di Luca Patrassi
Secondo ripetuti e recenti interventi degli amministratori regionali, nel 2026 si invertirà l’attuale tendenza che vede un maggior numero di medici in uscita rispetto a quelli in entrata.
In attesa dell’anno che verrà ( “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno” secondo una canzone di Lucio Dalla), la pubblicazione delle carenze del servizio di Emergenza territoriale della Ast fornisce elementi allarmanti: mancano 26 turni (dei 42 previsti) da 38 ore settimanali nelle Potes dei distretti di Macerata, Civitanova e Camerino.
I dati sono peggiori di quelli registrati lo scorso anno. A seguito della rilevazione delle carenze avvenuta nel marzo scorso, la direzione amministrativa della Ast aveva richiesto la pubblicazione nel bollettino ufficiale della Regione di 22 incarichi per 38 ore settimanali ciascuno, le cui assegnazioni sono però andate deserte per mancanza di accettazioni da parte di medici aspiranti all’accettazione degli incarichi.
Da marzo ad oggi, al momento della pubblicazione dell’atto amministrativo, sono state registrate diverse cessazioni. Ed ecco quali sono attualmente gli incarichi vacanti di Emergenza sanitaria territoriale: 13 incarichi per 38 ore settimanali nelle Postazioni territoriali di emergenza sanitaria (Potes) del distretto di Macerata, 7 incarichi per 38 ore settimanali nelle Potes del distretto di Camerino; 6 incarichi per 38 ore settimanali nelle Potes del distretto di Civitanova. Lo sguardo è rivolto al 2026 nella speranza che le previsioni si realizzino, intanto però a soffrire è il servizio di Emergenza che – come suggerisce la parola – non è esattamente quello che può permettersi di attendere.
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Qui si vuole risparmiare su tutto e sappiamo il perché. Siamo sopra i 3.000 miliardi di debito però bisogna spendere soldi per quella cosa lì secondo il mio modesto parere i nostri politici sono completamente fuori strada ( modo di dire ).
Che dire, situazione molto brutta. Dobbiamo fare gli scongiuri e non stare male