Serrapetrona, cimitero del capoluogo:
c’è l’ok al progetto di fattibilità

RICOSTRUZIONE - L’intervento ha un importo complessivo di 620mila euro, la struttura era stata danneggiata dal terremoto del 2016. Particolare attenzione sarà riservata alla parte più antica del complesso

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Il cimitero del capoluogo di Serrapetrona

Approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il ripristino funzionale, la riparazione dei danni e il miglioramento sismico del cimitero comunale di Serrapetrona, gravemente danneggiato dal terremoto del 2016.

L’intervento ha un importo complessivo di 620mila euro e rappresenta un passo decisivo verso la messa in sicurezza e la riqualificazione di un bene storico e identitario per la comunità. «Si tratta di un intervento atteso da tempo – sottolinea il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. che consentirà di restituire piena funzionalità e sicurezza a un luogo di grande valore per questa comunità. Continuiamo a lavorare alacremente per i territori del cratere affinché si possa prima possibile restituire tutto ciò che il terremoto ha tolto».

«Desidero ringraziare la struttura commissariale per l’attenzione costante al nostro territorio e per aver contribuito alla conclusione dell’iter progettuale di notevole complessità sia sotto il profilo tecnico che burocratico, dando concretezza ad un progetto a cui tutta la comunità tiene profondamente – dice la sindaca Silvia Pinzi – ridare dignità e sicurezza al cimitero del capoluogo significa rispettare la memoria dei nostri defunti e rispondere a un bisogno sentito da tutte le famiglie. Questo passo avanti è un segnale di sensibilità importante per Serrapetrona».

Il progetto prevede interventi mirati su quattro blocchi di loculi, sulla cappellina centrale e sul muro di cinta, con opere di miglioramento sismico, consolidamento delle murature, realizzazione di cordoli metallici, cuciture armate, cerchiature e ripristino delle coperture. Sono inclusi anche interventi di finitura e il ripristino dell’impianto elettrico. Particolare attenzione sarà riservata alla parte più antica del complesso, vincolata “ope legis”, e alla cappella gentilizia, per la quale è previsto un rafforzamento locale.



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