Al cinema lo spot horror contro le droghe

Il progetto InArea debutta in 10 sale della Provincia

- caricamento letture

spot-horrordi Gabriele Censi

Al cinema a Natale, come vuole la tradizione, ma quest’anno con una sorpresa in più: prima del film sullo schermo appaiono visi sconvolti, isterici, sussurri incomprensibili in sottofondo, dai quali emerge un fischio che sale di intensità fino a divenire insopportabile per gli orecchi. Infine il messaggio: “seguire le droghe, vuol dire perdersi”. GUARDA IL VIDEO
E’ lo spot che sarà proiettato in oltre 10 sale della Provincia di Macerata (Macerata, Matelica, Civitanova Marche, Recanati, Porto Recanati, Tolentino)  firmato da Paolo Andrenucci, 22enne originario di Porto Sant’Elpidio, videomaker, studente dell’Accademia di Belle Arti di Macerata  e riconfezionato dai comunicatori di InArea. Il Progetto è promosso dal tavolo di istituzioni e associazioni che si è formato proprio nel 2011, guidato dal vulcanico Mario Paciaroni, Procuratore della Repubblica , e coordinato dal viceprefetto Tiziana Tombesi. Ma questa ennesima iniziativa di InArea in particolare è stata resa possibile dall’impegno e dalla sensibilità di Walter Perugini, presidente dell’Agis regionale, il quale ha mediato con i gestori delle sale per far concedere gli spazi di proiezione a titolo gratuito. GUARDA IL VIDEO.
Lo spot è  tratto dal cortometraggio “The Bad Seed” realizzato dal giovane artista e fa parte di una serie di 4 cortometraggi finora selezionati per Art Communication, azione realizzata dal Dipartimento Dipendenze Patologiche di Macerata e Camerino con la partnership dell‘Accademia di Belle Arti per il progetto internazionale ReDNet (leggi l’articolo).
Dunque dietro questa iniziativa senza precedenti c’è una virtuosa condivisione tra progetti, che ha permesso ai promotori di InArea di scegliere il cortometraggio horror di Paolo Andrenucci, caratterizzato da un linguaggio cruento ma elegante, capace di lanciare un messaggio provocatorio e ben comprensibile, e di scansare il rischio di risultare ignorato o vuotamente allarmistico. Le campagne dedicate alla prevenzione delle droghe hanno del resto come compito primario quello di attivare il pensiero critico, favorire presa di coscienza e responsabilità. “The Bad Seed” è stato scelto dal tavolo di InArea  proprio perché caratterizzato da una rappresentazione potente e ampia, sui pericoli di alienazione e sofferenza psicologica che si legano non solo alle droghe, ma in generale alle tante storture di questo sistema sociale contemporaneo competitivo e frammentato. Ne parliamo direttamente con l’autore: Paolo Andrenucci.

andrenucci

Paolo Andrenucci

Come è nato il tuo corto? “Prende spunto da “Seme Cattivo”, spettacolo teatrale di Paolo Nanni prodotto dalle Compagnie Teatrali Riunite di Macerata. Poi ne è diventato parte integrante, e dell’opera teatrale mantiene il cast: Maria Laura Pierucci, Maria Pia Vissani, Giulia Ausili, Laura Perini, Francesco Melchiorri, Giancarlo Attili.”

Che effetto fa vedere la tua opera divenire una campagna sociale nei cinema?
“E’ emozionante. Soprattutto mi emoziona il fatto che pur diventando qualcosa di diverso rimanga fondamentalmene ciò che era: io ho rappresentato alienazione e malattia, ed è proprio quello che ha colpito il tavolo di persone che lo hanno scelto e rivestito con uno slogan. La mia opera non è stata snaturata, bensì declinata.”

Quindi il cattivo seme per te è la malattia contemporanea chiamata alienazione?
“No. il cattivo seme è da cercare nella società da cui la malattia deriva. Invece l’alienazione è la manifestazione del cattivo seme, e quando uno è solo, non impegnato nella recita quotidiana, ecco che essa emerge.”

Tu sei molto giovane, quindi fai parte di coloro a cui principalmente è diretta la campagna di sensibilizzazione. Cosa si dovrebbe arrivare a capire per difendersi dalle droghe?
“La droga è uno dei semi cattivi, con essa si perde umanità, nel senso di identità umana. Bisogna capire che è la perdità dell’identità l’origine del malessere. Per difendere la propria identità bisogna vivere il passato, non solo ricordarlo, comprendere il passato vuol dire avere un’identità solida.”

Un’ultima nota di colore: sbaglio o ci sei anche tu nel video?
“Sì, e sono quello messo peggio, guai a sentirsi fuori dal rischio.”

anteprimalocandinaLo spot cinematografico rientra in una campagna di sensibilizzazione più vasta che abbraccerà tutto il nuovo anno, diretta a sensibilizzare i giovani riguardo i pericoli legati alle dipendenze, ma anche gli adulti, per coinvolgerli nell’azione di contrasto verso un fenomeno che minaccia la società in senso complessivo, e quindi richiede l’impegno di tutto il tessuto sociale, a partire dai singoli cittadini.
Partiranno dai primi di gennaio le affissioni murali e sugli autobus, accompagnate da una distribuzione di materiali informativi. Questa fase è allestita dall’Assessorato provinciale ai Servizi Sociali guidato da Leonardo Lippi, con i materiali elaborati del Team di prevenzione Stammibene, sempre sotto la supervisione scientifica dei Dipartimenti Dipendenze Patologiche di Macerata, Camerino e Civitanova coordinati da Gianni Giuli e Mario De Rosa, e con la consulenza  dei promotori di InArea, in particolare nel campo della comunicazione dell’assessore Stefania Monteverde, del Comune di Macerata, e nel campo dell’attivismo territoriale dell’Avvocato Giuseppe Bommarito.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X