di Alberto Bignami
Quella che doveva essere una corsa contro il tempo per salvare una mamma in procinto di partorire e la sua bambina si è trasformata in un’odissea a causa di un guasto all’ascensore dell’ospedale Salesi. Ascensore che portava alla sala parto e che è rimasto bloccato, con la paziente e tutto il personale all’interno, per 45 minuti.
E’ successo nella serata di martedì scorso ad una coppia di 34 e 32 anni, quando la compagna incinta ha dovuto affrontare un taglio cesareo urgente.
Luca, il neopapà 34enne, infermiere di professione e dunque “del settore”, aveva scelto il Salesi proprio per la sua eccellenza.
Tutto ha avuto inizio quando la coppia era entrata nella struttura sanitaria per un ricovero precauzionale legato alla pressione sanguigna della neomamma, ma un monitoraggio di prassi ha subito rilevato una grave urgenza medica. «Immediatamente – racconta Luca – sono arrivati medici, ostetriche e infermieri. Tutto in tempi record. La mia compagna è stata quindi preparata per correre in sala operatoria perché il personale medico è stato subito chiaro: “Il tracciato è brutto, la situazione è grave. Se non la facciamo partorire adesso, si rischia di perdere la bimba”».
Nonostante l’assoluta professionalità e la rapidità nella gestione dell’emergenza da parte dell’équipe, un imprevisto tecnico ha congelato il tempo: due dottoresse hanno infatti informato Luca che l’intervento non era ancora iniziato perché tutto il personale e la neomamma erano rimasti bloccati in ascensore tra un piano e l’altro, e che si stava provvedendo allo sblocco.
A seguito della richiesta di soccorso tramite un bottone di chiamata all’interno dell’ascensore, il tecnico che ha risposto, data l’urgenza, ha suggerito di chiamare i vigili del fuoco per velocizzare il tutto e così è stato fatto. La donna, medici ed équipe sono così rimasti chiusi, complessivamente, per circa 45 minuti.
«L’unico elemento positivo – commenta il neopapà – è che la mia compagna è stata costantemente monitorata all’interno dell’ascensore, con grande professionalità, e il tracciato ha iniziato a mostrare fortunatamente un miglioramento delle condizioni della bimba». Finalmente, dopo l’intervento dei pompieri, anche loro celerissimi, l’ascensore è stato sbloccato.
La neomamma è così entrata in fretta e furia in sala operatoria alle 19.03 per poi partorire alle 19.11. Insomma: si è trattato di una vera e propria corsa contro il tempo. Ora che la vicenda ce la si può gettare alle spalle, «si tira un sospiro di sollievo pensando al grosso rischio che si è corso» conclude Luca che sottolinea come «nulla è assolutamente da eccepire sulla professionalità, la disponibilità e la gestione dell’emergenza da parte di medici, ostetriche e infermieri. Il dito, al contrario, va puntato contro la fatiscenza dell’ascensore che serve la sala parto e che, a quanto pare – spiega -, si è bloccato anche altre volte e recentemente. Inoltre, vi è sì un secondo ascensore – conclude – ma su quest’ultimo non entrano le barelle». Luca tiene poi a sottolineare anche che «tutta l’equipe coinvolta si è scusata, nonostante l’evento non è dipeso da loro mentre dalla direzione, responsabile della manutenzione, dopo tutto il disagio e la situazione di stress subita non abbiamo ricevuto una sola parola di scuse».
Fortunatamente, in questo caso, la storia si è conclusa bene, ma i momenti di paura e la potenziale grave conseguenza che si è rischiata, non può fare a meno di accendere i riflettori su alcune problematiche legate all’età della struttura.
Eccola la brillante sanità marchigiana
Luca Terence Tombesi regali del decennio precedente.......
Gianna Pierucci sempre colpa di chi c'era prima vero? In 5 anni cosa hanno fatto?
Ivano Menatta E di chi è la colpa se l'ascensore si blocca?
Ivano Menatta forse di chi non fa manutenzione e non sostituisce ciò che non funziona a causa dei tagli economici?
Federica Alessandrini senza forse! Sicuramente
Federica Alessandrini per gli ascensori la manutenzione è programmata ogni tot di tempo. Poteva capitare anche ad un'ascensore nuovo.
Ivano Menatta immagino che non sia stato mai al salesi
Ma ai marchigiani va bene così. Lo hanno ribadito domenica.
Un incubo quell' ospedale
Terzo mondo
Complimenti ai sanitari!
sono stati votati
Io faccio l'amministratore di condominio , ma sbloccare un ascensore di ospedale dopo 45 minuto è una vergogna da terzo mondo e qualcuno deve pagare anche se è andato tutto bene
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