Il grido della Nextgen:
«Giovani inascoltati dalle istituzioni,
un documento per il prossimo sindaco»

MACERATA - L'associazione ha lanciato il progetto "Macerata 2030" incontrando rappresentanti degli studenti delle superiori e di Unimc: «Facciamo fatica a far sentire la nostra voce anche per le cose più banali, presenteremo un dossier da far firmare ai candidati alle prossime elezioni»

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L’incontro in Sala Castiglioni

Rimettere i giovani al centro del dialogo sul futuro di Macerata. È l’ambizioso obiettivo che si propone l’associazione Nextgen, che ha fatto partire il progetto “Macerata 2030” con l’incontro di venerdì dalla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti

Alla presenza dei rappresentanti d’istituto del liceo Classico linguistico Giacomo Leopardi, del liceo Scientifico Galileo Galilei e dell’Iis Matteo Ricci e di membri delle quattro liste elette nel consiglio degli studenti di Unimc, si è discusso di Macerata, dei suoi limiti ma soprattutto di come superarli.

«Fra i temi affrontati – dicono Nicola Archimi e Tommaso Pietroni, rispettivamente presidente e vice dell’associazione – ci sono stati le mancanze del sistema scolastico ed universitario, l’inadeguatezza di talune iniziative di orientamento e l’assenza di prospettive per chi oggi deve entrare nel mercato del lavoro. Viene inoltre lamentata l’assenza di spazi come aule magne per assemblee d’istituto, palestre per ogni scuola, aule universitarie per collettivi o associazioni o banalmente di un luogo dove gli universitari possano mangiare, studiare o sedersi per chiacchierare al di fuori della mensa».

La questione è però più ampia e riguarda la rappresentatività dei giovani. «Oggi un giovane fa fatica a far sentire la propria voce, causa la totale assenza di un qualsiasi meccanismo di rappresentanza diretta in Comune e Regione – continuano gli esponenti di Nextgen – per questo si chiede a tutto l’arco politico locale di ragionare sulla istituzione di un Consiglio comunale dei giovani, nel quale vengano eletti di diritto i rappresentanti eletti nelle scuole superiori, oltre ad alcuni degli eletti in Cds, nel tentativo di ristabilire un contatto diretto fra due mondi che ad oggi sembrano rette parallele».

Il progetto non finisce qui, anzi. «L’esito finale sarà la stesura di un documento programmatico di tutti i giovani maceratesi da presentare ai futuri candidati sindaco, sperando di poter ridare alla nuova generazione una voce e la rilevanza che merita».

I giovani si mettono in rete per il futuro della città: nasce Macerata 2030



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