
Il discorso di Germano Ercoli
di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
«Oltre ai problemi di produzione e di mercato, nelle due aziende abbiamo il problema enorme dei rifiuti: non si può più andare avanti senza una decisione risolutiva. Eurosuole paga 400mila euro all’anno per lo smaltimento, ma non sappiamo più dove smaltire. Dobbiamo portare i container in piazza sotto la Prefettura?».
È uno dei passaggi più netti dell’intervento di Germano Ercoli, pronunciato durante la tradizionale cena aziendale di fine anno di Eurosuole e GoldenPlast S.p.A., che si è svolta a Civitanova, al ristorante La Serra, in occasione degli auguri natalizi.

Il governatore Francesco Acquaroli con Germano Ercoli
Come ogni anno, l’imprenditore ha scelto di affiancare al momento conviviale un’analisi ampia, che ha toccato sia il quadro macroeconomico internazionale sia l’andamento delle sue aziende. Uno sguardo segnato dalle incertezze globali, dalle tensioni geopolitiche e dalla guerra in Ucraina, che continua ad avere effetti diretti anche sull’economia locale e industriale e che ha prodotto un calo di fatturato rispetto al 2024: «Avremo una diminuzione di fatturato del 2,5/3%. La perdita maggiore è dovuta alla guerra in Ucraina, solo quest’anno abbiamo perso circa 1.300.000 euro di fatturato con la vendita dei materiali, compounds poliuretanici e termoplastici» – ha detto il patron di Eurosuole e Goldenplast.

Accanto alla visione internazionale con riferimenti all’economia tedesca e al conflitto fra Russia e Ucraina, Ercoli ha richiamato con forza anche le questioni locali, a partire dal tema della Zes unica per le Marche, ringraziando il presidente Francesco Acquaroli (presente alla convention) che ha rappresentato un sostegno importante per gli investimenti più recenti, fino ad arrivare al nodo irrisolto dello smaltimento dei rifiuti, definito un problema “enorme” per le aziende del territorio. Un passaggio ribadito proprio in virtù della presenza del Governatore delle Marche invitato a farsi tramite delle istanze del mondo produttivo anche a livello nazionale ed europeo. «Visto che è qui con noi stasera il presidente Acquaroli, gli vorrei far presente che oltre ai problemi di produzione e di mercato, nelle due aziende abbiamo il problema enorme dei rifiuti. Non si può più andare avanti, senza che venga presa una decisione risolutiva – ha sottolineato Germano Ercoli.

Sul fronte internazionale il patron ha lanciato, nel biglietto di Natale, una proposta estesa agli amici imprenditori, una riflessione sulla necessità di creare gli Stati Uniti d’Europa, auspicando un’organizzazione con difesa e fisco unici, salari e contributi armonizzati, e una sanità funzionale in tutti i Paesi, per garantire competitività alle aziende europee e affrontare con efficacia le sfide internazionali.
«L’Europa così come concepita oggi non funziona – ha ribadito – è un groviglio di funzionari che a Bruxelles creano solo paletti e difficoltà per i cittadini dei 27 paesi dell’Unione. Anche se siamo in ritardo e di danni ne sono stati fatti tantissimi, ritengo che è arrivato il momento per costituire gli “Stati Uniti d’Europa”. Perché Trump ci snobba come europei o minaccia di abbandonarci? Chiamando dall’America con chi dovrebbe parlare, chi rappresenta l’Europa? Oggi abbiamo un’accozzaglia di paesi al momento opportuno ognuno alza la voce e parla per se, ognuno pensa ai fatti propri. L’argomento degli Stati Uniti d’Europa l’ho inserito quest’anno nel biglietto d’auguri che tradizionalmente scrivo per le feste di Natale. Ne ho avuto riscontro convinto da imprenditori, funzionari, conoscenti vari che hanno avuto la possibilità di leggerlo. Ritengo che il sentimento degli Stati Uniti d’Europa sia abbastanza diffuso. Non possiamo fare altro che sbrigarci, dobbiamo recuperare 24 anni. Gli Stati Uniti d’Europa significano presidente e vice presidente, difesa unica, fisco unico, retribuzioni e salari uguali in tutti i paesi o quasi, contributi e tassazione idem, sanità omogenea e funzionale in tutti i paesi».

Nel corso della serata, l’imprenditore ha poi fatto il punto sulla situazione interna dei gruppi Eurosuole e GoldenPlast, ricordando il clima aziendale, gli investimenti effettuati negli ultimi anni e l’impegno costante nel mantenere competitività e qualità, nonostante le difficoltà del contesto economico.

Per Eurosuole, il 2025 dovrebbe chiudersi con un fatturato di circa 46 milioni di euro, «con una diminuzione del 2,5-3% rispetto al 2024», dovuta in larga parte alla guerra in Ucraina: «Solo quest’anno abbiamo perso circa 1 milione 300mila euro di fatturato con la vendita dei materiali. I clienti ucraini oltre alle difficoltà di movimento per la guerra, lamentano anche la mancanza di personale per lavorare, chi è in guerra, chi è morto, chi è espatriato» ha spiegato- tuttavia il fatturato all’Eurosuole regge con una certa dignità, a fine 2025 dovremmo raggiungere circa 46 milioni di euro con un margine netto almeno in linea con il 2024. Le suole prodotte dovrebbero attestarsi: gomma p. 4.500.000, poliuretano p. 7.700.000; circa 300.000 in più dell’anno scorso». Nonostante il contesto complesso, l’azienda ha continuato a investire, con l’acquisto di «ulteriori 12 presse per lo stampaggio della gomma a inietto-compressione», che saranno operative nei primi mesi del 2026, e con il conseguimento della certificazione «ISO 45001 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro». Più complessa la situazione per GoldenPlast, dove «il calo del fatturato quest’anno si aggirerà intorno al 7-8%, tra i 36 e i 37 milioni di euro», ma anche qui sono stati portati avanti investimenti importanti, come il nuovo impianto per prodotti a base di polipropilene e polietilene, «realizzato a tempo di record» con un investimento «di oltre 6 milioni di euro».

Un progetto reso possibile anche grazie al sostegno della Zes unica per le Marche, per la quale Ercoli ha voluto ringraziare pubblicamente il presidente Acquaroli. «Una diversificazione precisa, non più mercato calzaturiero, ma prodotti funzionalizzati a base di polipropilene e polietilene. C’è un nuovo capannone di 2200 mq, costruito su un terreno in grande pendenza. Basta pensare che è stato necessario un muro di contenimento del costo di oltre 600mila euro, sono stati asportati oltre 1000 camion di terra, anche questo enorme lavoro sta per concludersi. Per questo investimento, assai oneroso, all’ultimo momento ci è venuta d’aiuto la Zes unica per le Marche, a proposito ringrazio pubblicamente il presidente Acquaroli il quale ha creduto fortemente in questa operazione e nel fatto che l’abbia voluta rinforzare anche per l’anno in corso».

La cena ha visto la partecipazione dei dipendenti delle due aziende, il clima sociale aziendale si mantiene alto: nel corso del 2025, Eurosuole ha corrisposto a luglio un premio in buoni pasto, buoni spesa e welfare di circa 400 euro pro capite, mentre a dicembre, con il rinnovo del contratto integrativo aziendale, il premio di risultato e welfare ha raggiunto fino a 1.200 euro per dipendente. Alla GoldenPlast, oltre ai premi previsti dal contratto integrativo per il raggiungimento degli obiettivi di Ebotda, l’azienda ha erogato a fine anno 504 euro a titolo di buoni pasto.



Poverino!
Tiziana Streppa linvidia è una brutta malattia.
Finché argomento rifiuti viene messo in mano a politici si andrà sempre peggio,il problema è di competenza dei tecnici che oltre a parlare fanno i fatti
Perché non hai invitato Ciarapica ?
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Finalmente un Imprenditore con una mentalità europea alla Alcide De GASPERI anche qui Civitanova Marche batte la colta Macerata.
Le fatiche di Ercoli.
Biancucci, linvidia?….
insalata…..se intende l’ invidia non appartiene a quella persona….forse ha sbagliato soggetto?
Sogniamo una bandiera a stelle e suole.
Hanno parlato anche dell’inquinamento del Basso Bacino del Chienti (Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare) e della sua mancata bonifica?