di Giancarlo Liuti
Nella confusione di menti, cuori e pance in cui da anni versa non solo la politica – a Macerata, certo, ma pure in Italia, pure in Europa e pure nel mondo – è inutile prendersela coi vari protagonisti ed esporli al generale disprezzo perché – a parte gli indifendibili, e ce ne sono parecchi – ognuno di loro ha tanti torti ma anche tante ragioni, e finché non si riuscirà a venir fuori da questo caotico labirinto di episodi, opinioni e giudizi sarà ben difficile separare i torti dalle ragioni e le ragioni dai torti.
Non è dunque per fare del sarcasmo che oggi voglio partire da un video profetico in cui si racchiude il pensiero di Gianroberto Casaleggio, il “guru” cofondatore, con Beppe Grillo, delle Cinque Stelle. Eccolo: nel 2018 il mondo sarà diviso in due blocchi, l’Ovest illuminato dalla Democrazia in Rete e l’Est (Cina, Russia, il Medio Oriente) oscurato da regimi dittatoriali. E ancora: la terza guerra mondiale scoppierà nel 2020, durerà vent’anni e distruggerà i vecchi simboli dell’Ovest come San Pietro a Roma, la Sagrada Familia a Barcellona, Notre Dame a Parigi. E non solo: la popolazione del pianeta si ridurrà da sette a poco più di un miliardo. Però tranquilli: nel 2040 trionferà la Democrazia in Rete e nel 2054 le prime elezioni universali, sempre in Rete, faranno nascere “Gaia”, un perfetto governo mondiale: scompariranno i partiti politici, le ideologie, le religioni e ogni essere umano sarà padrone del proprio destino. Ora sappiamo che sulla fine del mondo i Maya si sono sbagliati, ma chi può dire che Casaleggio si sbagli? Scritta con la minuscola, la rete serve a prendere pesci. Domanda: quali e quanti pesci prenderà la Rete con la maiuscola? Mistero, bisogna aspettare fino al 2054 , il che non è da tutti, figuriamoci per me. Comunque, ripeto, nessuna ironia. Da scherzare, oggigiorno, non c’è proprio niente. Oppure c’è tutto, che in fondo è la stessa cosa. Buia è la notte e sembra infinita. Canta Renato Zero: “Stringimi forte, che nessuna notte è infinita”. Mah, stringiamoci forte. E speriamo.
C’è un punto, però, che almeno per quanto riguarda l’Italia mi pare fondamentale per comprendere – seriamente, senza scherzare – la sostanza del caos attuale, ed è l’errata convinzione, urlata da Grillo ma fatta propria dall’informazione, radicata nell’opinione pubblica e strisciante anche nei partiti, che la cosiddetta società civile sia qualitativamente migliore della classe politica. L’ho già detto altre volte: non è affatto vero e illudersi che sia vero significa ficcarsi in un imbuto dal quale non si esce. L’occasione di rifletterci mi è venuta, stavolta, dal rapporto annuale della Guardia di Finanza sui reati fiscali nella nostra provincia che hanno raggiunto l’importo – “straordinario”, secondo il comandante Paolo Papetti – di circa trecento milioni di euro e hanno coinvolto industriali, artigiani, commercianti, avvocati, commercialisti, dentisti, medici specialisti, architetti, notai, ingegneri, geometri, ragionieri e titolari di palestre. Ovviamente non bisogna generalizzare, ma sarebbe sciocco ignorare che questi sono gli esiti di controlli limitati nel tempo e nello spazio e che, quindi, le reali proporzioni del fenomeno sono sicuramente maggiori.
Ebbene, cos’è questa se non la società civile? E in base a quali argomenti si dovrebbe credere che la società civile sia più onesta e più legalitaria della classe politica e immaginare che se ad essa fosse affidato il potere di governare e di legiferare l’Italia diverrebbe un paese meno corrotto di quanto non sia? Molte, troppe, le mele marce fra i politici, ma esse – molte, troppe – stanno pure fra coloro che non fanno parte della “casta”. Finiamola dunque con questa ipocrisia. La verità, signori, è che per quanto attiene alla legalità e alla pubblica e privata moralità il ceto politico e la società civile sono identici, se non altro perché il primo è la diretta espressione della seconda e la seconda gli trasferisce le proprie pulsioni istintive. Far di tutta l’erba un fascio? No, oltre alle “mele marce”, infatti, quel grande frutteto che è il nostro paese ha tantissime “mele sane”. Ma via via, nel corso degli ultimi decenni, è diventato sempre meno facile distinguere le une dalle altre.
Obiezione: certe cose ci son sempre state, rientrano nella natura umana. D’accordo. Ma da qualche tempo – trenta, vent’anni? – la situazione è peggiorata e ci sarà pure una causa se oggi le varie statistiche internazionali sulla corruzione e sulla illegalità pongono l’Italia agli ultimi posti della graduatoria mondiale, Africa compresa. E la causa, a mio avviso, sta nell’eccesso di individualismo (traduzione: ognuno si arrangi come può e come sa, senza sentirsi parte di una comunità e senza farsi carico delle responsabilità che ne derivano). I guasti dello statalismo collettivista li conosciamo, li ha smascherati la storia. Ma, portato ai limiti estremi, l’individualismo – il liberismo sfrenato, in economia – è la negazione della società, intesa, questa, come unione fra esseri umani che hanno interessi comuni.
Indiviualismo, dicevo, Che non riguarda soltanto le singole persone, ma come un malefico virus contagia le associazioni, le corporazioni, i partiti, il giornalismo, la televisione e le stesse istituzioni, ognuna delle quali – parlamento, governo, regioni, comuni, perfino la magistratura – si comporta da individuo a se stante, indifferente alle sorti del bene generale. Mettiamo pure la politica sul banco dell’imputato, le ragioni sono millanta. Ma chi ha il diritto di mettercela? La società civile? Questo è l’errore. E deriva da quella sorta di ideologia radicalmente “antisociale” che si è affermata da noi con l’avvento del “berlusconismo”, i condoni, le strizzatine d’occhio agli evasori, le leggi ad personam, il partito padronale, il voto di scambio, la compravendita dei deputati, il conflitto d’interessi, lo snaturamento dei principi costituzionali, la vita privata che diventa vangelo per quella pubblica. Silvio Berlusconi, dunque, unico responsabile? Nient’affatto. Lui ce l’ha portato la crisi dei valori dell’Occidente, ne è stato l’interprete più diretto, fedele, financo incolpevole. Allora? Uscirne fuori è difficile, forse impossibile. Affidiamoci dunque alle profezie di Gianroberto Casaleggio, emulo dei Maya, di Nostradamus e della Maga Clara. “Oggi comincia la storia”, ha detto Grillo all’apertura del Parlamento. Quale storia? E come finirà? Rimanga, chi ce la fa, in attesa della palingenesi del 2054. Un’attesa che, in fondo, è solo di 41 anni. Un attimo, rispetto all’eternità.
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Purtroppo ancora una volta la cosiddetta società civile con l’elezione di Grasso ha dimostrato di essere più veloce delle sue analisi e delle previsioni di Casaleggio.
….dal post salta fuori che “questa democrazia non funziona”!!!….
…….condire un fatto con molte opinioni puo’ sembrare un buon modo di usare i fatti per veicolare opinioni. Ma col passare del tempo, diventa sempre un fatto per demolire i fatti assalendo le opinioni………
sinceramente io in Italia questo eccesso di liberismo non lo vedo per niente. siamo campioni di assistenzialismo improduttivo e sperpero ma le vere politiche liberali che attualmente fanno vivere meglio di noi alcuni paesi (Germania, Inghilterra o per fare nomi esotici Corea del Sud ed Australia) noi non le abbiamo mai fatte. inoltre dare la colpa alla società civile dell’evasione è un errore concettuale: è scientificamente dimostrato che aumenta con la pressione fiscale (curva di Laffer), pertanto se non si riduce il rapporto tra tributi fiscali e PIL l’evasione non diminuirà mai.
Di scientificamente provato nella curva di Laffer non c’è proprio nulla. Si tratta di teoria economica utilizzata per supportare scelte di politica fiscale su cui si può essere d’accordo più o meno , ma la scienza proprio non c’entra niente
@Paoolo
Bersani dixit: Non si poteva mettere un coperchio precario su una pentola a pressione
Mi dispiace vedere come persone ben intenzionate ragionino con concetti imposti dai mass media di regime. Per difendersi da un potere malvagio occorre prima CONOSCERLO, e non credere che il potere sia come i mass media di regime ce lo descrivono, xké quei massmedia hanno il compito di NASCONDERCI il potere vero e di fuorviarci.
Parlare quindi sia pure in buona fede di riciclaggio di denaro sporco delle cosche non ha alcun senso: le varie mafie sono solo piccoli bracci armati del NWO, e non certo i + pericolosi: IL POTERE E’ UNO ED UNO SOLO, per tutto il mondo, eccetto, forse , i paesi islamici. Il NWO non ha alcun bisogno di riciclare denaro, visto che lo stampa!
Ugualmente identificare come mezzi di difesa e di reazione contro gli enti pubblici, da parte dei cittadini, picchetti, ovvero manifestazioni, sitin, comitati che durano 2 mesi ecc. non ha alcun senso, sono mezzi innocui e inoffensivi, come votare il gatekeeper di turno o comprarsi la felpa firmata da Lapo…
Stadi, discoteche, centri commerciali e massmedia di regime ci cerebrolavano inculcandoci abitudini distruttive: DOBBIAMO CAMBIARE LE ABITUDINI INCULCATECI xké su di esse sia basa il potere mondialista NWO. Quel potere che dà ai suoi tirapiedi locali la potestà di FARCI VIVERE MALE; peggio noi viviamo + loro permangono al potere.
……l’unica cura e’ l’informazione ma siamo finiti al 57° posto nel mondo come liberta di stampa ( dato di Report senza frontiere )….ecco che con questi numeri distinguere le “mele marcie” dalle “mele sane” e’ improbabile e il tutto poco trasparente….
http://rsfitalia.org/classifica-mondiale-della-liberta-di-stampa-2013/
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…..complottisti fatevene una ragione non esiste nessun ordine mondiale ( NWO ) e simili…… solo chi possiede un IT ( innovazione tecnologica ) sviluppato e sa usarlo sta un passo avanti e non certo un fantomatico NWO….
Ma come Liuti, che articolo è questo??? Non le è corsa notizia che CM è diventato “Cronache a 5 stelle”????
Era pieno di grillini fino a 5 gg fa, ora con le figuracce che sta facendo Grillo si sono ritirati tutti…
AMEN
Ai voglia che ognuno la rigiri come meglio gli fa comodo ( a seconda la categoria di appartenenza), seguire attentamente i rapporti della Guardia di Finanza o meglio ancora parlare direttamente con qualche “operatore” della Guardia di Finanza apre bene gli occhi anche a quelli che si ostinano a tenerli chiusi ( Grillo compreso).
L’analisi di Liuti è semplicemente incontrovertibile. Piaccia o non piaccia.
Condivido appieno le considerazioni di Liuti.Sarà bene che tutti, pentastellati, compresi ne prendano atto. Un raggio di sole può anche sciogliere la punta di un iceberg ma per scioglierlo tutto, anche il grosso che sta sotto il pelo dell’acqua e che ne sostiene la punta occorre darsi tutti una regolata, io tra i tutti. Altrimenti il titanic ci va a sbattere di nuovo e il non averlo visto perchè sommerso non eviterà il naufragio.