Matelica si ferma per Enrico Mattei:
le celebrazioni a 63 anni dalla morte.
«Ha sognato l’Italia Libera»

OMAGGIO - Cerimonia solenne al cimitero, poi due appuntamenti a teatro. Il sindaco Denis Cingolani: «Il suo esempio ci ricorda che anche da una piccola città come la nostra si può cambiare la storia»

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Il momento dell’omaggio al cimitero

Matelica ricorda Enrico Mattei a 63 anni dalla sua morte. La città dello statista e fondatore dell’Eni, ucciso in un attentato aereo, si è fermata ieri per ricordarlo con una serie di iniziative.

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Il sindaco Denis Cingolani

Nella mattinata di ieri un momento in sua memoria al cimitero comunale con la deposizione della corona di alloro nella cappellina di famiglia. Presente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani, i pionieri dell’Eni, cittadini ed istituzioni: «Ci ritroviamo qui, davanti alla sua tomba – le parole del primo cittadino – per rinnovare un sentimento profondo di gratitudine e di appartenenza. Mattei non è soltanto una figura storica, è un punto di riferimento morale e civile. È l’uomo che ha saputo sognare un’Italia libera, moderna e protagonista nel mondo, partendo da una visione di giustizia sociale e di progresso condiviso. In un tempo difficile come il nostro, in cui le sfide globali sembrano spesso più grandi delle nostre forze, il suo esempio ci ricorda che anche da una piccola città come Matelica si può cambiare la storia. Mattei è stato capace di coniugare impresa e solidarietà, sviluppo e rispetto per le persone, innovazione e attenzione al territorio. Non ha mai dimenticato le sue radici: la nostra città, la nostra gente. Aiutò famiglie, creò lavoro, diede speranza. Grazie, Enrico, per ciò che hai dato alla nostra città e all’Italia intera. Matelica non ti dimenticherà mai. Grazie alla famiglia Mattei, all’Apve, alla Fondazione Mattei di Matelica, alla Protezione civile ed alle associazioni cittadine per la collaborazione data in questo importante giornata». Il momento è stato anche un’occasione per ricordare Oscare Ferracuti, presidente per tanti anni dell’Apve.

Presenze da tutto il mondo sono poi arrivare in teatro per il convegno internazionale “The Mattei Method”, organizzato dalla Fondazione Social Economic Development Enrico Mattei, presieduta da Aroldo Curzi Mattei (pronipote dello statista e fondatore dell’Eni) in collaborazione con l’Italia, i Paesi del Golfo e dell’Africa per uno sviluppo concreto e sostenibile, con il patrocinio del Comune di Matelica e Forbes come media partner. Tantissimi appunto i presenti provenienti da tutta Italia ma non solo, infatti molte le delegazioni partecipanti di altri Paesi europei e di Paesi africani.

538516f6-7b86-4404-a2bc-6c7815d8f604-650x366A fare gli onori di casa è intervenuto il sindaco a cui ha fatto eco l’assessore ai Rapporti Internazionali Barbara Cacciolari: «Grazie al presidente Aroldo Curzi Mattei per aver organizzato questo evento molto importante, si sono gettate le basi per poter iniziare quei rapporti istituzionali e soprattutto di business con gli Stati africani. Il focus è quello di ricostruire l’Africa, il partner africano non vuole essere conquistato, ma vuole arrivare a un’internazionalizzazione con il coinvolgimento, si tratta della volontà di crescere attraverso tutti gli stakeholder internazionali che possono intervenire. Si è parlato anche di salute con i tanti personaggi che sono intervenuti, che sono emblema anche dell’ospedale più grande al mondo per quanto riguarda la cura del tumore per i bambini. Ogni intervenuto ha parlato non di fare business ma di creare delle opportunità di crescita, di questo paese che non vuole essere conquistato, ma vuole essere coinvolto nel processo di crescita, Matelica è orgogliosa di questo».

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La Fondazione Enrico Mattei di Matelica ha inoltre presentato lo spettacolo teatrale “Mattei: l’incastro imperfetto”, sempre al teatro Piermarini. Uno spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo – Teatranti Tra Tanti, scritto e diretto da Alessandro Martorelli, che ne è anche interprete insieme ad Antonio Pellegrini, Alessandro Scafati e Alberto Santucci. In scena un intenso legal thriller ambientato il 27 ottobre 1962, giorno della misteriosa caduta dell’aereo dell’Eni. Attraverso dialoghi serrati e un’accurata ricostruzione storica, lo spettacolo esplora la vita, le relazioni e la complessità di un uomo che ha segnato profondamente la storia economica e politica dell’Italia del dopoguerra, lasciando aperta una domanda: chi aveva interesse a uccidere Enrico Mattei? Presenti allo spettacolo il presidente della Fondazione Enrico Mattei di Matelica Ennio Donati e le autorità civili e militari del territorio. Il consigliere regionale Renzo Marinelli è intervenuto per rendere omaggio ad una delle figure più significative del Novecento Italiano: «Oggi è il mio primo giorno da consigliere rieletto, continuerò pertanto a portare avanti la proposta di legge su Enrico Mattei che avevo aperto nel mandato precedente».

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