Il premio la Ginestra 2014 a Richard Dixon: ha tradotto Leopardi per gli americani

PORTO RECANATI - Sarà assegnato domenica 24 agosto, con una cerimonia dalle 21,15 nel cortile di palazzo Lucangeli, per aver tradotto l'opera "Lo Zibaldone" in inglese

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Richard Dixon traduce dall'italiano all'inglese dal 1996. Tra gli autori tradotti Umberto Eco e Roberto Calasso

Richard Dixon traduce dall’italiano all’inglese dal 1996. Tra gli autori tradotti Umberto Eco e Roberto Calasso

Sarà assegnato domenica 24 agosto, con una cerimonia dalle 21,15 al cortile di palazzo Lucangeli, a Porto Recanati, il Premio La Ginestra 2014. Ad aggiudicarselo, nella nona edizione dell’evento organizzato dal Centro Studi Portorecanatesi-Sezione di Cultura Leopardiana, sarà il Professor Richard Dixon, che appartiene al gruppo dei 7 traduttori in lingua inglese dello “Zibaldone di pensieri” di Leopardi: un’opera mastodontica, che non è stata una semplice trasposizione in un’altra lingua, ma la creazione di un’edizione del tutto nuova, con verifiche, vagli e modifiche rispetto alle edizioni classiche. Un lavoro durato sette anni, che ha visto la luce l’estate dell’anno scorso nell’edizione americana di Farrar Straus & Giroux e in quella inglese di Penguin Books. “Con le sue oltre 4mila pagine la traduzione in inglese dello Zibaldone – ha spiegato Carlo Trevisani, responsabile della Sezione di Cultura Loepardiana del Centro Studi – assomiglia a un gigantesco innesto, se vogliamo dirla in termini botanici, di un patrimonio universale nell’ambito della cultura anglosassone”. Un lavoro gigantesco che ha tra i suoi protagonisti appunto Dixon, che dopo gli studi in Diritto Commerciale ha virato verso le lettere, traducendo tra gli altri Roberto Calasso (il saggista fondatore delle edizioni Adelphi) e Umberto Eco. Fino ad arrivare allo Zibaldone, 4500 pagine di riflessioni filosofiche, un diario, un blog ottocentesco che Leopardi tiene dall’agosto 1817 al dicembre 1832, e che comprende dissertazioni sul rapporto tra natura e cultura, sulla storia del pensiero politico, sul destino delle nazioni e delle culture, e chiaramente anche sulla lingua. “Siccome ciascuno pensa nella sua lingua, o in quella che gli è più familiare, ciascuno gusta e sente nella stessa lingua le qualità delle scritture date in qualunque lingua”, scrive il poeta nel pensiero n. 963, in un passo in cui spiega l’irriducibilità della lingua originale in qualsiasi traduzione. “E questa frase vogliamo adoperarla come slogan per la nostra serata”, dice Trevisani – nella speranza di aiutarvi a conoscere Leopardi non solo come immenso poeta, ma anche come quello che Emanuele Severino ha definito il più grande filosofo italiano dell’Ottocento”. Un’ultima curiosità riguarda ancora Dixon, “che dal 1988 – fa sapere Trevisani – vive a Cagli, in provincia di Pesaro-Urbino: bisogna sapere, com’è noto agli studiosi di lingua, che nell’Italia centrale si parla uno degli italiani migliori, senza dialettalità. Quindi il fatto che Dixon frequenti l’italiano di Cagli da oltre un quarto di secolo lo rende particolarmente adatto a una traduzione dell’italiano di Leopardi, che guarda caso aveva tra le sue nonne una pesarese…”. La serata del 24, alla presenza del sindaco Sabrina Montali e di parte della giunta di Porto Recanati, sarà presieduta dal notissimo psichiatra Alessandro Meluzzi, autentico aficionado del Premio, e presentata da Morena Francioni. Interverranno la studiosa Donatella Donati, Enrico Capodaglio, professore di Filosofia, e il conte Vanni Leopardi. Dopo un breve recital di Giuseppe Russo concluderà l’incontro Richard Dixon, col suo discorso di ringraziamento.

 (Ale. Trev.)

Richard Dixon 2

Richard Dixon sfoglia l’edizione americana dello Zibaldone, uscita nel 2013

Richard Dixon (a sinistra)

Richard Dixon (a sinistra) in compagnia di Umberto Eco, del quale è traduttore dall’italiano all’inglese, durante una presentazione all’Italian Institute a Londra



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