«Università Link? Silenzio della giunta.
A Macerata è impossibile
svolgere la formazione clinica»

IL CASO - In città è comparso a Villa Cola il totem dell'ateneo privato che intende aprire un corso in Odontoiatria. Il consigliere Giordano Ripa è contrario: «In provincia non esistono Unità operative odontoiatriche intraospedaliere, in ambito territoriale ci sono alcuni ambulatori dispersi nei distretti sanitari dove appare evidente che non si potrebbe fare attività didattica pratica»

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universita-link-3-650x488«Università Link a Macerata, come al solito l’amministrazione comunale sceglie il silenzio, un ateneo provo di ogni possibilità formativa clinico-pratica». Così il consigliere comunale del gruppo misto e coordinatore della lista civica Futuro per Macerata, Giordano Ripa. Da qualche giorno in città, a Villa Cola, è spuntato il totem dell’Università Link che ha Macerata intende aprire Odontoiatria.

«Come suo solito l’amministrazione comunale sceglie la strada del silenzio che sa di assenso visto che, nonostante le tante proteste succedutesi nel tempo – Ripa -, non ha fatto alcun passaggio consiliare in merito ad una questione che ha visto ampie convergenze sul no all’università privata da parte di varie Istituzioni ed enti locali che vanno oltre le casacche politiche. Per quanto mi riguarda credo convintamente, al di là di qualsiasi posizione ideologica, che sia un grave errore agevolare la presenza di un corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria a Macerata che prevede una formazione propedeutica di natura medico-biologica integrata con lo studio delle discipline cliniche che a Macerata non può essere svolta per impossibilità a svolgere il tirocinio pratico-clinico che deve essere espletato in unità cliniche specialistiche universitarie sotto il controllo del personale docente e la frequenza delle attività didattiche clinico-pratiche che è obbligatoria».

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Giordano Ripa, consigliere comunale del Gruppo misto

Ripa aggiunge che all’ospedale di Macerata e negli altri ospedali della provincia «non esistono Unità operative odontoiatriche intraospedaliere; in ambito territoriale esistono solamente alcuni ambulatori dispersi nei distretti sanitari della provincia dove appare evidente che non si potrebbe fare attività didattica pratica. Quindi l’insediamento di una Università Odontoiatrica a Macerata privata – continua Ripa – sarebbe privo di ogni possibilità formativa clinico-pratica che in una disciplina chirurgica come l’Odontoiatria è essenziale. In pratica sarebbe un corso universitario on line con tutte le lacune formative di questo tipo di didattica. Il secondo aspetto da analizzare riguarda la programmazione del numero dei medici e degli odontoiatri nel territorio nazionale, quindi anche nelle Marche».

Da prossimo anno accademico 2025/26 l’accesso ai corsi di laurea, compresa Odontoiatria, avverrà in modalità completamente differente dal numero chiuso che è stato superato, spiega Ripa: «Tutti gli studenti potranno iscriversi e la selezione avverrà dopo il primo semestre attraverso una graduatoria basata sul merito e sulle attitudini dei singoli studenti, ovvero sui crediti formativi ottenuti e sul superamento di esami specifici in un vero e proprio filtro per selezionare i candidati più idonei, basandosi sulla meritocrazia. Il numero degli studenti selezionati sia per Medicina che per Odontoiatria verrà definito secondo criteri programmatici tenendo conto dei professionisti necessari in ambito nazionale, comprese le Marche, per sopperire alle attuali carenze e reintegrare un numero congruo di specialisti. A questo punto decade in maniera inesorabile la motivazione addotta di integrare il numero degli studenti nelle università pubbliche con studenti provenienti dalle università private poichè un corso di laurea privato che inizia adesso si andrebbe a sovrapporre alla nuova organizzazione statale con il rischio, tra 5-6 anni, di avere una pletora di specialisti con differente e discrepante percorso formativo con tutte le conseguenze che ne possono derivare».

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