
Sandro Meschini, direttore generale dell’Assm
di Francesca Marsili
Effetti della crisi idrica: sorgente di Valcimarra sotto i livelli e Tolentino impone alcuni limiti sull’utilizzo dell’acqua potabile sino al 31 gennaio 2026. Niente lavaggio domestico di veicoli, cortili e piazzali, vietato riempire piscine private e vasche da giardino e ornamentali, no all’innaffiamento di giardini e per gli orti si potranno bagnare solo di notte (dalle 22 alle 6). E’ quanto ha disposto il sindaco Mauro Sclavi con un’ordinanza firmata questa mattina.
Il provvedimento nasce dall’attuale situazione di criticità della portata di acqua in cui versa la principale sorgente di approvvigionamento di Tolentino: Valcimarra, a causa del prolungato periodo di siccità, dovuto alle scarsità di piogge nei mesi estivi e l’autunno non è andato meglio.
«Si è verificata una sensibile riduzione della portata della sorgente di Valcimarra, la principale fonte di approvvigionamento per coprire il fabbisogno di Tolentino – spiega Sandro Meschini, direttore generale di Assm, municipalizzata che gestisce il servizio idrico integrato -. Dato il perdurare dell’attuale situazione di criticità idrica, tramite l’Ato3 è stata chiesta alla Regione la convocazione urgente del Comitato provinciale di Protezione Civile affinché autorizzi un prelievo aggiuntivo temporaneo dall’acquedotto del Nera, per sopperire al deficit di Valcimarra. Nel frattempo abbiamo anche attivato i pozzi di Tolentino. L’ordinanza chiesta da Assm al sindaco per il contenimento dei consumi è una misura a scopo precauzionale, non siamo in emergenza, ma se l’andamento non inverte, il rischio che si possano verificare situazioni di crisi idrica generalizzata è concreto».
Il sindaco Sclavi aggiunge: «Il mondo sta cambiando, e ce lo dice. Anche lo scorso novembre ho emesso la stessa ordinanza, ma in questo caso durerà un mese in più. Occorre reintegrare le fonti di approvvigionamento, per questo sto cercando i fondi per intervenire con lo sfangamento del bacino del lago delle Grazie, per restituirgli la capienza d’acqua che c’era all’origine».
La crisi idrica delle fonti montane a cascata si ripercuote in tutta la Provincia. La misura di contenimento su Tolentino arriva infatti dopo quelle già messe in atto dai altri comuni del Maceratese. A Camerino, dove una progressiva riduzione della portata delle fonti di approvvigionamento principali di Acquasanta e Collattoni, con conseguente abbassamento del livello dei serbatoi al dì sotto del limite di guardia ha imposto la turnazione delle chiusure di alcune uscite dei serbatoi. Ieri ad Urbisaglia, dove il Tennacola ha disposto la sospensione dell’erogazione dalle 8 alle 15. A cui si sono aggiunti Mogliano e Petriolo.
Crisi idrica, dopo Urbisaglia razionamenti anche a Mogliano e Petriolo
Già Immagino i vacanzieri che il 18 Novembre in ciabatte e bermuda si preparano ad andare in piscina. Mi domando solo che cosa abbiamo mai fatto di così male...
Di sicuro tanta acqua si perde lungo le vecchie tubature degli acquedotti
Senza considerarel'acqua che si perda a causa di tubature degli acquedotti a dir poco usurate, ed è un eufemismo....
Ancora si permette di riempire le piscine ..ma dove andiamo con ste gestioni ...
Ma infatti in inverno sono cose da non fare
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