
A sinistra, la visita di Elly Schlein di un anno fa a Recanati; a destra quella di Antonio Tajani di un mese e mezzo fa a Camerino
di Marco Pagliariccio
Giorgia Meloni aveva scelto Cessapalombo e la Pedemontana, Matteo Salvini Macerata e lo Sferisterio. Antonio Tajani ed Elly Schlein optano invece per la costa per la loro visita pre elettorale nel Maceratese, che li vedrà entrambi in riva all’Adriatico nel pomeriggio di martedì.
Ad aprire le danze sarà il Ministro degli esteri e leader di Forza Italia, che alle 17 sarà al teatro Cecchetti con il commissario regionale Francesco Battistoni e i candidati maceratesi del partito. Partito che sta attraversando una fase turbolenta, con lo scontro frontale esploso tra il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica e il vicepresidente uscente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui per il caso delle Terme di Sarnano (leggi l’articolo). E allora in quest’ottica non pare casuale la scelta di Civitanova: un modo per compensare anche lo “smacco” di un mese e mezzo fa, quando Tajani scese in provincia toccando Camerino (città di Pasqui) e Macerata saltando il centro rivierasco, dove ha sede il coordinamento regionale che ha in Ciarapica il suo vicepresidente.
Un’ora dopo, alle 18, la leader del Pd Elly Schlein sarà pochi chilometri più a nord, a Porto Potenza: in piazza Douhet al suo fianco ci saranno il candidato presidente Matteo Ricci e la “padrona di casa” Simona Galié, candidata dem nella circoscrizione di Macerata. All’incontro farà seguito un’apericena allo chalet Solero aperto a tutti, su prenotazione.

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli, e Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena, dopo la consegna della candidatura di Francesco Acquaroli
Intanto le giornate di oggi e domani sono però incentrate sulla consegna delle liste per le candidature. C’è tempo fino a domani a mezzogiorno, ma Francesco Acquaroli ha voluto fare le cose per tempo e ha affidato, scaramanticamente come cinque anni fa, la documentazione da presentare alla sua “delfina”, la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini, e al primo cittadino di Ascoli Marco Fioravanti. Saranno sette le liste in appoggio a Francesco Acquaroli: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc – Liste civiche, Noi Moderati, Civici Marche, I Marchigiani per Acquaroli.

Francesco Calia, consigliere comunale corridoniano, candidato con Democrazia Sovrana Popolare
Svelata anche la lista di uno dei competitor “alternativi” al duopolio Acquaroli-Ricci, ossia quella che sostiene Claudio Bolletta, candidato di Democrazia Sovrana Popolare, la creatura che ha il suo leader nazionale (e candidato consigliere nella circoscrizione di Pesaro, dove scenderà domenica per il lancio della campagna elettorale) Marco Rizzo. Spicca tra i candidati per il Maceratese la figura di Francesco Calia, consigliere comunale di maggioranza e già candidato sindaco nel 2017 a Corridonia: un salto piuttosto netto il suo, passando da un’amministrazione di centrodestra come quella guidata da Giuliana Giampaoli a una formazione che si propone come alternativa sia alla sinistra che alla destra. Completano il sestetto Beatrice Spitoni, avvocato del foro di Perugia ma matelicese di origine, 49 anni; Massimo Falaschini, 68 anni, pescatore di Porto Recanati; Laura Cardarelli, 65 anni, insegnante; Amedeo Pesci, 63 anni operaio di Potenza Picena; Lucia Valchera, 59 anni, impiegata nel settore della formazione di Serrapetrona.
Tajani da paciere perché si sono accorti che questa volta la coperta è corta.
Ridateci i 30 anni che ci avete rubato
Potremo le uova a porto potenza
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Un giorno tutto questo finirà.
Al di la’ delle simpatie politiche, io mi domando : è possibile che un ministro degli esteri stia dietro le beghe elettorali quando dovrebbe stare costantemente all’ estero ad incrementare i rapporti commerciali, culturali etc con gli altri paesi di questo mondo ?
Chi meglio dell’insipido Don Antony Decollato Estero figliato e al servizio dei Berlusca nonostante da ministro dovrebbe guardare un po’ più in là, almeno fino alle tavolate della Caritas. Lui l’uomo dei mille euro con un click o era ancora chi aveva intravisto in liu il futuro che avrebbe diviso con gente come Ciarapica capace di saltare da un partito all’altro come una mosca. Eè l’uomo giusto per mettere fine ad una discussione il cui unico senso consiste nel cercare di capire gli interessi di Ciarapica senza che questi coincidano con quelli di qualsiasi altro che non faccia parte del suo ristrettissimo giro di stanza a Civitanova e con qualche tresca delle sue un po’ malandrine. Eh sì, come quando pagò con centinaia di migliaia di euro dati da Ceriscioli a Civitanova per aver dovuto obbligatoriamente far adibire lo stabile per il Covid Center e da lui fatti arrivare a chi gli aveva presentato Salvini che in cambio probabilmente del ” carisma” sprigionato dal carpentiere ( a cui sembra non andare troppo bene per via delle delibere firmate e dei dietrofront di chi sta annusando che si è spezzato qualche piolo e un trasferimento ad Ancona in questo momento sia più a tempo del tentativo precedente dove è rimasto in stazione con le sue valigie in attesa di un treno che spera si fermerà seppure dopo qualche anno). Per chi non ricorda, la transazione aveva come finalità la presidenza di regione. Probabilmente la Meloni dopo mesi di santa pazienza com’è nel suo stile, deve essere andata a suonare il campanello a casa di Salvini dove tirato fuori a forza da dove non è difficile indovinare dove si poteva meglio mimetizzato, con un “moderato ” richiamo deve avergli fatto venire ” li vantaioli”. Certo per il Decollato, non sarà facile capire l’interesse per le Terme di Sarnano, ora anche di FdI e se ci riesce con il suo espressivo dialogo con cui parte sempre da un punto di forza per arrivare alla solita arrendevole sottomissione prima ai Berlusconi e poi alla padrona di quel di Roma che tanti figli di ogi genere ha visto ma questo giglio gli deve essere sfuggito, se non altro perché se mentire può a volte servire, farlo per portare con te l’ignoranza del fascista da strada, imbonendolo, non va bene, una certa misura anche nel più bieco criminale ci dovrebbe essere a meno che non hai scelto di vincere con l’unico sistema per convincere l’ignorante fascista della strada che becca a tutto e non come il comunista, quelli che si dice esistono ancora e che non credono più a niente. Ma poi sto Berlusconi che ultimamente sta sempre a darci l’importantissima notizia di un loro allargamento televisivo che ci dovrebbe riempire di gioia per chissà quali altri programmi tipo “Quarta Repubblica” , magari già allo studio e di cui uno sicuramente per Cruciani, presto a Macerata per una riunione tra camerati che non tanto per gli invitati che comunque verranno pagati ma per gli organizzatori che scelgono proprio un momento come questo, tipo che nessuno va ad ascoltare Salvini al raduno cittadino tranne il sindaco leghista , parruccone e chi lo ha pettinato, per alimentare un ventaccio piuttosto freddo che già da un pezzetto partito come una carezzevole brezza sta aumentando di intensità sulla citta o perlomeno su chi ritiene che si è da qualche parte ancora in grado di poter dire attraverso una buona parte di cittadini concetti ragguardevoli, reali, all’altezza di sani ragionamenti, anche contrastanti ma sempre gradevoli e non infarciti di putt.a.nate da bancone.
Vergognosi tutti. Si ricordano delle Marche ogni 5 anni per farsi mantenere il tenore di vita.