
Carabinieri di Castelraimondo
In carcere la mente dell’organizzazione criminale al centro dell’indagine “Rosa dei venti”. I carabinieri di Castelraimondo hanno rintracciato e arrestato negli ultimi giorni Draonel Ndoja, 39 anni, di origini albanesi e residente a Gagliole, già noto alle forze dell’ordine.
L’operazione è stata svolta con il supporto dei colleghi del Nucleo operativo di Camerino. Ndoja dovrà scontare una pena residua di 6 anni, 10 mesi e 18 giorni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle ultime ore è stato portato nel carcere di Fermo.
L’arresto rappresenta l’epilogo di una lunga attività investigativa avviata nel 2017 e denominata “Rosa dei venti”, che all’epoca aveva permesso di sgominare un’organizzazione dedita allo spaccio nella provincia di Macerata. Nove le persone che erano finite a processo (procedimenti che si erano svolti separatamente).
L’indagine era nata da un ritrovamento casuale: una borsa abbandonata nella stazione ferroviaria di Gagliole, contenente un’ingente quantità di droga. Da lì, i carabinieri sono riusciti a ricostruire la rete dello smercio al dettaglio, identificando punti di vendita e siti di stoccaggio.
L’indagine Rosa dei venti, che prendeva il nome da un tatuaggio di Ndoja, riguardava episodi di spaccio di droga avvenuti tra il 2016 e il 2018. A vario titolo venivano contestati episodi di spaccio di hashish, marijuana e cocaina.
Nel corso dell’operazione erano già state arrestate tre persone, tra cui il 39enne, individuato come la mente dell’organizzazione. Tra i risultati, anche due denunce e la segnalazione di 30 persone come assuntori. In totale furono sequestrati oltre 4 chili di sostanze stupefacenti tra marijuana, hashish e cocaina.
Spaccio di droga in provincia, al via il processo per i nove della “Rosa dei venti”
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Bella e importante operazione, complimenti ai carabinieri.