di Gianluca Ginella
Presa a pugni e colpita con una testata dal compagno che avrebbe anche cercato di soffocarla, minacciata di morte, derubata del bancomat e della carta d’identità e vittima di revenge porn. Questo in sintesi quello che una donna avrebbe subito nell’arco di alcuni mesi dall’ottobre dello scorso anno a marzo. Il compagno, un 40enne campano, è finito sotto accusa per stalking, furto, lesioni personali, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, estorsione. I fatti che gli vengono contestati sarebbero avvenuti a Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Ancona. Oggi si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Daniela Bellesi che ha chiesto una integrazione al capo di imputazione rinviando gli atti al pm.
L’accusa, sostenuta dal pm Enrico Barbieri, prende in esame una serie di presunti episodi di stalking che sarebbero sfociati in atti di violenza, in lesioni con prognosi di 21 giorni, e revenge porn.
L’avvocato Donato Attanasio
L’accusa parla di minacce come «vai a denunciarmi e ti ammazzo», «Se mi lasci ti ammazzo oppure ammazzo i tuoi gatti» e vengono citati episodi di violenza che la donna avrebbe subito nell’arco di due giorni. Il primo il 10 ottobre dello scorso anno a Porto Sant’Elpidio. Secondo l’accusa il 40enne l’avrebbe picchiata con pugni al volto e calci sul corpo.
Erano intervenuti i carabinieri e con loro presenti avrebbe minacciato la donna che se non gli avesse restituito 250 euro le avrebbe distrutto casa.
Il giorno dopo ad Ancona avrebbe nuovamente picchiato la donna colpendola con pugni in faccia e testate sul naso, cercando di soffocarla cingendole le mani intorno al collo, infilandole le dita negli occhi. Per questo fatto la donna aveva riportato 21 giorni di prognosi con sospetta frattura di clavicola e naso. Da qui la contestazione di lesioni personali. Circa tre mesi più tardi, continua l’accusa, il 2 gennaio, l’uomo dopo essere rimasto seduto su una panchina davanti l’abitazione della donna le si sarebbe avvicinato tirandole un violento pugno sul viso. A causa del colpo, dice l’accusa, la donna era caduta a terra.
Altri fatti sarebbero avvenuti alla clinica Villa Pini di Civitanova dove la donna era ricoverata. L’accusa prende in esami due giorni: il 18 e 19 febbraio scorsi. L’uomo avrebbe insultato la compagna pretendendo delle somme di denaro e l’avrebbe colpita con un violento schiaffo al volto e una testata alla fronte. Il 24 marzo, sempre nella clinica, avrebbe minacciato di morte la donna e le avrebbe sputato in faccia.
L’accusa parla poi di una estorsione e di un furto che sarebbero avvenuti sempre mentre la donna era ricoverata nella struttura sanitaria e sempre quel 24 marzo. Secondo l’accusa il 40enne avrebbe costretto la donna a farsi fare un bonifico di 800 euro, non riuscendo a fare questa operazione l’imputato l’avrebbe costretta, con pugni e schiaffi al volto, a farsi dare i codici di accesso al conto. Prima di ottenere i codici si sarebbe impossessato della carta d’identità della donna e del bancomat contenute nel portafoglio appoggiato sul vassoio accanto al suo letto.
Inoltre l’imputato è accusato di aver inviato al padre della donna immagini in cui la ragazza era nuda e in pose erotiche, da qui la contestazione di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, il cosiddetto revenge porn. Questo episodio sarebbe avvenuto nel gennaio scorso. Il 40enne è difeso dall’avvocato Donato Attanasio. Il giudice Daniela Bellesi nel corso dell’udienza preliminare di questa mattina ha ritenuto sia necessario integrare il capo di imputazione e ha rinviato gli atti in procura.
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