«Cittadella universitaria dello sport,
almeno un anno per completarla»

MACERATA - Slitta al 2026 la consegna delle strutture del cantiere del Cus all’ex Cras. Il presidente Antonio De Introna: «Continueremo ad operare negli spazi che ci hanno messo a disposizione dopo aver lasciato la storica sede di via Valerio. Appena ci dicono che sono pronti gli impianti sportivi ci trasferiamo lì armi e bagagli»

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Cus Macerata, tendone pressostatico

di Mauro Giustozzi

Cantiere universitario del Cus Macerata all’ex Cras, slitta al 2026 la consegna delle strutture e quindi anche il trasferimento dell’attività sportiva, avvenuto lo scorso anno da via Valerio alla zona di via Cassiano da Fabriano per arrivare alla fine in viale Indipendenza. «Stiamo costruendo il nuovo polo sportivo del Cus che sarà un autentico gioiello e sarà disponibile da settembre 2026». E’ il rettore John Mc Court a certificare che i lavori all’ex Cras termineranno l’anno prossimo per cui al Cus Macerata si prospetta un’altra annata sportiva “in trasferta” visto che gli impianti in costruzione per la creazione di un polo sportivo di nuova generazione nell’area ex Cras, destinata a diventare la sede del Centro universitario sportivo, sono ancora lontani dall’essere completati. E’ vero che lo stato di avanzamento, mostrato qualche mese fa dagli stessi vertici dell’ateneo, è incoraggiante ma tali strutture non potranno essere concluse in pochi mesi e soprattutto sarebbe poi complicato a stagione in corso effettuare un ulteriore trasloco, dopo quello avvenuto la scorsa estate da via Valerio, storica sede cussina all’attuale e provvisoria collocazione di via Cassiano da Fabriano.

Dove il presidente del Cus, Antonio De Introna, sperava di restare il minor tempo possibile, un anno o poco più, e dove invece ora ha la certezza di rimanere sino a metà del 2026. In viale Indipendenza stanno sorgendo due grandi palestre polivalenti: la prima sarà omologata per competizioni di alto livello di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro, con una tribuna da 300 posti, due sale per attività sportive e spazi per uffici e reception; la seconda includerà tribune per accompagnatori e servizi dedicati. A queste strutture si aggiungono un campo all’aperto con copertura stagionale, utilizzabile per calcio a 5 e tennis, ampie aree verdi e parcheggi. Oramai saltato il 2025 come anno di conclusione delle opere, magari anche al netto di collaudi, pratiche burocratiche ed altre incombenze e ipotizzando una fine lavori nella prima parte del prossimo anno, sarebbe più pratico lo spostamento definitivo degli uffici e delle attività a Santa Croce approfittando della pausa della prossima estate. Tutte ipotesi, certo, ma che sono molto vicine alla realtà.

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Antonio De Introna, presidente del Cus

«L’auspicio era di poterci trasferire nella nuova sede all’ex Cras il prima possibile magari in vista della prossima stagione sportiva – afferma il presidente del Cus, Antonio De Introna – ma siamo appesi ai lavori di edificazione delle nuove strutture. Appena ci dicono che sono pronti gli impianti sportivi noi ci trasferiamo armi e bagagli lì. Per ora continueremo ad operare nelle strutture che ci hanno messo a disposizione dal 2024 quando abbiamo lasciato la storica sede di via Valerio. Io non sono un tecnico o un costruttore, però visto lo stato attuale delle opere in corso, che sono tante in quel cantiere, credo che ci vorrà almeno un altro anno prima di veder compiuta la cittadella sportiva universitaria. Fermo restando che se i tempi saranno più brevi sarò il primo ad essere felice di trasferirci all’ex Cras».

Dunque dal prossimo mese di settembre riprenderà l’attività sportiva che comprende calcio a cinque, pallacanestro, pallavolo, atletica, judo e tennis. Le attività, eccezion fatta per il calcetto che trova spazio negli impianti dei Salesiani e la pallacanestro che sfrutta il PalaVirtus, si svolgono tutte tra la palestra della scuola IV Novembre e il campetto da basket che ha subito un restyling del fondo e dove è stato montato un pallone pressostatici per la copertura, un intervento che permette di effettuare attività sportiva durante l’inverno. «Devo dire che l’attuale collocazione del Cus – conclude De Introna – non ha comportato eccessivi disagi, l’attività è continuata con numeri in linea per quanto riguarda le iscrizioni rispetto a quelli che aveva anche negli anni scorsi. Per cui visto che questa situazione momentanea perdurerà anche nell’annata 2025/26, siamo pronti ad affrontarla senza eccessive difficoltà, forti anche dell’esperienza maturata lo scorso anno».



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