qualche giocatore delle nostre parti(come successo con Moretti) che almeno conoscono la Civitanovese Calcio.
Sopratutto un nuovo atteggiamento societario più sincero ed onesto nei confronti di noi tifosi mi sembra d’obbligo.