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Abbattimenti al Varco sul mare
Giorgini: «Una mattanza di alberi sani»

CIVITANOVA - La consigliera comunale di Dipende da noi chiede un ripensamento rispetto alle previsioni di abbattimento di 46 alberi: «Di questi, solo 20 sono danneggiati, gli altri 26 alberi sono perfettamente sani ma verranno tagliati per opere pubbliche di nessuna utilità. Riqualificazione non è distruzione».

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Gli alberi del Varco sul mare

«Una mattanza di alberi sani sta per i lavori al Varco sul Mare, nel silenzio generale e nell’indifferenza si stanno per abbattere 46 piante, di cui 26 alberi sani». Lo grida Elisabetta Giorgini, consigliera comunale di Dipende da noi che chiede un ripensamento rispetto al progetto che salvi il verde non intaccato da parassiti e non pericoloso per la pubblica incolumità.

alberi-varco-sul-mare-2-325x244 «Riqualificazione non può far rima con distruzione – dice – sono 46 gli alberi destinati all’abbattimento. Di questi, solo 20 sono classificati con le lettere H e I dal regolamento regionale del verde pubblico, ovvero irrimediabilmente danneggiati da eventi atmosferici, malattie o parassiti, oppure considerati pericolosi per la pubblica incolumità. Ma gli altri 26 alberi sono perfettamente sani, classificati con la lettera A: alberi abbattibili solo per “realizzare opere pubbliche” che non tengono conto della natura già esistente, né della storia che questi alberi rappresentano per la città di Civitanova. Ci sono persone che raccontano di averli piantati con la propria scuola elementare agli inizi degli anni ’50. Un intervento che ignora il valore ambientale, sociale e culturale di queste presenze verdi, molte di loro querce di leccio, trattandole come ostacoli da rimuovere, piuttosto che risorse da proteggere e da curare. Gli alberi ci difendono ogni giorno dalle ondate di calore sempre più intense, ci offrono ombra, e ci restituiscono aria pulita. Ma tutto questo non sembra bastare di fronte alla logica miope del cemento. La città rischia di perdere l’identità dei suoi luoghi, trasformata in uno spazio asettico, meno riconoscibile, più caldo, più vuoto. Un’altra operazione di “riqualificazione” che, in realtà, cancella la storia e la bellezza dei luoghi invece di valorizzarli. Anche questa volta il sindaco Ciarapica non si è preoccupato di ascoltare i cittadini, di porre al vaglio della città il disegno per la “riqualificazione” del Varco sul Mare con un’assemblea pubblica, altrimenti gli stessi civitanovesi avrebbero detto no alla mattanza di alberi sani. Chiediamo un immediato ripensamento: si salvino almeno gli alberi classificati con la lettera “a”, si fermino le motoseghe».

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