Assalto ai portavalori:
tre arresti, sfumato colpo da 3 milioni
La banda arrivava da Cerignola

MACERATA - «Particolare professionalità criminale», l’ha definita il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, descrivendo il tentato colpo di ieri sera in A14. Ad agire sarebbero stati in sette. In manette sono finiti: Savino Pugliese, 43 anni, Giuseppe Rubbio, 51, e il 56enne Savino Costantino, l’uomo che è rimasto ferito ad un polpaccio durante la rapina

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Il colonnello Raffaele Ruocco durante la conferenza

di Gianluca Ginella e Alessandro Luzi (foto di Fabio Falcioni)

Tre arresti per l’assalto ai portavalori lungo l’A14, il colpo poteva fruttare tre milioni di euro. «Particolare professionalità criminale», l’ha definita il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone.

I carabinieri del comando provinciale hanno arrestato tre dei malviventi, tutti pugliesi di Cerignola, che hanno agito ieri sull’autostrada armati di kalashnikov e Ak44. La procura, oltre alla rapina, valuta il reato di tentato omicidio per il modo in cui è stato fatto l’assalto ai due portavalori della Mondialpol.

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Angelo Chiantese, comandante della Compagnia di Civitanova, il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone e il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri

In manette sono finiti: Savino Pugliese, 43 anni, Giuseppe Rubbio, 51 anni, entrambi trovati sul furgone e ritenuti i complici pronti a dare una mano per la fuga del commando, e il 56enne Savino Costantino, l’uomo che è rimasto ferito ad un polpaccio durante la rapina. I primi due sono in carcere a Montacuto, il terzo è ricoverato a Torrette. Su come sia rimasto ferito sono in corso gli accertamenti, potrebbe essere stato colpito da una guardia che ha reagito al fuoco ma le indagini sono in corso perché i malviventi hanno esploso molti colpi contro il furgone, crivellato di proiettili, per fare la rapina. I malviventi, almeno sette, hanno prima sparato ai mezzi per colpire le ruote e poi hanno continuato a esplodere colpi.

Questa mattina al comando provinciale dei carabinieri di Macerata c’è stata una conferenza stampa col procuratore Giovanni Fabrizio Narbone, col colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dell’Arma, col capitano Angelo Chiantese, comandante della Compagnia di Civitanova.

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Il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone con il colonnello Raffaele Ruocco

«Siamo all’inizo di un lavoro, bisognerà cercare di identificare tutte le persone che hanno partecipato a questa rapina – ha detto il procuratore -. Sono state utilizzate armi da guerra. Un risultato molto importante, ci troviamo di fronte a autentici professionisti, è stato un colpo studiato nei minimi particolari, difficile da contrastare per velocità e organizzazione. Nell’immediatezza del fatto sono state sottoposte a controllo e arrestate 3 persone. Sono ritenute coinvolte in questo fatto. Una è ferita al polpaccio, ricoverato all’ospedale di Civitanova e poi trasportato a Torrette in Chirurgia.

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Il luogo dell’assalto dall’alto

Altre due le riteniamo partecipi in quanto erano in posizione di attesa». I due in posizione di attesa sono stati bloccati dai carabinieri circa 30 minuti prima del colpo in una stradina di campagna a Porto Potenza. Lì sono stati intercettati dai carabinieri grazie alla segnalazione di un residente. Uno di loro aveva una maschera e questo elemento ha fatto insospettire i carabinieri che poi sul furgone hanno trovato due moto, proiettili e chiodi a quattro punte.

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I due sono stati fermati e in seguito arrestati perché ritenuti componenti della banda. «Un ottimo risultato, mi rallegro per l’opera svolta dai carabinieri che stanno sul territorio – ha proseguito il procuratore -, sono stati allertati da dei cittadini, importante che grazie al loro contributo si può intervenire con tempestività. Importante anche la diffusione dell’Arma dei carabinieri sul territorio per questo primo risultato. Abbiamo tanto materiale che potrà essere utilizzato per approfondire per cercare di arrivare a identificazione e catturare tutte le persone che hanno partecipato alla rapina. Sono circa 7 o più. Ci sarà tanto lavoro da fare. Molto materiale è stato raccolto grazie all’intervento della polizia, arrivata immediatamente quando è stata data segnalazione del fatto».

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Il procuratore ha anche aggiunto che i reati al momento sono rapina, porto di armi da guerra «ma pensiamo di poter contestare anche il tentato omicidio e l’interruzione di pubblico servizio».

I malviventi, almeno sette, hanno prima sparato ai mezzi per colpire le ruote e poi hanno continuato a esplodere colpi.

L’azione è stata messa a segno alle 17,45 di ieri sulla carreggiata sud dell’autostrada. Ad agire sarebbero stati in sette. Quelli catturati sono quello che è rimasto ferito durante la rapina e che potrebbe essere stato colpito da una guardia giurata che ha risposto al fuoco, resta da chiarire la dinamica, e due uomini trovato dai carabinieri prima della rapina, circa mezz’ora in una stradina di campagna. I due erano con un furgone su cui c’erano due moto pronte per essere messe in moto.

(Ultimo aggiornamento alle 13,45)

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