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I giovani “interrogano” Livi e Carancini,
lo scontro sulla sanità
e la critica dall’interno di De Padova

DIARIO ELETTORALE - L'associazione NextGen organizza sabato pomeriggio in piazza Li Madou il confronto tra i due candidati maceratesi. Il capogruppo uscente di Fratelli d'Italia replica a Schlein: «Forse non si è accorta che Torrette è stato premiato per tre anni consecutivi come miglior ospedale pubblico». La candidata di Noi Moderati sui cantieri cittadini: «Essere in maggioranza non significa evitare le domande scomode, ma avere il coraggio di porle con lealtà e spirito costruttivo»

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Romano Carancini e Simone Livi

di Marco Pagliariccio

Anche i giovani vogliono contare in queste elezioni regionali. Appena nata, l’associazione NextGen non se ne sta con le braccia conserte ma prova a far sentire la sua voce.

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I ragazzi dell’associazione NextGen

Il gruppo, che nasce con l’obiettivo di avvicinare gli under 30 alla partecipazione politica e sociale nella città di Macerata, si è presentato alla città durante la fiera di San Giuliano con uno stand al belvedere Fallaci e si prepara a recitare un ruolo nel dibattito di avvicinamento alle regionali del 28-29 settembre. Sabato alle 16.30 in piazza Li Madou l’associazione organizza un incontro-confronto tra i due consiglieri regionali uscenti, entrambi ricandidati, Simone Livi (Fdi) e Romano Carancini (Pd). «Con l’imminenza delle elezioni regionali, crediamo sia fondamentale fornire ai giovani strumenti per orientarsi nel dibattito politico, stimolando il confronto tra programmi e bilanci dei mandati uscenti – afferma il presidente di NextGen Nicola Archimi – durante l’evento di sabato la nostra associazione porrà alcune domande sui temi più rilevanti per il futuro delle Marche. Parallelamente, stiamo lavorando sul fronte della rappresentanza studentesca nelle scuole superiori, per avviare iniziative condivise e favorire un flusso diretto di proposte tra gli istituti, l’università e la città».

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Simone Livi, capogruppo Fdi in Consiglio regionale

Proprio Livi è intervenuto per rispondere a distanza alle critiche sulla sanità regionale di Elly Schlein, segretaria nazionale dem, stamattina nel suo intervento davanti all’ospedale Torrette di Ancona. «Le dichiarazioni di Schlein confermano ancora una volta che al Partito Democratico interessa solo la propaganda, non la realtà dei fatti – dice il candidato uscente di Fratelli d’Italia – forse la segretaria del Pd non si è accorta che proprio l’ospedale in cui si trovava è stato premiato per tre anni consecutivi come miglior ospedale pubblico d’Italia: un riconoscimento che rende merito al lavoro straordinario di medici, infermieri e personale sanitario, ma anche alle scelte organizzative e di investimento portate avanti dalla giunta Acquaroli. La sanità marchigiana non è mai stata ‘tagliata, come sostiene la sinistra: al contrario, negli ultimi anni sono stati messi in campo interventi concreti per rispondere alle esigenze dei cittadini. Basti ricordare che nei soli primi sei mesi del 2025 le Marche hanno erogato il 15% in più di prestazioni ambulatoriali e diagnostiche, a fronte di una domanda esplosa dopo la pandemia, con un incremento del 30% rispetto al 2019. Un risultato frutto di scelte coraggiose e responsabili, non di slogan elettorali, come testimoniato anche dagli ingenti investimenti in termini di rinnovamento del parco tecnologico dei macchinari e/o attrezzature. Se oggi la sanità italiana, e quindi anche quella marchigiana, sconta la carenza di medici e operatori sanitari, è proprio perché negli anni dei governi a guida Pd non è stato garantito un turnover adeguato. Il centrodestra delle Marche ha dovuto rimediare a questo vuoto, finanziando 150 borse di formazione in più dal 2021, creando un patrimonio di giovani professionisti che presto saranno pienamente operativi nelle nostre strutture. Questi sono i fatti: mentre la sinistra accusa e diffonde paure, Fratelli d’Italia e la coalizione di centrodestra lavorano ogni giorno per migliorare la sanità marchigiana. Le Marche dimostrano che governare bene è possibile: meno parole, più risultati».

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Sabrina De Padova con il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi

Livi e Carancini non sono però gli unici candidati consiglieri maceratesi in corsa, anzi. All’interno di questa folta schiera c’è anche Sabrina De Padova, che seppur finita ai margini della giunta di centrodestra cittadina, è candidata alle prossime elezioni nella lista di Noi Moderati, saldamente all’interno del centrodestra regionale. La consigliera comunale ha annunciato un’interrogazione sullo stato dei tanti cantieri in città. «Chiederò dati certi e aggiornati riguardo le tempistiche reali di conclusione e le eventuali difformità tra i costi inizialmente previsti e quelli effettivamente sostenuti a fine lavori – rimarca De Padova – in un contesto economico reso complesso dall’aumento generalizzato dei prezzi, è nostro compito, come rappresentanti della cittadinanza, monitorare ogni fase della spesa pubblica e pretendere che ogni euro venga utilizzato con oculatezza e senso di responsabilità. I cittadini devono poter confidare in un’amministrazione trasparente. Questa interrogazione rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso che porto avanti con coerenza e determinazione da cinque anni. Durante il mio mandato come consigliera comunale, ho presentato ben 36 interventi tra ordini del giorno e interrogazioni, molti dei quali nati proprio da segnalazioni e problematiche concrete, con l’obiettivo di trovare soluzioni utili e praticabili per la nostra comunità. Essere in maggioranza non significa evitare le domande scomode, ma avere il coraggio di porle con lealtà e spirito costruttivo. Significa vigilare, proporre sempre nell’ottica di servire il bene comune. Sono certa che, all’interno della nostra maggioranza, ci siano le condizioni per affrontare questi temi con responsabilità istituzionale. Perché il nostro obiettivo non è il consenso facile, ma una città più giusta, più efficiente, e più attenta ai bisogni reali delle persone».

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Laura Sestili e Simone Giaconi

A Recanati, invece, ieri sera all’auditorium del Centro mondiale della poesia, si è svolto il primo appuntamento del ciclo di incontri pubblici promossi da Simone Giaconi, candidato con la lista Civici Marche per la provincia di Macerata alle prossime elezioni regionali. «Ho voluto iniziare questo mese di incontri qui perché credo fermamente che solo la cultura sia l’antidoto alla campagna d’odio, alle grida senza senso ed alla denigrazione di chi la pensa diversamente». ha dichiarato Giaconi. La serata ha visto la partecipazione di numerosi esponenti istituzionali e rappresentanti del territorio. Sono intervenuti Matteo Pompei, presidente di Civici Marche, Giacomo Rossi, consigliere regionale, e Laura Sestili, candidata al consiglio regionale. Un sentito ringraziamento è stato rivolto da Giaconi al sindaco di Recanati Emanuele Pepa per il suo intervento, all’assessore Maurizio Paoletti, ai consiglieri comunali provenienti da diversi comuni della provincia e a tutti i cittadini presenti in sala o vicini attraverso telefonate e messaggi di sostegno. I temi al centro del dibattito sono stati cultura, turismo, scuola e partita Iva, considerati da Giaconi i pilastri imprescindibili per lo sviluppo delle Marche. Cultura come identità e coesione sociale, turismo come volano economico, scuola come investimento sul futuro e attenzione concreta al mondo delle partite IVA, troppo spesso trascurato nelle politiche regionali.

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