Spettatori in attesa ieri davanti allo Sferisterio
di Marco Ribechi
Niente prima per Macbeth, la tragedia si trasforma in un incubo per gli spettatori: notte da dimenticare allo Sferisterio. Nulla ha funzionato nell’arena maceratese per il debutto dell’opera verdiana con l’allestimento di Emma Dante, uno dei momenti più attesi dell’intera stagione 2025 collassato purtroppo tra fischi e proteste del pubblico. È stata sufficiente una pioggia annunciata da vari giorni per mandare in tilt la macchina organizzativa del Mof. Ammesso che un normale temporale possa ancora apparire come un evento straordinario dopo ben 61 stagioni di attività e, ovviamente, anche di precipitazioni estive. Ieri, invece, l’immagine portata a casa dal Mof è stata di un pubblico inferocito e congelato che dalla platea ha gridato “Vergogna”, “Rimborso”, estenuato non tanto dalla pioggia o dalle due ore di attesa (che sono da regolamento in caso di maltempo e ieri era anche stato ribadito sui social e sul sito) ma piuttosto dal modo in cui è stata affrontata l’intera situazione con prima l’annuncio che ci sarebbe stato lo spettacolo e poi la cancellazione.
Da rimarcare inoltre che non si trattava di un pubblico di facinorosi, agitatori politici, desiderosi di attuare un qualche tipo di protesta per boicottare il festival ma, piuttosto, di appassionati di musica, di frequentatori di rassegne, di turisti e stranieri che hanno pagato viaggio e alloggio, di ospiti delle varie aziende sponsor che proprio nel pomeriggio, prima della rappresentazione, avevano consumato un aperitivo all’interno dell’arena.
Ma basta dare uno sguardo all’orologio per capire da dove sia nato tanto astio: l’annuncio finale che lo spettacolo sarebbe stato annullato è arrivato solamente alle 23,30, dopo oltre due ore e mezza che il pubblico si trovava in arena, ammassato nei corridoi, senza una minima assistenza e tremendamente infreddolito.
Gli organizzatori volevano cercare di mettere in scena lo spettacolo per accontentare il pubblico, ma alla fine per questioni di sicurezza legate all’impianto di illuminazione si sono dovuti arrendere. Alla fine sul palco appare la soprintendente Lucia Chiatti che annuncia “spettacolo annullato”, perché non era possibile far funzionare le luci, che danno una particolare veste allo spettacolo, a causa della pioggia. E giù fischi.
La giornata, fin dal primo pomeriggio, non ha tradito le aspettative di pioggia con l’arrivo di temporali. Nulla di troppo preoccupante però, il pubblico dello Sferisterio non si era perso d’animo e già da un paio d’ore prima dello spettacolo aveva iniziato a popolare piazza Mazzini e le varie attività di ristorazione, non senza qualche scroscio a singhiozzo che, per un paio di volte, aveva costretto tutti ad abbandonare i tavolini all’aperto per trovare rifugio per qualche minuto nei bar. Stabilizzata la situazione è iniziata la coda davanti il cancello d’ingresso dello Sferisterio. Un cancello rimasto chiuso molto a lungo e aperto in ritardo con la scusante che si stava procedendo ad asciugare la struttura. Spiegazione accettabile ma, per chi già da più di mezz’ora era in attesa in un luogo senza panchine e per giunta in discesa, la serata era già iniziata col piede storto. Aperti i cancelli il pubblico si è accomodato in platea non senza prima comprare una delle salvifiche copertine della Croce Rossa, e alle 21,25 circa tutto era pronto per l’inizio della rappresentazione. Tutto fuorché il meteo.
Un ulteriore temporale, come già da una decina di minuti annunciavano alcune solitarie gocce che cadevano qua e là, ha causato un fuggi fuggi generale per trovare riparo all’interno dei corridoi dell’arena. Qui inizia a brulicare il seme del malcontento. Tutti i presenti, ad eccezione dei fortunati alloggiati nei palchetti, si sono ritrovati pressati in corridoi claustrofobici, senza alcuna seduta se non nei vani delle finestre, con i muri che sporcavano di bianco chiunque li sfiorasse e, soprattutto, senza alcuna indicazione da parte dei responsabili.
In molti a quel punto hanno deciso di andarsene, senza perdere tempo e senza subire ulteriori disagi. In poco tempo ha iniziato a diffondersi la notizia che la rappresentazione per motivi meteo poteva essere rinviata fino a due ore. Questo è quanto scritto nel regolamento. Quello che però non è scritto nel regolamento, ma che dovrebbe essere ben chiaro per chi gestisce festival di questo tipo, è che non si può lasciare un pubblico pagante ad attendere nei corridoi senza fornire la minima cordialità ed ospitalità.
Che la pioggia sia imprevedibile è un dato di fatto. Che questa debba far inferocire tutti i presenti invece è causa di azione umana. Nessun tentativo è stato fatto per rabbonire i paganti che, nel frattempo, ribollivano per la scarsa considerazione ricevuta. Poteva bastare una bevanda calda, una coperta in dono invece che costringere tutti ad acquistarla, qualche parola in più e una decisione più tempestiva per far sì che la pioggia restasse pioggia senza trasformarsi in una ghigliottina. Verso le 22,30 la situazione sembrava essersi calmata, non pioveva più e in molti si chiedevano come mai non si rientrasse in arena. La cosa è avvenuta subito dopo su iniziativa popolare ma molti dei presenti, nonostante l’estrema gentilezza e cura dimostrata dalle mascherine, sono stati costretti ad asciugare il proprio posto con rotoli di carta assorbente.
Passano altri 20 minuti nel nulla ma, in quel momento, il pubblico ancora non era adirato, in fondo due ore di attesa sono previste in caso di pioggia. Infatti dalla platea si è alzato un battito di mani come a dire “Iniziamo, iniziamo”. C’era ancora il desiderio di assistere al Macbeth.
Ma il tempo scorreva senza che avvenisse nulla sul palco. Qualcuno asciugava, altri mettevano via gli strumenti, un gruppo di persone confabulava dietro le cancellate dell’allestimento di Emma Dante, tutti si chiedevano: “Cosa succederà?”. Solo alle 23,05 una voce dal microfono ha annunciato: “Gentilissimo pubblico, grazie per la pazienza, stiamo ripristinando il palco per iniziare tra 15 minuti”. I 15 minuti diventano 25 quando un altro annuncio, molto sgradito, riecheggia davanti al muro dello Sferisterio: “A causa di un problema tecnico con l’impianto luminoso l’opera sarà eseguita con un piazzato di luci”. In altre parole nessun effetto luminoso ma una luce fissa puntata sul palco. Una proposta inaccettabile per un allestimento che ha nell’uso delle luci uno dei suoi aspetti più coinvolgenti, creando un’atmosfera oscura, glaciale, misteriosa.
Il pubblico si ripara nei corridoi
Il pubblico a quel punto non ci sta più. Il lato sinistro dell’arena è quello più focoso (anche perché ormai quello destro è vuoto) in coro, tra i fischi, incita al rimborso gridando epiteti solo in parte ripetibili. Il disastro è servito. Non resta che fare il definitivo annuncio. «Signori e signore – esordisce Lucia Chiatti alle 23,30 sommersa dai fischi della platea – dal momento che abbiamo provato in tutti i modi a riprendere lo spettacolo e, come dite anche voi, se ci sono condizioni difficili… le luci purtroppo non possono essere utilizzate se non in questo modo fisso, il rimborso sarà effettuato e lo spettacolo è annullato».
All’uscita dallo Sferisterio si sono sentite le lamentele del pubblico: “Non tornerò più”, “Mai vista una cosa del genere”, “Un trattamento inaccettabile”. Alcuni spagnoli commentano anche spiegando: “In Spagna una cosa del genere non potrebbe mai succedere, annullare dopo 2 ore e mezza?”.
***
COME OTTENERE IL RIMBORSO.
«Associazione Sferisterio ringrazia sentitamente il pubblico per la civile pazienza e per la passione dimostrata verso l’opera, scusandosi dei disagi procurati dal maltempo e dagli ulteriori rallentamenti dovuti alle verifiche tecniche sui danni collaterali in uno spazio così ampio in un tempo così ristretto. Come previsto dal regolamento, il biglietto di questa serata dà diritto a un rimborso, tale rimborso potrà essere convertito in un biglietto valido per una delle prossime recite di Macbeth, previste per il 1°, 7 e 10 agosto o in rimborso monetario. Qualora si optasse per il rimborso del prezzo del biglietto, questo avverrà tramite bonifico entro il 30 settembre, non sarà possibile effettuare rimborsi cash presso la biglietteria. Il personale di biglietteria sarà a disposizione per ogni chiarimento alla mail boxoffice@sferisterio.it».
Regolamento
Per ottenere il rimborso, i biglietti dovranno essere riconsegnati alla Biglietteria dello Sferisterio a partire dal 29 luglio 2025 ed entro il 6 agosto. Entro la stessa data potranno essere spediti con raccomandata al seguente indirizzo postale: Associazione Arena Sferisterio Via Santa Maria della Porta, 65 62100 Macerata. Insieme ai biglietti dovrà essere inviato il “Modulo di richiesta di rimborso” allegato a questa comunicazione, nonché la fotocopia di un documento valido di identità. Qualora si volesse richiedere il rimborso per i biglietti acquistati online, verrà attivata nei prossimi giorni la procedura tramite portale Vivaticket. Il rimborso del biglietto non avverrà contestualmente alla richiesta dello stesso, ma tramite bonifico bancario entro il 30 settembre c.a. Per ogni ulteriore dettaglio https://www.sferisterio.it/wp-content/uploads/2023/08/regolamento-Sferisterio-2023.pdf
Sferisterio sotto la pioggia: Macbeth annullato, rabbia del pubblico
Fatto bene ,vi sta bene
Nessun nastro tricolore oggi?? Quelli che stanno sempre in prima fila, dove sono andati a nascondersi?? Siete la vergogna della città, massa di inutili e pericolosi incompetenti!!!
Con il biglietto dello spettacolo avevano comprato anche il bel tempo?!?!?
Si vedeva che il tempo non prometteva niente di buono!!!
Serata imbarazzante
Tutta colpa di quelli di prima...... tanto solo questo sanno dire
È scoperto quindi nulla di strano che la pioggia possa arrivare anche lì
Oggi niente dichiarazioni alla prossima che va bene facciamo un articolo di incoronazioni complimenti strappiamoci i capelli
Ma come? Non è possibile lo Sferisterio vanto e gloria di PARCAROLI è connessa assessora contestato? Ma lo sanno che rischiano la lesa maestà? Qualcuno avverta lonorevole Latini che i 400 mila euro di contributo straordinario espropriar ai contribuenti per evitare il fallimento del Mof sono finiti allagati!
Si sa che porta male
E lla pertecara Melotti co la stanga de ferro..... ma avrebbero dovuto annullare il tutto già dal mattino perché tutte le previsioni indicavano pioggia . Ma che ce vuole ? Lo dico sempre .... la pertecara
Anche L'Elisir d'amore dopo ben tre interruzioni causa pioggia proseguì fino alle 1:30
Ernesto Scarponi Si ma lì l'impianto luci ha potuto funzionare. Stavolta si è deciso di non accenderlo o per lo meno di non accendere i proiettori sul muro e in ribalta, ma solo quelli frontali, senza poter dare gli effetti delle memorie programmate.
C'è poco da arrabbiarsi....se piove
Perché, all'Arena di Verona non succede...?!?
È una vergogna che l'impianto elettrico con un po' di pioggia vada in tilt siete degli incompetenti vergognatevi.
La colpa è degli addetti alle luci ma che cacchio in un teatro all'aperto con un po' di pioggia dovrebbe essere tutto isolato e invece no. Vergognatevi.
Andrea Cesanelli Ciao Andrea,scusami ma sai quanti migliaia di volt passano nei cavi elettrici ,illuminazione ..migliaia e sai quanto calore erogano..,con le pozzanghere e' meglio non rischiare!POI CHE HANNO TENUTO IN Ostaggio fino alle 23 il publico e alle 23.30 chiudere e' una cosa oscena,dalle 21.. alle 23.30..sotto la piaggia è il freddo,per non rimborsare il biglietto??,SCUSA MA X ME QUESTA E" LA VERGOGNA!!E NON SCARICARE SU ALTRI!
Vorrei ricordare a tutti gli appassionati di musica e di opera che fino a qualche anno fa si andava allo Sferisterio con cappotto e coperta. In tempi recenti abbiamo avuto la fortuna di stagioni più miti, ma sembra che oggi ci sia sempre qualcuno pronto a cercare un pretesto per criticare. Ricordo ancora benissimo una serata di una decina danni fa, quando a causa della pioggia l'opera iniziò dopo le 23:00. Molti spettatori se ne andarono, mentre io e mio marito restammo lì, al freddo, ad attendere con pazienza. Le regole non sono cambiate: sono sempre le stesse. Chi va allo Sferisterio perché ama la musica trova la pazienza necessaria per attendere e sperare che lo spettacolo ci sarà. Se non inizia il biglietto viene rimborsato.
Romina Leombruni è così !
Romina Leombruni bastava vedere il meteo metteva pioggia! Polemiche inutili !
Rosaria Moroni e dopo averlo visto che facevi? Chiamavi cristo e gli chiedevi di non fare piovere?? Anche te potevi guardare il meteo e evitare di uscire di casa se intanto ti fidi ciecamente delle previsioni, che sembrano infallibili da come parli...
Elisa Betta non è la pioggia il problema, ma il non averla saputa gestire. Non sarà stata la prima volta che pioveva, giusto? Eppure noi spettatori siamo stati ammassati nei corridoi, poi ci siamo puliti da soli le sedie bagnate con pezzi di carta da cucina, poi siamo stati mandati a casa. Vergognoso
Laura Natalini preferivi venire ammassata per strada? Mi sembra un po' una polemica stupida ed inutile quella del lamentarsi che in un arena in caso di pioggia ci siano disagi...secondo te cosa dovevano fare? Prendere 1500 ombrelline in bikini e metterle a coprirvi? Se l unico spazio al coperto erano i corridoi, ringraziati che Ve li hanno lasciati usare... Per le sedie? Mamma mia e ci sprechi pure i caratteri della tastiera per sottolineare questa inezia sterile?!? Oltre che se pure avessero messo degli addetti a farlo, ma avete idea del tempo necessario per asciugare tutte quelle sedute!? Volevate che Ve le riprendevano disponibili dopo altre 2h???? Ma avete idea di cosa c'è dietro all organizzazione di un evento simile?! Voi che a malapena riuscite ad organizzare la cena di natale... Accendiamo il cervello per favore prima di andare a criticare il lavoro di poveri cristi che non c'entrano nulla.
Ma almeno i soldi ve li hanno ridati. I soldi voi li recuperate e vi lamentate pure?
Il problema non è la pioggia che in un teatro allaperto può capitare. Inaccettabile è stato attendere fino alle 23,30 andava annullato almeno due ore prima.
Francesca Cipolloni beh il regolamento.., facciamo così il regolamento prevede che ci siamo stancati di finanziare con i soldi tutti i privilegi di alcuni!
Carlo Cambi i privilegi di chi? Di oltre 200 maestranze che lavorano con una paga inferiore per esempio ai tecnici di Pesaro? Si lavoratori che lavorano per tre mesi e che per loro sono giornate vitali per portare a casa uno stipendio? Sono questi i privilegi?
Roberto Valentini ma in un suo precedente post erano 400. Già duecento licenziamenti per un acquazzone? Beh allora erano meglio quelli di prima! Scherzi a parte ma lei si rende conto di cosa afferma? Siccome ci sono 200 maestranze che lavorano tre mesi con salario inferiore a pesaro - se vuole un consiglio di questi tempi sarebbe il caso di evitare paragoni con Pesaro - allora i contribuenti devono versare il loro obolo per consentire se va bene a 10 mila persone di cui una parte non pagante neppure il biglietto di assistere a spettacoli datati? Si farebbe prima a dare direttamente il salario a queste maestranze. Voglio essere generoso: 3 netti al mese che fanno 6 per 200 per 3 mesi fanno 1.800.000 euro. Ci sto. Preferisco così che tenere in piedi un carrozzone come questo
Carlo Cambi Allora chiudiamo tutto. Arena di Verona sempre in passivo, La Scala idem. Tutti Tremonti siete diventati
Roberto Valentini si finché la gestione è politica vanno chiusi! Mi spiega perché negli altri paesi i teatri dopera fanno utili e in Italia paga il contribuente?
Roberto Valentini sul piano economico le ho risposto ma con tutto il rispetto paragonare lo Sferisterio un operetta due opere con allestimenti datati in tutto 12 rappresentazioni alla Scala e a Verona non le pare uniperbole eccessiva? Vede qui si dovrebbe discutere se la qualità della programmazione e dellesecuzione è almeno pari al sacrificio economico che viene chiesto al contribuente. E mi lasci dire che nel caso dello Sferisterio non è purtroppo così. Provane sia che la critica almeno nazionale il Mof non se lo fila di striscio!
Rappresentazione cancellata, previsto il rimborso non rompete i cosiddetti!!!
Michele Mucci Grande Michele !!!
Michele Mucci ma il rimborso non copre ne il maltrattamento degli spettatori ne lincapacità degli organizzatori
Carlo Cambi Su questo sono assolutamente d'accordo. Ma ieri sera decine e decine di commenti che si lamentavano della parte economica quando, mi sembra di aver capito, che il rimborso fosse stato confermato direttamente in arena
Michele Muccima infatti non ho capito
Dilettanti allo sbaraglio
Avete perso così l'incasso di una serata per colpa degli elettricisti che dovrebbero risarcire l'intero incasso perso.
Andrea Cesanelli È una vergogna? Lei non sa si cosa sta parlando.
Robè, cha lagriturismo
Lorenzo Caproli e te pare poco?
Una curiosità, non è possibile una riprogrammazione per mercoledì, giorno con buone previsioni? Così incassi e soddisfazione degli spettatori sarebbero salvi.
Massimiliano Cingolani Non è che i cantanti e l'orchestra lavorano solo a Macerata. Molti hanno già impegni presi altrove.
Carlo Cambi No, è che lei non conosce certe dinamiche, le stesse che sono state adottate nel 2017 per l'Aida di Micheli iniziata alle 23 passate e terminata alle 2, con l'ultima mezz'ora senza l'orchestra che si è alzata avendo terminato il turno di lavoro. Opera conclusa con il solo pianoforte. Però all'epoca andava bene, c'era un altro sindaco e un'altra amministrazione.
Roberto Valentini quello che so è che lo Sferisterio è un carrozzone economicamente e culturalmente insostenibile
Roberto Valentini dunque siccome oggi si fanno gli stessi errori di ieri si dovrebbe tacere. Ma se quelli di prima sono stati sfiduciati è perché facevano errori. Certo fare peggio era unimpresa. Che però stando ai risultati è perfettamente riuscita!
Carlo Cambi quindi che si fa si ferma l'opera lirica?.Si manda a spasso oltre 400 maestranze?
Roberto Valentini no si cerca una gestione economicamente sostenibile. E forse unimpresa privata sarebbe meglio del pubblico. Che ne pensa? Oppure il contribuente deve continuare a fare beneficenza.
Carlo Cambi Si come a Teramo. L'opera privata portata avanti dalla Tercas; conclusione fallimento!
Credo che molta gente prima di commentare dovrebbe contare fino a dieci, specie se non presente all' evento. Il grave non è stata tanto la pioggia, ma come si è gestito il tutto. Noi spettatori ci siamo trovati due ore ammassati nei corridoi, ci siamo poi asciugati da soli i seggiolini. Alle 23 circa ci viene comunicato che lo spettacolo avrebbe avuto luogo (come speravamo), salvo poi aggiungere che il sistema di luci era saltato e si sarebbe lavorato con luci fisse (e le luci sono parte integrante di quell' allestimento): lì è partita la giustissima protesta e dopo poco lo spettacolo è stato annullato. Gli spettatori stranieri peraltro erano in grande difficoltà, giacchè quasi tutti gli annunci sono stati dati solo in italiano. Figura barbina per un festival che ha rilevanza internazionale.
Laura Natalini concordo con tutto ciò che ha scritto ..le cose sono andate esattamente così ed é la gestione così poco attenta e soprattutto non preparata all ..imprevisto ..(?.. ) maltempo che è stata vergognosa!
Ma xc quando c'era la sx a macerata non capitavano questi imprevisti? Che c'entra la politica...forse l'organizzazione sferisterio avrebbe dovuto annullare la serata (visto che oggi le previsioni le guardiamo tutti...) e restituire i soldi .
Maurizio Trionfetti Ricordo ancora benissimo una serata di una decina danni fa, quando a causa della pioggia l'opera iniziò dopo le 23:00. Molti spettatori se ne andarono, mentre io e mio marito restammo lì, al freddo, ad attendere con pazienza. Le regole non sono cambiate: sono sempre le stesse. Chi va allo Sferisterio perché ama la musica trova la pazienza necessaria per attendere e sperare che lo spettacolo ci sarà. Se non inizia il biglietto viene rimborsato.
Esistono le previsioni meteo per fortuna, bisognerebbe solo adeguarsi a ciò che pre-vedono. Non mi sono affatto goduta lo spettacolo, non sono stata per niente a mio agio. Invece di passare una bella serata, evento da cancellare! Se è prevista pioggia e lo si sapeva da una settimana che sabato avrebbe piovuto, gli eventi all'aperto andavano annullati. Anche perché è tutto elettrico, cavi ovunque.. Copri scopri perdita di tempo e seccature..
Celeste Sagripanti le feste si fanno con i stupidi,non lo sai , poi ,tu le previsioni non le sai leggere, devono essere gli altri a leggertele, quindi, poco troppo poco.
Alberto Ripari non credo di riuscire a capire cosa vuole dire con il suo commento, mi dispiace
L'Opera maledetta... la superstizione legata all'opera "Macbeth" di William Shakespeare, sia nella versione teatrale che nell'opera lirica, deriva dalla credenza che il nome del dramma porti sfortuna, e in alcuni ambienti teatrali, si eviti di pronunciarlo, riferendosi ad esso come "il dramma scozzese".... me sa che è vero!!!
Ma una tettoia non si potrebbe realizzare?
Una volta iniziato lo spettacolo, seppure in ritardo rispetto allorario previsto, non sarà previsto alcun rimborso dei biglietti anche nel caso in cui non fosse possibile portarlo a termine per cause meteo. I biglietti saranno rimborsati solo in caso di annullamento dello spettacolo." Le previsioni del tempo seguendo i radar, difatti diceva che la perturbazione sarebbe terminata proprio alle 23, e gli organizzatori hanno fatto bene ad attendere. Il problema maggiore era la sicurezza per i performer che in questa opera svolgono infinite coreografie e avrebbero rischiato potenziali incidenti e infortuni. Non da meno il problema dell'impianto luci, con macchine sofisticate che erano bagnate pur con le dovute coperture. Il rischio dell'accensione avrebbe compromesso non solo l'opera di ieri sera, ma anche quella di stasera, e poi andate a cercare proiettori di ricambio di domenica e con quali costi poi. Per cui credo che il reparto luci abbia indicato che si poteva utilizzare l'impianto con i proiettori in balconata (protetti dalla pioggia) ma solo facendo un piazzato bianco. Ovvio che le scene luci programmate non si potevano avere, per la mancanza del controluce sul muro e di altri proiettori a terra. Questo Macbeth senza il gioco di luci avrebbe perso moltissimo. Questo però è già successo in passato. Ricordo un Rigoletto di qualche anno fa e una Aida targata Micheli che iniziò tardi e terminò addirittura solo con il pianoforte perché l'orchestra all'una e trenta terminò il loro tempo a disposizione e se ne andò anche perché sarebbero andati in straordinario. Ricordo anche un Elisir D'Amore che termino tardissimo ma si doveva arrivare alla fine per via della ripresa della Rai.
Sono spettacoli all'aperto, può capitare anche questo
oltre a rimborsare i biglietti, hanno rischiato il risarcimento danni
Un altro grande successo dell'amministrazione Parcheggiaroli
Lo diceva Anna Menghi che andava fatta una copertura mobile per usarlo tutto l'anno.... e in caso di maltempo!!
La sicurezza al primo posto.le chiacchiere politiche a Novembre!
È un teatro all'aperto .... Se piove annullano, cosa c'è di strano???
Quante opinioni, quanto livore, quanta verità e quante cattiverie. Ognuno è libero di dire la sua. Certo è che gli "incidenti" di percorso possono capitare, ma alla fine della fiera, senza cercare colpe o colpevoli, senza puntare il dito ex post, senza maledire Giove Pluvio, la figuraccia la fa Macerata. Punto.
Renzo Serrani sono stati rimborsati. Questo zittisce tutto il pubblico presente.
Basta polemiche inutili. Si doveva tentare tutto il possibile, cosa che è stata fatta. Le condizioni del palco non permettevano l'esecuzione al meglio ne in sicurezza. Tutti hanno ottenuto il rimborso. Quindi basta polemiche.
Maurizio Piergiacomi una persona di buon senso....la gente sfoga le frustrazioni personali su ogni cosa che accade. Senza peraltro essere informata.
Che bello, almeno in via Borgo San Giuliano "" le Fosse "" ieri si respirava e potevamo tenere le finestre aperte... Le macchine erano molte in transito, ma mai come se fosse sereno!!!! Meraviglioso!!!!!!
Gli spettacoli all'aperto sono un rischio in tutto il mondo, i melomani lo sanno e conoscono anche che se va il primo atto I soldi sono persi. Poi vabbe' ci sono i neofiti, che a parte poter dire : io c' ero! non capiscono alcune dinamiche tecniche del tipo rimborso biglietti o la borsa del cantanti ( che si concede al secondo atto, se non erro). Certamente si poteva rinviare tutto , ma quando? Io direi che la critica ci sta, ma con soluzioni se possibile, altrimenti è gossip
Macerata e le sue intellettuali cariche istituzionali
Ogni volta che piove stessa storia e stesso trattamento pessimo al pubblico pagante, come se non contasse niente. Eppure se il pubblico non ci fosse addio festival
Questo Carancini sta proprio esagerando!!!
È sempre successo, può accadere
Ma scusate eh se andate allArena di Verona ???? Sono teatri allaperto se piove ? Può capitare !!!! Non centra la politica e non copritelo altrimenti cambia tutta lacustica !!
Ma Macbeth si sá che...
Dilettanti allo sbaraglio
Poteva andare peggio, ovvero iniziare l'opera, arrivare alla fine del primo atto e... addio rimborso
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Vi ricordo a tutti che fu Anna Menghi a prospettare una copertura dello Sferisterio che ne consentisse l’uso anche nella stagione fredda e…. a questo punto… anche in caso di poggia!!!
Un allestimento particolarmente dantesco anche se non di Emma.
Io e mia moglie ricordiamo ancora allo Sferisterio un bello spettacolo “rovinato” (per fortuna poco prima della fine) da un violento scroscio d’acqua, con un fuggi-fuggi generale.
Ma è proprio irrealizzabile una copertura mobile contro gli agenti atmosferici? Ce l’avevano anche gli antichi romani con il Colosseo fornito del velarium, contro il sole e la pioggia.
Anche se dovesse costare molto, si potrebbero usare i fondi del p.n.r.r. (dico a caso) o di altre forme di prestito. Per evitare le proteste dei paganti e per avere sicuramente più introiti. ☔
Qualche commento mi fa ribollire di rabbia si percepisce chiaramente il livore, la cattiveria di qualche individuo non maceratese che ci gode proprio che sia successa una cosa del genere che mostra un astio esagerato verso questa Amministrazione, pazienza vorrà dire che ce ne faremo una ragione e’ solo poracciume……e comunque si la pioggia ieri sera era abbastanza dispettosa e il regolamento un po’ troppo rigido ( clausole assicurative ) ha fatto il resto.
E’ indecente il modo, la supponenza e la superficialità con cui si è affrontato l’evento da parte del “vertice” dello Sferisterio (Sindaco, Sovrintendente e Direttore Artistico).
Farebbero bene a ricordare che lo Sferisterio non sono “loro” ma il “Pubblico”, sempre!
Sia quando programmano (non le solite repliche e riprese, per favore!) sia quando devono fare fronte a situazioni di emergenza estemporanee, proprio come la notte del 26 luglio.
Inqualificabili!!!
Qualcuno suggerisce una copertura (anche mobile) per lo Sferisterio utilizzando i fondi del PNRR: veramente ottima idea…. Ma poi il “marciapiede” sulla corta di Villapotenza, opera assolutamente indispensabile ed attesa da tutti, maceratesi e non, come facevano a farlo?!?!
Bartolo’..quindi tutti quegli spettatori arrabbiati che hanno detto che non torneranno più..Tutto poracciume !?!?..
Tutti quelli che invece hanno contribuito a questa ennesima figura di M…a…tutto Riccacciume…Complimenti…..
.
Sovrintendente e Direttore Artistico devono essersi tanto vergognati della figuraccia che non si sono neanche “affacciati” agli “Aperitivi Culturali”, dove pure sono stati sempre presenti, e dove oggi era prevista la presenza di un “Grande Oratore”, Alberto Batisti, osannato da tutti gli intervenuti alla conferenza odierna!
Certo non la stessa “ovazione” indirizzata ieri ai Vertici dello Sferisterio !
Ma mi pare che ci sia la regola per il rimborso che se si suonano le prime note e poi si deve interrompere per la pioggia, non c’è più rimborso. almeno un tempo era così. mi è capitato qualche volta
Macerata sa essere desolante con suprema maestria, di conseguenza non v’è individuo non maceratese capace di non invidiarla.
Ricordo ancora una volta a coloro che affermano, che l’idea di coprire lo Sferisterio è dell’ex Sindaco Menghi, SBAGLIANO perché è MIA.
Ricordo anche, che i politici in genere non hanno idee, gli Architetti si.
Nel lontano 1986/1987 il sottoscritto Segretario del PSI, inserii nel programma del partito tale proposta insieme al recupero del quartiere della Cocolla che avrebbe potuto diventare una struttura alberghiera a servizio dello Sferisterio. Trent’anni e passa dopo tali strutture hanno preso il nome di “ALBERGHI DIFFUSI” e sono stati il motore di rilancio per territori e paesi abbandonati da anni.La mia proposta di copertura retrattile fu fortemente avversata dai conservatori locali (DC+PRI+DS dopo).
I repubblicani allo scopo di avversarla e affossarla definitivamente, scomodarono addirittura l’allora PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Giovanni Spadolini, che intervenuto ad una opera lirica, dichiarò sulle pagine dei quotidiani locali la sua personale e convinta opposizione a tale soluzione. Questa proposta però rimase nel SENTITO POPOLARE e fu raccolta più di 10 anni dopo dalla Sindaca Menghi.
Architetto Guido Strinati