La Life Support è approdata nel primo pomeriggio di oggi, poco prima delle 14, al porto di Ancona con 71 naufraghi a bordo soccorsi in zona Sar libica, tra domenica e lunedì, in due diversi interventi.
Tra loro, anche una donna al nono mese di gravidanza e 15 minori non accompagnati. Nella prima operazione, svolta nelle acque internazionali del Mediterrneo sono stati portati in salvo 50 naufraghi provenienti da Sudan (46), Egitto, Eritrea.
I 21 naufraghi soccorsi nella seconda operazione provengono da Egitto, Bangladesh, Eritrea, Somalia e Myanmar. Il porto assegnato di Ancona distava oltre 800 miglia dalla zona operativa della nave umanitaria di Emergency.
Le operazioni di sbarco nel porto di Ancona si sono concluse positivamente. L’imbarcazione, dopo 5 giorni di navigazione, è ferma alla banchina 19 per le consuete procedure di legge. I controlli sanitari sono stati svolti a bordo.
La macchina dell’accoglienza, coordinata dalla prefettura di Ancona, prevede che i migranti successivamente siano trasferiti – con i pullman messi a disposizione dalla prefettura stessa – alla palestra dell’istituto Enrico Fermi di Ancona, allestita dal Comune come spazio idoneo per lo svolgimento delle attività di identificazione dei richiedenti di protezione internazionale, da concludersi in giornata. Tutti i migranti salvati da Life Support dovrebbero restare nella nostra regione. Sono 34 le missioni che la nave umanitaria ha compiuto in due anni soccorrendo oltre 8mila naufraghi.
(Redazione CA)
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Signori a Lampedusa sono ripresi gli sbarchi dalla Libia e poi succede questo. Quando i nostri alleati se così li vogliamo chiamare hanno ucciso Gheddafi bisognava far presente a lor Signori di prendersi gli immigrati clandestini che sarebbero arrivati da lì.