Va in pensione Fiorella Lucozzi,
infermiera per 42 anni:
«Una vita dedicata al lavoro»

Fiorella Lucozzi

La coordinatrice del distretto di Sarnano Fiorella Lucozzi va in pensione. Oggi l’infermiera ha festeggiato il traguardo, arrivato dopo 42 anni di servizio, insieme ai colleghi recenti e non al ristorante La marchigiana di Sarnano.

Una giornata trascorsa tra sorrisi e ricordi di una lunga carriera iniziata al Regina Elena di Roma. Poi l’arrivo a Sarnano dove ha iniziato «ad essere infermiera – ricordano i colleghi con una lettera per salutare l’infermiera -. Anche qui in ospedale hai trovato ad accoglierti delle suorine e all’epoca facevi un po’ di tutto, passando da scopa e straccio per i pavimenti fino a ritrovarti in sala operatoria, a seconda di ciò che veniva richiesto». Lì è diventata prima responsabile e poi coordinatrice, poi inizia la storia all’Rsa di Sarnano e a San Ginesio.

La festa con i colleghi

A detta dei colleghi non sono mancati momenti difficili, come quel maledetto 30 ottobre 2016: «Quel giorno non ti sei risparmiata, sei arrivata appena hai potuto ed hai guidato il tuo reparto in tutto il trasferimento, fino alla partenza degli ultimi pazienti in ambulanza e chiudendo a chiave le porte, mentre i tuoi operatori sotto i tuoi consigli aprivano un altro reparto a Recanati. Nel frattempo, non dimentichiamo che da novembre 2015 sei diventata anche la coordinatrice dell’Adi del distretto di Sarnano, anche qui hai plasmato un gruppo di operatori, i tuoi infermieri, con cui hai concluso questo splendido viaggio».

Una lettera che si conclude con un saluto commosso a chi ha guidato il personale in tutti questi anni: «Un buon coordinatore infermieristico deve saper essere un buon manager, avere capacità organizzative e relazionali, capacità di leadership, doti comunicative e deve saper gestire i conflitti tra gli operatori; attraverso l’empatia deve riuscire a creare solide relazioni con il suo Team ed a motivare tutti. Tu sei stata tutto ciò, hai dedicato una vita al lavoro, sei stata sempre presente, non ti sei mai tirata indietro di fronte alle difficoltà; sei stata un’infermiera, una coordinatrice e un’amica su cui contare per ognuno di noi. Oggi sei arrivata al traguardo, è stato per noi un onore e un privilegio lavorare con te e ti sarà difficile dimenticarti».