di Alessandra Pierini
Una nuova perquisizione delle forze dell’ordine, in relazione agli incidenti di sabato scorso a Roma, e’ in corso proprio a Civitanova. La Digos sta cercando armi e oggetti che potrebbero essere legati alle violenze del 15 ottobre, in casa di un ragazzo di 26 anni, attivista dei centri sociali marchigiani. Nel suo profilo facebook è lui stesso che ha riferito di essere stato perquisito prendendo però con un post le distanze dal gruppo minoritario che ha distrutto Roma e includendosi nel 99% di indignati pacifici. Gia’ ieri le forze dell’ordine avevano effettuato una decina di perquisizioni a Senigallia, Ancona e nell’ascolano, nelle abitazioni di frequentatori dei centri sociali regionali, e in due di queste aveva effettuato dei sequestri di materiale. Il legale degli stessi centri sociali, l’avvocato Paolo Cognini, che oggi pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa con due attivisti coinvolti nei controlli della polizia, smentisce pero’ che i sequestri di ieri abbiamo portato al prelievo di armi, esplosivi od oggetti che si possano mettere in relazione con le vicende di sabato a Roma : ” Nei soli due casi in cui e’ stato effettuato un sequestro, si e’ trattato di oggetti di uso ordinario e quotidiano, legato in alcuni casi alle passioni sportive delle persone coinvolte. Non ci sono mazze, armi, documenti interessanti o da collegare ai fatti del 15 ottobre. E nessuna delle persone coinvolte e’ legata a quegli episodi di violenza.” L’avvocato Cognini, che ha lo studio a Jesi (Ancona) tiene poi a precisare che non solo dalle Marche sono partiti per la capitale almeno 30 pulmann, 20 dei quali organizzati proprio dai centri sociali regionali, ma soprattutto che “tutto e’ stato fatto in maniera chiara e trasparente, come e’ trasparente l’attivita’ della rete locale che non ha niente da nascondere”.
A Roma sabato, nell’apocalisse degli scontri, c’erano molti manifestanti maceratesi ma c’era anche Andrea Innocenzi, Primo Dirigente del Reparto Mobile di Genova, che si trovava tra Via Cavour e Piazza San Giovanni proprio nel cuore della guerriglia urbana scatenata dall’attività organizzata di un numeroso gruppo di black block, riconoscibili perchè vestiti di nero col casco in testa e il volto coperto. Il movimento che si è dichiarato in guerra con lo stato italiano ha approfittato della protesta pacifica degli indignati per mettere a fuoco e fiamme la capitale. Andrea Innocenzi e i suoi 100 uomini si sono ritrovati nel bel mezzo del corteo che da manifestazione pacifica, alla quale hanno partecipato anche molti maceratesi (leggi l’articolo) si è trasformato in una vera e propria battaglia con momenti di fortissima tensione. Non è la prima volta che il poliziotto maceratese si trova in situazioni molto difficili. Lo hanno visto in prima linea sia il G8 di Genova, che le manifestazioni dei no Tav della Val di Susa e ancora la partita Italia- Serbia e la folle notte di Genova (leggi l’articolo). Quello di sabato è stato un ulteriore complicato intervento per Innocenzi il quale, alla guida dei suoi 100 uomini, è stato chiamato a mettere in campo la sua esperienza e professionalità. I danni fatti nella capitale ammontano ad oltre 2 milioni e mezzo di euro, con auto e blindati dei carabinieri date alle fiamme, negozi devastati, banche prese a sprangate, un centinaio i feriti tra manifestanti e forze dell’ordine.
Sono stati 12 finora i manifestanti arrestati in tutta Italia. Oggi un giovane studente romano di 24 anni é stato identificato e fermato a Roma dagli agenti della Digos, perché ritenuto tra i responsabili dei disordini avvenuti sabato scorso a Roma durante il corteo degli Indignati. Il giovane, che ha alcuni precedenti per stupefacenti ed è noto con il soprannome di “er pelliccia”, è stato fermato sotto casa dagli agenti. Ora si temono per domenica nuovi scontri, questa volta in Val di Susa, dove è prevista una manifestazione no tav per tagliare le reti poste a protezione del cantiere “per liberare la Val di Susa”.
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“…… Nei soli due casi in cui e’ stato effettuato un sequestro, si e’ trattato di oggetti di uso ordinario e quotidiano, legato in alcuni casi alle passioni sportive delle persone coinvolte. Non ci sono mazze, armi, documenti interessanti o da collegare ai fatti del 15 ottobre…..”
Chissà cosa si intende per oggetti di uso ordinario e quotidiano e che cosa li sequestrano a fare se sono di uso quotidiano ed ordinario….
E’ altrettanto da presumere (visto che tra gli oggetti sequestrati non ci sono mazze o armi ne tantomeno documenti interessanti) che hanno sequstrato qualcosa che si potrebbe rinvenire in ogni casa qualinque, tipo:
a) scarpe da ballerina
b) lettere di fidanzate
c) trenino elettrico lima
d) pista per le autovetture polistil
e) nave corsara fatta con i mattoncini lego
f) poster dei duran duran
g) pagelle delle scuole elementari
h)….
ma se ha una mazza in casa forse gioca a baseball…….
Ma se più di mezzo parlamento ha creduto che Ruby fosse la nipote di Mubarak e l’hanno pure messo per iscritto con una votazione perché non credono che il giovane Filippi col lancio dell’estintore volesse davvero spegnere un’incendio?
Quardando la foto del signor Innocenzi mi porta a pensare che a casa la aspetti una moglie, dei figli, le bollete da pagare e tanti altri problemi che una famiglia ha…….. E lo mandiamo in prima linea. Ma fatemi il piacere……
Tre commenti zeppi di bla bla bla… I centri sociali delle Marche nulla hanno a che vedere con gli scontri di sabato, dai quali si sono ampiamente dissociati con un comunicato stampa http://www.globalproject.info/it/in_movimento/Il-senso-della-realta/9705
Chi ha avuto modo di parlarci, li ha trovati sgomenti davanti a questa violazione del movimento, che sa molto di vendetta interna da parte di qualche centinaio di ultrà (nelle varie accezioni del termine)!
Poi, voi liberi pensatori, potete vederla come volete… ma i primi a pagare per gli scontri di sabato, sono proprio i movimenti che quotidianamente si battono per un’altra idea di società…
Innocenzi…….!?!?!?……..Io me lo ricordo alle partite della maceratese gran provocatore e facinoroso….poi l’ho rivisto contro i Serbi a genova e lì era molto più tanquillo….chissà percè?? Forse il clima della grande città….^???????
anche io lo ricordo allo stadio ma quasi mai in divisa e non so perchè, ma stava sempre nascosto dietro tanti caschi e tanti manganelli come fà un burattinaio con le sue marionette!!!! e quando usciva fuori, innalzava la folla della curva per prendere i meritati applausi……
complimenti al Dott.Andrea Innocenzi e onori come Primo Dirigente del Reparto Mobile di Genova.
Salve, degli scontri e delle perquisizioni non ne parlerò perchè credo ci siano persone molto più
competenti di me per commentare i fatti.
Quello che mi fa sorridere è che questo Sig. Innocenzi, ora a Genova, per il fatto di aver lavorato qui,
non perde occasione per farci avere spesso sue notizie attraverso i media (il trasferimento a genova,
la promozione,lo stadio di genova, sanremo dove penso volesse far…cantare qualcuno, altre sue parte-
cipazioni e da ultimo i fatti di roma. Ora io non credo che i media si preoccupino più di tanto di seguire
le sue imprese come questurino; credo peraltro che sia lui che con solerzia voglia mettere a conoscen-
za delle sue gloriose gesta i suoi ex concittadini. E se a noi non ce ne fregasse nulla? Questo presen-
zialismo da provincia così asfissiante, continuo, alla fine…stanca.
Anche io me lo ricordo, sempre in borghese e neanche molto elegante anche se con la cravatta, al palazzetto Fontescodella a vedere la Lube, cioè a presenziare, perchè mi risulta che di pallavolo…ciccia.
Fu però curioso il fatto che una domenica delle tante, ho sempre pensato per una sorta di antipatia
immotivata nei miei confronti, mentre come al solito tifavo con i cori ed il battito delle mani, magari con
qualche gesto di esultanza per un punto conquistato, che ti fa il grande poliziotto Innocenzi? Anzichè
venire da me e dirmi che ne sò, di tifare più piano (ho provato a farlo sottovoce ma sembra che la
squadra non gradisca), no, lui avvicina uno spettatore e gli chiede il mio nome e cognome senza
neppure spiegare perchè. Lo spettatore che poi mi riferirà la cosa a distanza di mesi, pensando che
fosse una mera curiosità non ebbe difficoltà a darglieli. Potete immaginare il seguito, dopo pochi
giorni mi arriva una lettera dalla Questura di Macerata. Ora credetemi, in quasi venti anni che seguo
la Lube, non ho mai insultato nè giocatori avversari, nè arbitri. E’ troppo bello l’ambiente della palla-
volo, per rovinarlo con parolacce od epiteti e poi….sono comportamenti che depreco. Ora, per carità
nella vita ci sta tutto, un errore, uno scambio di persona, però dico che sei un poliziotto e sei lì per
fare il tuo dovere, non ti nascondi e vieni da me, mi chiedi i documenti e se devi contestarmi qualcosa
lo fai immediatamente, dandomi la possibilità di difendermi o di spiegare. No, lui veniva al palazzetto,
ossequiava le varie personalità, fino al maldischiena, e poi faceva queste cose qui. Allora caro egr.
sig. Innocenzi, ora che non sei più a macerata, perchè non te ne stai un po’ tranquillo anzichè ammor-
barci con le tue “imprese” ? Scusate se io non lo chiamo “dottore”, è solo che credo che la soglia della
università l’abbia varcata solo…..per servizio. Ma magari mi sbaglio.
Cordialmente.
Antonio Oro.
Dici che vuoi fare la rivoluzione
Bè, sai
Tutti noi vogliamo cambiare il mondo
Mi dici che è evoluzione
Bè, sai
Tutti noi vogliamo cambiare il mondo
Ma quando parli di distruzione
Non sai che non devi contare su di me
Non sai che andrà tutto bene
Non sai che andrà tutto bene
Non sai che andrà tutto bene
Dici che hai trovato una versa soluzione
Bè, sai
Non ci va di sapere il piano
Mi chiedi di contribuire [con soldi]
Bè, sai
Facciamo quel che possiamo
Ma se vuoi finanziare persone che nutrono odio
Fratello, tutto ciò che posso dirti è di aspettare
Non sai che andrà tutto bene
Non sai che andrà tutto bene
Non sai che andrà tutto bene
Dici che cambierai la costituzione
Bè, sai
Vorremo tanto farti cambiare idea
Mi dici che è l’istituzione
Bè, sai
Faresti meglio a mettere la testa a posto
Ma continui a portare foto del Presidente Mao
Non la farai [la rivoluzione] con nessuno, in nessun modo
Non sai che andrà tutto bene
Non sai che andrà tutto bene
Non sai che andrà tutto bene
VII° BATTAGLIONE CELERE” sicuramente nessuno lo ricorderà. Oggi direbbero: Nun cè capità!!!
La guerra, la lotta, purtroppo è sangue…. e c’è chi muore……….. oggi, voi che non siete altro che “chiacchiere e tessere” con una righetta di coca sdraiati su salotti Frau, sparate sentenze. Ricordatevi quando con una canna volevate cambiare non dico il mondo, ma almeno macerata. Non ci siete riusciti. Er pelliccia è dentro di voi.
“attività organizzata di un numeroso gruppo di black block, riconoscibili perchè vestiti di nero col casco in testa e il volto coperto”…..
che strano..sembra la descrizione del “nostro” Innocenzi..vestito di nero, col casco in testa, il volto non coperto..( ma per sole esigenze fotografiche! ), ma siamo certi che poi nell’azione si sia più volte coperto il volto così come fanno gli uomini del reparto mobile sotto il suo comando…..