Centro per l’autismo, la Lega frena:
«E’ una necessità, ma vediamo
costi e dimensioni»

CIVITANOVA - Dopo la riunione con famiglie e Paolo Ricci il sindaco accelera sulla variante per la struttura ferma da anni. Ma Pollastrelli e gli altri consiglieri di Lega più civici chiedono chiarezza su stime e previsioni di costo: «Pronti a votare anche domani, ma bastano i soldi ci sono?»

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Da sinistra Fabiola Polverini, Pierpaolo Turchi e Giorgio Pollastrelli

«Presto il centro per l’autismo in consiglio comunale», così il sindaco Fabrizio Ciarapica ha voluto dare un’accelerazione alla variante ferma da più di 8 anni nel cassetto. Ora pare che ci sia un accordo e il punto verrà riportato all’attenzione della maggioranza. Ma i dubbi non sono sciolti, almeno quelli di Lega più civici che chiedono dati tecnici e computi metrici per valutare quanto costerà la struttura.

Dubbi che erano anche quelli di Fratelli d’Italia. La valutazione infatti non è tanto sulla necessità di realizzare il centro diurno (da anni sia Paolo Ricci che famiglie chiedono altri spazi perché quelli attuali sono ampiamente sottodimensionati), ma sulla fattibilità economica di un progetto che, avviato, potrebbe non avere poi la disponibilità finanziaria per essere completato, creando ulteriori disservizi all’utenza.

«Siamo sempre convinti che il centro dell’autismo sia una priorità per le famiglie e per cittadini coinvolti – spiegano i consiglieri della Lega più civici Giorgio Pollastrelli, Fabiola Polverini e Pierpaolo Turchi – Apprendiamo la notizia del cambio di posizione di Fratelli d’Italia e ora ci auguriamo che prestissimo ci vengano forniti dati tecnici e computi metrici estimativi che diano la reale dimensione dell’opera edilizia richiesta dal Paolo Ricci. Se quindi da un lato siamo pronti a votare anche domani la realizzazione di un centro per l’autismo dall’altro attendiamo da tempo la documentazione che ci faccia, e faccia comprendere alla città, come sia possibile realizzare tutto ciò con solo i pochi soldi del Paolo Ricci. Chiediamo quindi trasparenza e chiarezza di intenti poiché l’urgenza vera è fornire ai cittadini coinvolti da questa grave malattia la struttura necessaria per garantire un servizio di eccellenza e vorremmo capire invece tutti gli altri metri richiesti a cosa serviranno e chi pagherà la realizzazione considerato che i pochi soldi del Paolo Ricci basteranno si è no per i primi 1000 metri. Sono passati mesi da queste nostre richieste espresse nelle riunioni di maggioranza e non abbiamo ancora avuto risposta. Sarebbe gravissimo procedere ad occhi chiusi rischiando di indebitare irrimediabilmente il Paolo Ricci , che oggi offre un servizio essenziale alla Comunità cittadina e non solo».

 

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