«Sulle residenze protette intervento positivo,
contributo di 250 euro alle famiglie
e incremento tariffa per gli enti gestori»

RSA - Il Coordinamento regionale enti gestori delle Marche soddisfatto delle misure della Regione: «Negli ultimi anni spese aumentate a causa dell'inflazione ma soprattutto per i rinnovi dei contratti di lavoro dei dipendenti con costi di 8-10 euro al giorno in più per un posto letto»

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Bandiere a mezz’asta in Regione

Residenze protette, il Coordinamento regionale enti gestori delle Marche, che gestiscono strutture di assistenza per anziani e categorie fragili: «intervento della Regione nel complesso positivo in quanto va a sostenere questo delicato settore con una serie di misure a favore sia degli enti gestori che delle famiglie. Nei confronti degli enti gestori si prevede un ulteriore incremento della tariffa sanitaria; nei confronti delle famiglie è previsto un apposito fondo regionale che in base all’Isee potrà riconoscere un contributo di 250 euro al mese e questa misura potrà consentire alle famiglie più bisognose di affrontare i costi delle rette». 

Secondo il coordinamento i costi «negli ultimi anni, sono tutti cresciuti a causa dell’inflazione ma soprattutto a causa dei recenti rinnovi dei contratti di lavoro dei dipendenti: questi fatti hanno aumentato i costi di gestione di circa 8-10 euro al giorno per posto letto. La Regione ha risposto prevedendo un aumento della quota sanitaria pari a: 2,87 euro al giorno per posto letto nelle Residenze protette per anziani, 3,85 euro al giorno per posto letto nelle Residenze protette per demenze». In base a questo, continua il coordinamento: «per le residenze protette per anziani la tariffa sanitaria sale a 40,57 euro al giorno mentre per le residenze protette per demenze sale a 54,48 euro al giorno. La tariffa viene ripartita al 50% fra quota sanitaria (a carico dell’azienda sanitaria) e quota sociale (a carico dell’utente). Va apprezzato lo sforzo che la Regione ha fatto in considerazione che già nel 2023 aveva incrementato la stessa tariffa. Le tariffe si basano su quanto previsto dai manuali di autorizzazione e accreditamento vigenti nella nostra regione e dalla Dgr 1331/2014. Se poi la struttura per anziani eroga prestazioni aggiuntive intese come maggiore assistenza o maggiori confort nei confronti degli anziani, e quindi come maggiore qualità di vita, va da sè che questi costi siano posti a carico degli utenti». Con i 250 euro di contributo, dice ancora il coordinamento «le famiglie meno abbienti potranno beneficiare di circa 8 euro al giorno. Nessuna delle nostre strutture intende speculare sulla vita e sulle tasche degli anziani. Crediamo che aver previsto sia un aiuto alle famiglie che un aumento della tariffa sanitaria possa essere considerato un buon inizio per future azioni della Regione che potranno, si spera, migliorare il sostegno a questo delicato settore della popolazione marchigiana».

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