Padre Giuseppe Moretti, il barnabita recanatese in missione a Kabul da 24 anni, ha omaggiato i recanatesi e in particolare i suoi illustri concittadini Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli in un collegamento direttamente dall’Afghanistan trasmesso ieri mattina da Check-in, la nota trasmissione di Radio Uno condotta dal marchigiano Paolo Notari e da Benedicta Boccoli.
«Volevo fare il giornalista o il diplomatico – ha raccontato Padre Moretti – poi incontrai un padre Barnabita ed ora eccomi qui, sono i giochi di Dio». Il barnabita ha poi parlato dell’Afghanistan e dei suoi negativi primati e ha raccontato l’atmosfera che si respira in quei luoghi. Alla domanda di Benedicta Boccoli « Cosa le manca dell’Italia?» Padre Moretti si è lasciato andare e ha detto con grande orgoglio «Vorrei che l’Italia ritornasse ad essere grande, come dice Leopardi mio concittadino spero che la sua gloria torni a risplendere. Vorrei rivederla quella che veramente è, bella non solo nei paesaggi ma nella sua cultura e nella sua grandezza».
Grande commozione per Padre Moretti quando Paolo Notari lo ha incalzato «Chi vogliamo salutare in Italia? La radio è a sua disposizione»Il barnabita ha cominciato dai familiari, poi i confratelli e quanti gli vogliono bene. «Il mio cuore batte là. Due anni fa moriva la mia bellissima mamma e io purtroppo ero in chiesa, vorrei riascoltare la canzone Mamma del mio concittadino Beniamino Gigli»
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