Albero caduto a Recanati, zona chiesa Guazzaroni
Maltempo nella fascia nord del Maceratese al confine con la provincia di Ancona, pioggia e vento dalle 12,30 di oggi con diverse piante che sono cadute sulle strade.
In provincia di Ancona forte grandinata a Osimo con le strade che in alcune zone comparivano completamente imbiancate come se avesse nevicato.
Recanati, strada Acquara
Tornando alla provincia di Macerata, i vigili del fuoco sono intervenuti a partire dalle 12,30 per liberare le vie dagli alberi che hanno ceduto alla forza del vento.
Protezione civile al lavoro a Porto Recanati
Due gli alberi sulla strada a Recanati (in zona Acquara e nelle vicinanze della chiesa Guazzaroni), una pianta è caduta a Porto Recanati, in viale Gramsci. In entrambi i comuni è stato aperto il Coc, con la Protezione civile al lavoro per la messa in sicurezza del territorio. Non ci sono stati feriti, ma danni al tetto di un capannone nella zona tra Porto Recanati e Villa Musone, che è stato scoperchiato (intervenuti i vigili del fuoco di Macerata). Altro albero caduto a Cingoli, in località Tavignano, su di una strada provinciale. Anche in questo caso non sono stati segnalati danni né feriti.
In provincia di Ancona numerosi disagi soprattutto tra Jesi, Osimo, Castelfidardo e Numana.
Grandinata ad Osimo
Il maltempo, accompagnato da grandine, ha colpito con particolare forza nella tarda mattinata, lasciando una scia di strade bloccate. A Osimo, il nubifragio è stato particolarmente intenso: tra le 13,15 e le 13,30. «Sono caduti ben 40 millimetri di pioggia, con un’intensità di picco che ha toccato i 175 mm/ora» riferisce la Protezione Civile Marche.
Osimo
La grandine ha imbiancato giardini e campi, mentre la forza del vento ha provocato la caduta di diversi alberi che hanno bloccato le strade e mandato in tilt la circolazione. In alcune zone, il maltempo ha anche causato temporanee interruzioni della corrente elettrica.
Problemi simili si sono verificati anche a Jesi, dove un albero è caduto nei pressi dello svincolo di Jesi Est, interrompendo la viabilità.
Chicco di grandine a Porto Recanati
Anche Recanati è stato aperto il Coc ed è partita una squadra della Protezione Civile Comunale
Allerta gialla dicevano...
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Questo è l’antipasto signori vedremo a settembre cosa succede l’umanità si sta facendo male da sola.
“La grandinata del 1952, in particolare quella del 7 giugno, fu un evento tornadico intenso che colpì il Piemonte, con danni significativi a Trino Vercellese, dove la chiesa di San Michele in Insula fu distrutta e il campanile crollò, uccidendo il parroco. Un uomo perse la vita dopo essere stato sbalzato fuori dalla sua auto. Si parla di un tornado stimato come F3 sulla scala Fujita.
L’estate del 1952 fu anche ricordata per le ondate di caldo eccezionali, soprattutto in Pianura Padana. Ad Asti, ad esempio, si registrò una temperatura di 38.6°C, tra le più alte mai misurate dalla fine dell’Ottocento.
Pertanto, l’estate del 1952 fu caratterizzata da eventi meteorologici estremi, sia per le intense grandinate che per le ondate di calore”.
Ehhhhh, a settembre finirà il mondo con una grandinata che, a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo, seppellirà tutte le terre emerse…
AMEN
Rimpiangiamo il paradiso perduto dove la pioggia asciugava, gli alberi cadevano solo in assenza di vento e la grandine lasciava sul terreno un fugace manto iridato promessa di eterna pace tra gli uomini.