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«Su Putzu il centrodestra fa ostracismo:
di cosa hanno paura?»

LA DENUNCIA di Anna Casini, capogruppo uscente del Partito Democratico in Regione: «Il presidente del Consiglio Dino Latini aveva promesso un'istruttoria sulla questione della candidabilità e poi la convocazione di una seduta urgente, ma al momento nulla è stato fatto»

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Anna Casini

«Trovo molto grave che il presidente del consiglio regionale Dino Latini sia venuto meno all’impegno che si era assunto in aula di convocare un’apposita seduta per chiarire il caso Putzu». Parole della capogruppo uscente del Pd in consiglio regionale Anna Casini, che denuncia il silenzio calato sulla vicenda della presunta incandidabilità alle elezioni del 2020 del consigliere regionale e ricandidato di Fratelli d’Italia.

«Questo ostracismo del centrodestra va ormai avanti da settimane – dice  Casini – dopo averci negato nell’ultimo consiglio regionale del 5 agosto la discussione di un ordine del giorno che chiedeva solamente di conoscere e far conoscere a tutta la comunità marchigiana gli sviluppi delle vicende che hanno coinvolto il consigliere di Fratelli d’Italia, accusato dal suo compagno di partito Saturnino Di Ruscio di essere stato incandidabile nel 2020 a causa di una condanna per falso ideologico passata in giudicato, Latini, d’accordo con conferenza dei capigruppo, aveva annunciato l’apertura di un’istruttoria che si sarebbe dovuta concludere con una seduta straordinaria del consiglio regionale. A oggi, in spregio al principio della trasparenza, ma direi perfino ai più elementari doveri di correttezza istituzionale, nulla è stato fatto. Perché? Perché tanta paura di affrontare la discussione in aula se, come dicono gli esponenti della maggioranza, l’elezione nel 2020 di Putzu è stata regolare?».

Secondo Casini, che il tribunale abbia riabilitato Putzu rimuovendo ogni ostacolo alla sua ricandidatura non significa che egli potesse partecipare alla tornata elettorale del 2020. «E questo è un punto che va chiarito, perché al di là delle eventuali conseguenze personali, è assolutamente necessario sapere se una sua eventuale illegittima elezione potrebbe avere delle ricadute sull’attività amministrativa svolta in qualità di presidente della II commissione consiliare Sviluppo economico e, in particolare, sulle proposte di legge varate da questo organismo che hanno mosso negli ultimi cinque un’enorme massa di denaro pubblico».

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