La lista maceratese de I marchigiani per Acquaroli
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
Introdotta da Arnaldo Giorgi, presidente del comitato promotore del movimento organizzato dal commissario sisma Guido Castelli, si è svolta stamattina al bar Torquati di Piediripa la presentazione della lista maceratese di “I Marchigiani per Acquaroli”.
Gigliola Bordoni
Ordine alfabetico per la serie degli interventi, ad aprire è Gigliola Bordoni, già vicesindaca in quota centrosinistra a Monte San Giusto: «Rimango nel civismo per completare il lavoro iniziato dal governatore Acquaroli. Porto la mia competenza, la perfetta conoscenza della macchina amministrativa, la conoscenza del territorio e delle sue potenzialità. Porterò la voce delle colline maceratesi in Regione. Penso a una sanità di prossimità che non solo cura ma anche previene. Penso anche a tutta la sfera del sociale, una buona amministrazione mette i giovani al centro delle politiche. La democrazia passa dal ricambio generazionale».
Giuseppina Feliciotti
Giuseppina Feliciotti, sindaca di Cessapalombo: «Lavoro nel mondo della scuola e vito in un territorio profondamente danneggiato dal territorio. Mi sono candidata in questa lista civica, credo fortemente nell’azione svolta dal governatore Acquaroli e dal senatore Castelli nel suo ruolo di commissario. La ricostruzione sta prendendo vita, importante mettere in campo azioni che possano riportare le famiglie in territori ora abbandonati. Conosco i problemi dell’entroterra, il terremoto ha devastato territori e vite, mi batterò per riportare le persone nei nostri territori. Spero che anche l’inaugurazione della Pedemontana possa portare nuovo sviluppo. Ci sono questioni da affrontare nella sanità e nel sociale, bisognerà incentivare l’arrivo di giovani».
Gianni Giuli
Gianni Giuli, psichiatra maceratese: «Mi sono messo a disposizione in relazione alle mie competenze, dirigo il dipartimento delle Dipendenze patologiche della Ast Macerata da decenni, ho lavorato molto sui problemi dei giovani e sulla sicurezza dei territori. la sanità è il centro di questa campagna elettorale. Bisogna partire dai dati, dati che conosco bene. Il governatore Acquaroli è riuscito a fare una riforma della sanità non banale, l’Asur era un calderone dove non si decideva nulla, riportare le risorse nel territorio con le Ast è centrale. Ora possiamo lavorare ed ottimizzare quello che c’è. La domanda di salute è cresciuta tantissimo, c’è stato un cambio generazionale di medici. Abbiamo un sistema sanitario che è tra i migliori del mondo e molte volte il lavoro degli operatori sanitari non è valorizzato. La mia idea è partire non dalla fine, le liste di attesa sono l’ultimo problema. Bisogna partire dall’inizio, dai giovani medici. Banalizzare il problema non significa altro che aumentare lo scontro. Non è possibile che gli operatori sanitari vengano aggrediti sul luogo di lavoro, è fondamentale l’integrazione tra ospedale e territori. Metto in campo le mie competenze iniziando dalla lotta alla droga, dalla prevenzione Infine mi voglio spendere sulla dipendenza digitale, un’emergenza che va affrontata».
Salvatore Piscitelli
Salvatore Piscitelli, ex senatore, portorecanatese: «Sono sceso con rinnovato impegno nell’agone politico, ho una grande esperienza nel settore ambientale. Penso che il governatore Acquaroli abbia svolto una grande azione. I problemi non si risolvono a breve termine, bisogna guardare ai risultati raggiunti da Acquaroli e rapportarli a quando non fatto in decenni di governo dal centrosinistra. Lo spopolamento delle aree interne va recuperato anche sotto il profilo infrastrutturale. Quello che mi sento di fare è trovare dei temi che riguardino le imprese, un mondo cui sono molto legato. Per questo ci viene in aiuto la Zes che darà a tante aziende la possibilità di investire nelle Marche».
Silvia Squadroni
Silvia Squadroni, consigliera comunale di opposizione civitanovese: «Vengo da esperienze amministrative, attualmente sono una consigliera comunale in una lista civica lontana dagli steccati di partito. Ci troviamo ad approvare le opere del Pnrr, a proporre iniziative ma ci battiamo contro il partito degli affari. Con Acquaroli per una scelta di campo, il governatore ha avuto il coraggio di mettere mano alla sanità e all’urbanistica. Una visione globale regionale riportata ai nostri territori grazie a questa lista civica: diversamente rimarremmo delle isole felici o infelici non collegate con il resto del territorio. Voglio andare in Regione per proseguire con coraggio le riforme fatte. Al coraggio aggiungo la necessità di portare in Regione competenza, esperienza e passione. Capacità di ascolto e di dialogo, interventi concreti. Per questo sono a disposizione, il senatore Castelli ha per questo la massima fiducia, non soltanto mia. Per poter fare bisogna comprendere e per farlo è necessario conoscere».
Paolo Teodori
Infine Paolo Teodori, sindaco da 16 anni di Ripe San Ginesio: «Sono sempre stato animato da una grande passione per il territorio, per l’associazionismo iniziando dallo sport. Cerchiamo di lavorare per far sì che siano di più le cose che realizziamo da quelle che lasciamo indietro, vengo da un’esperienza progressista, il fatto di aver scelto questo schieramento è determinato dalla volontà di dare continuità all’azione svolta dal governatore Acquaroli. Ho guardato molto fuori dal mio campanile agendo in sinergia con le realtà territoriali vicine, ho ritenuto di dare sostegno al lavoro svolto dal commissario Castelli. In questi anni siamo stati molto attenzionati con leggi specifiche , come quella per i borghi, diversamente da quanto accadeva quando il centrosinistra privilegiava altri territori delle Marche. Penso a politiche per favorire lo scambio di turisti tra costa e entroterra, non significa togliere risorse a qualcuno ma avanzare una proposta di maggiore qualità, dobbiamo mettere in rete tutta la provincia creando posti di lavoro».
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Bene, adesso abbiamo l’universo parallelo dove Acquaroli con Saltamartini hanno fatto un’epocale riforma sanitaria che il mondo ci invidia. Mi mette un po’ in difficoltà il fatto che abbiamo anche la migliore sanità del mondo come si poteva dire diversi anni orsono ma per dirlo bisogna aver dormito molto a lungo e non essersi ancora svegliati. Naturalmente mettiamoci pure che le liste d’attesa rappresentano l’ultimo problema. C’è un ricambio generazionale di medici, specie quelli che rimangono dopo la pensione da far paura. Beh, si dice che i psichiatri a lungo andare assomigliano sempre più ai loro pazienti ma se mantengono intatto tutto il loro umorismo, ci si può sempre scherzare sopra. Salviamo carretto e cavallo: abbiamo una delle migliori sanità private e buoni medici lavorano anche nel pubblico e spesso in tutte e due. Come paradosso ho scelto e copiato quello di Fermi perché dopo averlo letto mi sono chiesto ma se cerco o non cerco risposte che mi cambia: Il paradosso di Fermi, attribuito al fisico Enrico Fermi, sorge nel contesto di una valutazione della probabilità di entrare in contatto con forme di vita intelligente extraterrestre.[1]
Si riassume solitamente nel seguente ragionamento: dato l’enorme numero di stelle nell’universo osservabile, è naturale pensare che la vita possa essersi sviluppata in un grande numero di pianeti e che moltissime civiltà extraterrestri evolute siano apparse durante la vita dell’universo. Da tale considerazione nasce la domanda:
«Se l’Universo e la nostra galassia pullulano di civiltà sviluppate, dove sono?»
oppure:
«Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non ne abbiamo ancora ricevuto le prove?»
Dai forza a tutta !! Vamos !!!!
Personalmente credo che ambiscono solo ai benefici che da’ entrare in regione(tipo il vitalizio)prendiamo ad esempio gigliola bordoni voleva la fascia di sindaco, ma Gentili non je l’ha mollata e ora dal centro sinistra e’passata dall’altra parte. L’incoerenza difficilmente porta voti.