
Giammario Borri
Il Centro studi storici maceratesi chiuderà le attività del 2025 organizzando, martedì prossimo alle 16, una conferenza nella Sala Castiglioni della biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata, su “Le più antiche pergamene del Comune di Macerata (1197-1249)”. L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune.
Protagonista sarà Giammario Borri, docente di esegesi delle fonti dell’Università di Macerata, uno dei più noti esperti di paleografia medievale e autore di un gran numero di saggi e monografie, tra cui “Le carte dell’Abbazia di Fiastra”, il “Quinternone di Ascoli Piceno”, “I giuramenti dei Comuni della Marca al cardinale Albornoz” e molto altro. E’ direttore della rivista Studia Picena e dell’Uteam (Università della terza età dell’Alto Maceratese).
Il Centro studi storici maceratesi, che quest’anno ha festeggiato il 60esimo anno di attività, ha scelto tale argomento per la conferenza di fine anno sia per rispondere ad un impegno preso con il Comune di Macerata, ma anche per il valore storico e culturale che le pergamene assumono soprattutto nel momento in cui vengono studiate, trascritte e i loro contenuti fatti diventare conoscenza per tutti, cioè storia, come è accaduto in questo caso. Nella nostra provincia la maggior parte delle più antiche pergamene risalgono al Basso Medioevo e riguardano soprattutto la nascita dei Comuni che poi col tempo sono diventati città piccole, medie e grandi. Per questo, soprattutto nel Maceratese, in cui la maggior parte dei paesi e delle città hanno una origine medievale, le pergamene, laddove si sono conservate, possono essere considerate come certificati di nascita delle comunità.
La conferenza si presenta come una rara occasione anche per conoscere nuovi aspetti riguardanti la storia della città di Macerata, perché le pergamene che verranno presentate sono inedite, con contenuti finora sconosciuti ai più. Borri porrà l’accento anche sul fatto che per ricostruire le origini del Comune di Macerata non ci sono documenti precedenti al 1176 e quelli conservati in archivio non sono pertinenti alla storia dell’istituzione comunale. Comunque Borri sta studiando in questa prospettiva e con le sue ricerche tenta di colmare la lacuna utilizzando le informazioni presenti in documenti coevi riguardanti altre istituzioni, come le carte dell’Abbazia di Fiastra, la documentazione fermana e quella osimana. I contenuti della conferenza e lo studio sulle pergamene di Borri saranno oggetto di una prossima pubblicazione del Centro studi storici maceratesi.
L’incontro offrirà ai soci del Centro Studi l’opportunità di regolarizzare la propria posizione associativa e per gli appassionati presenti di iscriversi.
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