L’avvocato Massimiliano Fraticelli
di Luca Patrassi
Torna a farsi sentire l’ex segretario provinciale di Azione, e tra i promotori della civica “I marchigiani per Acquaroli”, Massimiliano Fraticelli che prende di mira gli assestamenti interni della coalizione di centrosinistra e le prime mosse dei candidati.
«In questi giorni – scrive Fraticelli – si susseguono interventi dei vari candidati della coalizione di sinistra – Movimento 5 Stelle su molteplici micro-questioni tutte interessanti e sulle quali si potrebbe aprire un confronto, ma che nulla hanno a che fare con le politiche regionali. Si spazia dalla riapertura dei Giardini comunali di Macerata ai tanti cantieri aperti sempre nella nostra città, ma nessuno di questi candidati tocca le macro-questioni che interessano la nostra regione e che devono alimentare qualsiasi campagna elettorale di rango regionale. Questa settorialità tradisce la mancanza di una visione unitaria, al di là dei bei proclami da programma elettorale: parafrasando lo slogan utilizzato dalla coalizione di sinistra – M5S, “uniti si vince”, mi viene spontaneo pensare che forse si può vincere, ma di certo non si governa. Le divisioni sul programma elettorale sono emerse sin dalla prima ora. Nulla di strano, se si pensa che si è cercato di mettere insieme delle forze politiche fino a poco tempo fa divise e con delle idee di politica regionale assolutamente diverse. Basti pensare alla politica portata avanti dall’ex sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, sempre avversate dal resto della coalizione».
Le domande, retoriche, di Fraticelli: «Quale sarebbe l’idea della coalizione di sinistra rispetto all’organizzazione della sanità regionale? Si dovrebbe ritornare alle aree vaste? Qual è l’opinione della coalizione di sinistra sulle grandi opere cantierate dalla giunta regionale? Sarebbero confermate o verrebbero bloccate?». Le risposte che Fraticelli immagina: «Bisognerebbe ritornare al 2019 per ricordare la situazione drammatica lasciata dalla precedente giunta regionale a guida Ceriscioli, le divisioni laceranti che hanno portato le Marche a voltare pagina. Ed è proprio in questo scenario che emerge la differenza tra una coalizione divisa, incapace di proporre un progetto comune per le Marche, e il centrodestra guidato da Francesco Acquaroli, che ha dimostrato con i fatti di avere una visione chiara, condivisa e capace di tradursi in risultati concreti».
Gianni Giuli
Fraticelli tesse l’elogio dell’amministrazione Acquaroli: «I dati ufficiali certificano i risultati ottenuti dalla Giunta Acquaroli con un Pil regionale che tra il 2019 e il 2023 è cresciuto del 15% e con un export in aumento del 14,8%. Il tutto nonostante la crisi dell’istituto di credito di riferimento locale, la pandemia, le vicende geopolitiche e l’inflazione. Risultati incoraggianti sono arrivati anche dalla sanità regionale. Le Marche si confermano tra le regioni cosiddette “benchmark”, ovvero che riescono a meglio garantire i livelli essenziali di assistenza e l’equilibrio dei conti, registrando ottimi risultati soprattutto nell’area ospedaliera e nell’area territoriale.In buona sostanza Le Marche hanno intrapreso un percorso virtuoso che dovrebbe essere consolidato e sviluppato ulteriormente, per renderle sempre più competitive».
Il messaggio finale: «Ritengo che la candidatura di Gianni Giuli sia un’ottima opportunità per la nostra provincia. Una figura del tutto inedita nel panorama politico che potrà portare la sua indiscussa professionalità e preparazione al servizio dell’amministrazione regionale».
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Ci mancava il guru di turno con le sue perle di saggezza (ndr per i p…i)…