Porto, Carassai attacca Iezzi:
«Superficiale e in cerca di visibilità»

CIVITANOVA - L’assessore ai Lavori pubblici replica alle critiche della consigliera democrat e candidata in consiglio regionale sui lavori per il prolungamento del molo est: «Confusione e dichiarazioni imprecise, noi agiamo con solerzia e fondi già stanziati»

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L’assessore Ermanno Carassai

«Lidia Iezzi sul porto è solo in cerca di visibilità». Attacco personale dell’assessore Ermanno Carassai verso la consigliera del Pd e candidata al consiglio regionale che nei giorni scorsi era intervenuta per parlare del progetto per il porto di Civitanova sostenendo come il Comune non avesse ancora avviato alcuna procedura la realizzazione del progetto di prolungamento del molo est. 

«Se l’obiettivo della Iezzi fosse quello di dimostrare che l’apparire vale più dell’essere, sta senz’altro centrando il bersaglio – chiosa polemico l’assessore ai lavori pubblici – I suoi ripetuti interventi, finalizzati a conquistare visibilità in vista delle prossime elezioni regionali, mostrano una preoccupante superficialità. La consigliera non ha mai seguito l’argomento e come dimostrano le sue dichiarazioni, lo conosce solo in maniera del tutto sommaria, nonostante la risposta alla richiesta di accesso agli atti. Le sue dichiarazioni, imprecise e fuorvianti, hanno creato confusione».

Carassai ripercorre le tappe dal 2021 fino ai finanziamenti: «Questa amministrazione, sotto la guida del sindaco Ciarapica, nel 2021 ha conferito un incarico all’università Politecnica delle Marche per uno studio di verifica sulla sicurezza del bacino portuale che ha messo in evidenza delle criticità, in particolare sul movimento ondoso. Nell’ottobre 2023, grazie all’accordo di coesione 2021-2027, firmato tra la presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione, è stato stanziato un importo complessivo di 9 milioni 811mila euro per il porto di Civitanova. I fondi sono ripartiti come segue: 450mila euro nel 2025, 450mila euro nel 2026, 3 milioni nel 2027, 3 milioni nel 2028 e 2 milioni 911mila euro nel 2029. Considerando la complessità dell’intervento e la necessità di garantire l’adeguatezza delle soluzioni proposte, l’amministrazione ha ritenuto opportuno affidare l’incarico, con apposita convenzione firmata il 24 aprile 2025, al provveditorato interregionale delle opere pubbliche Toscana, Marche, Umbria. Eventuali soluzioni progettuali aggiuntive, rispetto al prolungamento del molo, potrebbero comportare la necessità di una variante allo strumento urbanistico del porto. Detto ciò, a differenza di quanto vorrebbe far credere la consigliera Iezzi, stiamo agendo con la massima solerzia: il bando pubblico per la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza è già scaduto, e attualmente siamo nella fase di verifica delle offerte e degli allegati per l’affidamento dell’incarico professionale, un processo gestito direttamente dal Provveditorato. E’ nostra intenzione utilizzare tempestivamente i fondi stanziati per l’anno in corso».

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