Popsophia, sold out e standing ovation
per la filosofia dei pezzi del Boss

FESTIVAL - Quattro giorni di pienone, musica, pensiero e partecipazione collettiva: la kermesse torna in città e conquista con il tema “La soglia”. Lucrezia Ercoli: «Un pubblico straordinario». Evento clou la serata dedicata a Bruce Springsteen

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Lucrezia Ercoli sul palco di Pesaro

Tutti in piedi a ballare sulle note di “Born to run” di Bruce Springsteen, come in un grande rito collettivo. Così si è chiusa la quattro giorni che ha segnato il ritorno del festival Popsophia a Pesaro.

Quattro giornate intense, migliaia di presenze e sold out registrati con ore d’anticipo: Popsophia è tornata a Pesaro con un’edizione che ha alzato ancora una volta l’asticella della sfida culturale. E il pubblico, come sempre, ha risposto con entusiasmo e una partecipazione straordinaria. Il tema scelto per questa edizione, “La soglia” è stato indagato in tutte le sue declinazioni più profonde e contemporanee: dal confine naturale e artificiale, reale e digitale, fino all’adolescenza e linguaggi giovanili, per arrivare a toccare la soglia estrema tra la vita e la morte.

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Un viaggio filosofico che si è articolato nei diversi linguaggi del festival, e che ha trovato la sua forma più potente nella formula del philoshow: spettacoli che hanno unito musica, filosofia e immagini per raccontare la velocità e l’audacia di vite straordinarie che quella soglia l’hanno attraversata come Ayrton Senna, a volte fino al limite estremo. Dall’oscurità dell’adolescenza ai bagliori del rock, con i brani e le parole di Bruce Springsteen a fare da colonna sonora emotiva, ogni appuntamento è stato un’occasione di riflessione condivisa.

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«Tornare a Pesaro è stato un grande piacere e una grande emozione anche perché abbiamo ritrovato un pubblico speciale, unico, che aveva una grande voglia di partecipare dopo un anno di stop del festival – ha detto Lucrezia Ercoli – Tutti gli incontri, dal pomeriggio alla sera, hanno registrato il sold out con ore di anticipo. Un dato straordinario: le location si riempivano ben prima dell’inizio, con code già alle 20 per gli spettacoli delle 21,15 e una piazza gremita che attendeva con entusiasmo l’apertura delle transenne. Migliaia di persone ci hanno raggiunto ogni giorno, confermando una partecipazione non solo numerosa ma profondamente coinvolta. Abbiamo visto intere famiglie restare con noi dal pomeriggio fino a notte inoltrata, persone arrivate persino dalla Puglia pur di esserci. E soprattutto tantissima voglia di condividere un’esperienza comune, anche in condizioni estreme come quelle vissute sabato con temperature rigide, lunghe attese e sotto la pioggia».

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«Questa partecipazione appassionata – continua Ercoli – fatta di presenze, riflessioni, ascolto ed energia, è stata per noi un regalo bellissimo e inaspettato. Per Pesaro abbiamo scelto un tema complesso ma all’altezza della città, delle sue ambizioni e del suo spirito culturale. La nuova location al Centro arti visive Pescheria ci ha permesso, grazie alle proiezioni, di espandere ancora di più il linguaggio visivo, che ha trovato una prosecuzione nella mostra su MeGa: un successo tale da non riuscire a soddisfare tutte le richieste, e che certamente ripresenteremo. Quello che ci portiamo a casa è una spinta potente: la conferma che Popsophia parla un linguaggio capace di toccare corde profonde, e che qui, a Pesaro, abbiamo trovato un pubblico straordinario. Un pubblico che si lascia emozionare, e che riesce, ogni volta, ad emozionarci».

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«Non posso che essere orgoglioso dell’incredibile affluenza che ha registrato il festival, non solo nella sua classica location in piazza del Popolo, ma anche negli spazi del Centro arti visive Pescheria e palazzo Gradari; le due grandi novità di questa stagione 2025 e sempre sold out – ha sottolineato il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani -. Un successo di cui non avevo alcun dubbio, da sempre la città di Pesaro e Popsophia sono legate dalla stessa passione; una filosofia-pop che può essere capita, amata e vissuta davvero da tutti. Non è un caso se, per tutta la quattro giorni di Festival, ci sono state persone in fila da ore prima, con migliaia di presenze registrate anche nei giorni dove il maltempo l’ha fatta da padrone e il pubblico, come sempre, ha risposto con entusiasmo e una partecipazione straordinaria. Complimenti a tutto lo staff: persone preparatissime che hanno gestito anche momenti non semplici dettati dal maltempo; ai giovanissimi ragazzi e ragazze che grazie a Popsophia hanno potuto intraprendere percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), avendo avuto l’onore di partecipare ad uno dei Festival più rappresentativi di tutta la Regione Marche, ormai diventato identitario grazie alla sua presenza anche ad Ancona e Civitanova con una produzione che racchiude tanti professionisti marchigiani e del territorio. I miei più sentiti ringraziamenti a Lucrezia Ercoli, una voce ormai amica per la nostra città e permettetemi anche un ringraziamento speciale a Hermas Ercoli, presidente dell’Associazione Popsophia, un uomo che rende possibile tutto», ha detto il sindaco Biancani che, anche davanti al pubblico dell’ultima giornata di Festival ha annunciato: «Siamo già all’opera per l’edizione 2026; l’obiettivo è quello di incontrarci tra qualche mese e definire, insieme, un percorso adeguato per il prossimo anno».

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