
Il vescovo Nazzareno Marconi durante la messa di ieri
«Vogliamo intitolargli la Cittadella della carità che sorgerà in via dei Velini». È stato il vescovo Nazzareno Marconi a lanciare la proposta ieri durante le celebrazioni per i trent’anni dalla morte di Tarcisio Carboni. Una struttura che sarà dedicata all’accoglienza dei più bisognosi e che ha ottenuto il sostegno straordinario anche della Presidenza della Cei, cui hanno contribuito anche le offerte della messa di ieri sera e dell’Avvento di Fraternità 2025.

«Monsignor Carboni è stato davvero un dono di Dio e con la distanza di tre decenni lo sguardo sulla sua persona e il suo operato raggiunge quella lucidità che permette di fare un vero ed oggettivo giudizio storico – ha evidenziato Marconi nella sua omelia – è stato lui che ha accolto e sostenuto l’esperienza dei Cursillos di cristianità, quella del rinnovamento nello spirito, il movimento di Comunione e liberazione, dei Focolari, gli inizi dell’Associazione Mariana Regina dell’Amore, e soprattutto la realtà del Cammino neocatecumenale ed il nuovo seminario Redemptoris Mater.

Fu Carboni che nel 1993 portò tra noi San Giovanni Paolo II a benedire la prima pietra del seminario e partecipare al pellegrinaggio Macerata-Loreto. Ed è stato lui a rilanciare davanti agli occhi dei maceratesi la luminosa figura del grande missionario padre Matteo Ricci, capace di giungere fino in Cina per annunciare Gesù Cristo, con il metodo missionario dell’amicizia, quello che oggi tecnicamente viene definito “metodo dell’inculturazione”, in cui si annuncia Cristo prima di tutto incontrando le persone ed i popoli e ponendosi in un atteggiamento di ascolto prima che di critica, di accoglienza del bene che si trova, prima che di proposta della necessaria conversione. Il suo motto episcopale “predica verbum”, cioè “annuncia la Parola”, ha ancora tutta la sua efficacia in un mondo dove risuonano spesso tante chiacchiere, ma manca quella parola piena di sapienza umana e divina che non è tanto un concetto, quanto la concretezza di una persona. Il “Verbum”, infatti, come dice l’inizio del Vangelo di Giovanni, è la persona di Gesù figlio di Dio, con tutto ciò che ha fatto e ha detto per salvarci.


Trent’anni fa moriva il vescovo Carboni, il ricordo: «Un uomo vicino alla gente»
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