Marco Morresi, consigliere di Cura e Partecipazione
La scrematura dei siti idonei ad ospitare la nuova discarica provinciale agita il dibattito praticamente in tutti i Comuni inseriti nella lista dei 23 potenzialmente idonei. E Morrovalle, città che la discarica l’ha già ospitata in passato e che si ritrova con diversi siti in “black list”, non fa eccezione.
In una cosa maggioranza e opposizione sono concordi: il no a quello che per il paese sarebbe un salto indietro nel tempo. «Morrovalle risulta dunque coinvolta in almeno quattro delle 23 aree ritenute idonee – rimarca l’opposizione – nel frattempo, in sede provinciale, si è giunti addirittura a ipotizzare un sorteggio per individuare l’area prescelta. Una proposta che, per rispetto verso le comunità coinvolte, si commenta da sola. In una fase tanto delicata, l’amministrazione non può sottrarsi al proprio ruolo istituzionale. Quando in gioco ci sono salute pubblica, paesaggio, patrimonio archeologico e coesione sociale, informare i cittadini, tutelarne gli interessi e rappresentarne le istanze è un dovere imprescindibile. Il sindaco ha più volte rivendicato solidi rapporti con Regione e Provincia. È questo il momento in cui tali relazioni vanno impiegate a beneficio della comunità che si è chiamati a rappresentare. Chiediamo al sindaco di esprimersi con chiarezza e determinazione: Morrovalle ha già dato. E il solo fatto che il nostro comune compaia più volte in questa lista non può essere ritenuto accettabile. Sul totale rifiuto di un sito di discarica nel nostro territorio siamo pronti a lavorare in modo coeso, costruttivo e responsabile. La discarica, qui, non la vogliamo più».
Il sindaco Andrea Staffolani
Il gruppo consiliare di maggioranza, Viviamo Morrovalle, concorda nel no alla discarica, ma getta acqua sul fuoco dell’allarmismo dell’opposizione e auspica un superamento della vicenda con la realizzazione di un termovalorizzatore. «Purtroppo, non siamo sorpresi dal fatto che, ancora una volta, Cura e Partecipazione non perda l’occasione di fare allarmismo su una situazione delicata e che è ovviamente tra le priorità dell’agenda politica dell’amministrazione comunale come quella dell’individuazione del nuovo sito per la discarica provinciale – dice la maggioranza in una nota – su una cosa concordiamo con l’opposizione: la discarica a Morrovalle non la vogliamo. Ma la stessa cosa potrebbero dirla praticamente tutti i cittadini del Maceratese: chi sarebbe felice di avere una discarica sotto casa propria? Nessuno, ovviamente. Cura e Partecipazione si ferma a questo: a dire no. Che, ovviamente, è la cosa più facile da fare. Poi però, alla protesta dovrebbe far seguito la proposta e cosa propone Cura e Partecipazione? Il nulla. Altra cosa che non ci sorprende affatto. La differenza tra la nostra posizione e quella di Cura e Partecipazione è che noi non vogliamo proprio discariche. Noi, e anche l’attuale amministrazione regionale guarda in quella direzione, crediamo che nel 2025 i tempi siano maturi per superare questo modello di smaltimento e guardare con fiducia verso la realizzazione di un termovalorizzatore. Per loro invece è pura ideologia: no alla discarica a Morrovalle ma anche no al termovalorizzatore (come ribadito dai consiglieri di opposizione nell’ultimo consiglio comunale), che consentirebbe di superare la necessità di avere impianti di questo tipo. E allora come li smaltiamo i rifiuti? Continuiamo a spedirli fuori provincia, con costi che incrementano e che, attraverso la Tari, incidono sulle nostre tasche? Eppure, cosa significa avere una discarica sul proprio territorio Cura e Partecipazione dovrebbe saperlo bene, visto che diversi suoi esponenti erano in amministrazione comunale quando il sito era aperto».
Morrovalle ha già dato e qualcuno Cia mangiato. Termovalorizzatore, l'unica soluzione.
Bene, il termovalorizzatore è una alternativa da approfondire e tenerne conto nelle scelte che diventeranno realtà operanti sul territorio tra una diecina di anni se tutto l'iter va spedito, ma anche il termovalorizzatore ha bisogno di una discarica di appoggio. Ad oggi abbiamo urgente bisogno di una discarica ma sembra che la politica maceratese se ne frega altamente. L'altra cosa da prendere seriamente è la raccolta differenziata Comuni COSMARI e utenti devono agire uniti per differenziare il più possibile e perciò meno indifferenziata in discarica. Altrimenti basta pagare e sempre di più chi ci prende l'indifferenziata si trova
Massimo Pettinari Aldilà di tutte le soluzioni proposte ,pur avendo rispettato tutte le condizioni poste dalla politica anzi he portare ad un miglioramento del servizio le uniche certezze sono aumenti ,e non di poco , con un rischio concreto di non rispettare più, qualsiasi tipologia di raccolta. Ps serve una discarica o di appoggio o come sia ...ogni Comune la faccia sul proprio territorio. Forse troveranno.una soluzione .Non se puòPIÙUUU
Giordano Machella non se ne po' più, come dice lei, perché chi scende in politica non lo fa per un servizio alla collettività ma per i propri interessi. La scelta del sito della discarica doveva essere presa 10 anni orsono ma non ne hanno avuto il coraggio allora come non lo hanno oggi, impera il campanilismo il proprio orticello la propria poltrona. Tanto la raccolta e la pulizia dei nostri paesi li teniamo operativi noi con la tari
Anche se un termovalorizzatore fosse la soluzione ideale, perché dovremmo farlo a Morrovalle! Se ci sono le garanzie che almeno abbassino le bollette ai cittadini si potrebbe anche discutere, sennò no. Punto e basta
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