Saba Pistilli
Se ne è andata giovane, Saba Pistilli: è scomparsa a febbraio dello scorso anno, e ha lasciato un vuoto enorme non solo nella vita dei suoi familiari, ma anche in quella di tanti giovani che incontrava quotidianamente nell’istituto dove ha lavorato fino all’ultimo come assistente dei ragazzi con disabilità e dove ha svolto anche tanti progetti nelle classi, come esperta nell’orientamento e counselor.
Per questo, e per rendere viva e feconda la sua memoria, le famiglie Ricci-Pistilli in collaborazione con l’istituto Bonifazi-Corridoni, e con il patrocinio del Comune di Civitanova hanno deciso di istituire un riconoscimento di merito sociale in memoria di Saba Pistilli.
Il premio prevede l’attribuzione di due borse di studio, di 500 euro ciascuna, donate dalle famiglie per studenti dell’ultimo triennio dell’istituto che si sono distinti per comportamenti capaci di generare un impatto sociale positivo nel contesto scolastico o nella comunità locale di riferimento. La proclamazione pubblica e la consegna delle borse di studio ai vincitori si terrà il prossimo 10 ottobre, all’interno di un evento educativo dal titolo “Connessi ma distanti, luoghi di vita e relazioni autentiche nell’era digitale”, di cui sarà protagonista il terapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai. L’appuntamento è all’auditorium della scuola a partire dalle 15, in contrada Asola a Civitanova Alta. Sarà un evento aperto al pubblico e a ingresso gratuito, organizzato grazie anche al contributo del Comune di Civitanova e delle “amiche storiche” di Saba, Isabella Mantovani, Maria Ercoli e Carla Galanti. I valori che saranno usati come criteri di valutazione per i premi sono l’altruismo, la solidarietà, l’inclusione, la tutela della diversità e la cittadinanza responsabile e attiva: sono proprio gli stessi valori in cui lei credeva e che viveva concretamente.
Era una donna generosa che attraverso un percorso post diploma non immediato, ma fortemente voluto, aveva conseguito prima la laurea in Scienze dell’educazione all’Università di Urbino, ottenendo anche la lode, e poi si era ulteriormente formata, con un master internazionale alla Scuola superiore europea di counseling professionale, come “agevolatore nelle relazioni di aiuto”. Studi che uniti a una grande sensibilità l’hanno portata a incontrare, aiutare e accompagnare tanti ragazzi.
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