Altro grido d’allarme
dal mondo del lavoro
“Aspettiamo lo stipendio da 5 mesi”

CIVITANOVA - I dipendenti della Cerquetti hanno manifestato davanti ai cancelli dello stabilimento per far valere i loro diritti. L'azienda: "Il Comune non paga per il Patto di Stabilità"

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sciopero-operai-cerquetti-1-300x200di Alessandra Pierini

«Gli enti pubblici non ci pagano e non abbiamo liquidità per pagare i dipendenti». Con questa motivazione  l’azienda civitanovese Cerquetti che si occupa di lavori edili e stradali, di demolizioni e riciclo, di opere di primaria urbanizzazione, di pulizia e manutenzione spiagge ha spiegato l’impossibilità di pagare gli stipendi ai suoi lavoratori i quali però non ci stanno. Questa mattina infatti più di 30 persoe hanno manifestato davanti ai cancelli della fabbrica per chiedere con forza il rispetto dei loro diritti. Ancora una volta nel giro di pochi mesi il mondo del lavoro e delle aziende lanciano un grido d’allarme e sottolineano l’urgenza di provvedimenti capaci di evitare in futuro un esponenziale aumento di situazioni di disagio.  Le immagini di questa mattina sembrano un dejavu dopo che negli ultimi mesi il mondo del lavoro è stato scosso dalla vicenda Best che si è conclusa alla fine del 2011 e dalla DF, chiusa senza preavviso e dichiarata in fallimento
In questo caso, la principale causa di disagio sociale sembrerebbe essere il Patto di Stabilità. «E’ uno strumento dannoso per le aziende – spiega Massimo De Luca della Fillea Cgil che questa mattina ha partecipato al presidio – e aggrava i problemi di liquidità, già gravi in questa fase. I tempi delle amministrazioni stanno infatti diventando insostenibili per le aziende. In particolare la Cerquetti vanta dei crediti nei confronti del Comune di Civitanova che non ha ancora sanato le sue pendenze. Abbiamo anche deciso di sensibilizzare gli enti sull’urgenza dei pagamenti». 

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I dipendenti della Cerquetti hanno manifestato davanti ai cancelli della fabbrica

Nell’attesa però 14 dipendenti della Cerquetti hanno continuato ad andare regolarmente a lavoro tutti i giorni, altri 9 sono stati mesi in mobilità e due si sono dimessi per giusta causa. Sono 6 gli stipendi arretrati che si erano accumulati nel 2011. Uno di questi è stato pagato ma gli altri sono ancora in sospeso e per chi continua a lavorare si accumulano ancora altri crediti.
«Il 29 novembre – spiega Massimo De Luca – la Cerquetti,  Confindustria e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto e sottoscritto un accordo, in base al quale l’azienda si era impegnata a rispettare delle precise scadenze. La prima è stata rispettata ed è stato finalmente stato pagato  uno stipendio ma le altre non sono state rispettate. La prossima scadenza è prevista per domani quindi anche domani mattina saremo davanti ai cancelli per far valere i diritti dei lavoratori».
Il presidio davanti ai cancelli della Cerquetti continuerà anche domani mattina e nei prossimi giorni finchè ai lavoratori non sarà pagata almeno una mensilità: «Andremo avanti finchè non otterremo qualcosa di concreto – continua De Luca – e non escludiamo neanche manifestazioni davanti al Comune di Civitanova Marche per chiedere che vengano sanate le pendenze verso la Cerquetti».

(Foto di Roberto Vives)

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