
Da sinistra: Andrea Pallotto, marco Sposetti, Elisabetta Cocciaretto, Tathiana Garbin, Mauro Sclavi e Alessia Pupo
La capitana azzurra della squadra femminile di tennis Tathiana Garbin a Tolentino per seguire gli allenamenti della 24enne sangiorgese Elisabetta Cocciaretto, tra le migliori tenniste italiane, in vista della prossima stagione agonistica.
L’occasione è anche quella per celebrare il suo recente successo, che ha portato la nazionale femminile a vincere per il secondo anno consecutivo il Billie Jean King Cup, il trofeo equivalente alla Coppa Davis, facendo cosi restare l’Italia sul trono mondiale del tennis femminile. Il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e la vicesindaco e assessore allo Sport Alessia Pupo si sono complimentati con Garbin, un’allenatrice e ex tennista che, in uno sport fortemente individuale, ha saputo creare un importante spirito di squadra che ha portato le vittorie che hanno consentito di vincere nuovamente il trofeo considerato la “Davis femminile”, oltre ad aver saputo unire talento, passione, sacrificio e spirito agonistico delle giocatrici, essendo lei per prima un positivo esempio di come si affrontano le sfide nel tennis e nella vita.
Durante l’incontro con la stampa, presente anche il vicepresidente del comitato regionale della Fitp e responsabile del settore giovanile Andrea Pallotto e il presidente dell’associazione tennis tolentino Marco Sposetti che ha evidenziato il grande lavoro svolto in questo 2025 e che ha portato ad una crescita esponenziale delle attività del circolo e della scuola tennis, sfociate con la promozione della squadra femminile in A2, in diversi successi ottenuti da atleti e atlete a vari livelli, fino all’organizzazione del Wta 125 che ha ottenuto unanimi consensi, sia a livello tecnico, che di organizzazione, che di pubblico.
Tathiana Garbin ha sottolineato che: «I successi raggiunti dal tennis italiano, sia a livello maschile che femminile, sono frutto di una programmazione precisa che parte dai circoli e dal lavoro dei tanti tecnici che seguono i giocatori e le giocatrici».
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