«Sintetico ormai inservibile e pericoloso, sarà così almeno per un altro anno»
SAN SEVERINO - L'attacco nei confronti dell'amministrazione del sindaco Rosa Piermattei da parte dei consiglieri di minoranza Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Gabriele Pacini
Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Gabriele Pacini
«Ancora per un anno il campo sportivo Tullio Leonori verserà nelle condizioni che tutti ormai conosciamo; il tappeto di erba sintetica è ormai inservibile e pericoloso per la salute degli atleti, soprattutto dei tanti piccoli atleti che non entusiasmo praticamente il calcio, sport tradizionalmente molto popolare nella nostra città». È l’accusa dei consiglieri di minoranza Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Gabriele Pacini, rivolta al sindaco di San Severino, Rosa Piermattei. Al centro della polemica, il ritardo nei lavori di manutenzione straordinaria e la mancata sostituzione del manto in erba sintetica.
«Nell’ultimo consiglio comunale – commentano i consiglieri del gruppo Insieme per San Severino – incalzata dalla nostra interrogazione, l’amministrazione è uscita allo scoperto, comunicando un cronoprogramma dei lavori di manutenzione straordinaria del campo che, di fatto, metterà in crisi le società sportive settempedane e il grande movimento calcistico cittadino. I lavori, è stato detto, non potranno iniziare prima dell’inizio del 2026 e, quindi, per non sospendere l’attività nel cuore della stagione, saranno prorogati a primavera. Risultato? Anche quest’anno vedremo il nuovo campo il prossimo anno».
Secondo i consiglieri «sono ben tre anni che la giunta del sindaco Piermattei promette interventi urgenti. Per due anni ha tentato inutilmente di reperire fondi e finanziamenti, senza riuscire ad aggiudicarsi alcun bando pubblico, per poi decidere di accendere un mutuo e quindi di far pagare l’opera, a rate, ai cittadini settempedani. E dopo mesi di tentennamenti, indecisioni e ripensamenti ad aprile il consiglio stanzia i fondi necessari all’opera e la giunta, anziché dare immediata esecuzione ai lavori, si accorge che occorrono autorizzazioni dal Coni e procedure per appalti pubblici. Non è cattiva amministrazione questa? Non si tratta di approssimazione e inefficienza? Quando le opere pubbliche non riguardano la ricostruzione post terremoto (e non vengono gestite quindi dalla struttura commissariale del senatore Castelli) la giunta evidenzia tutti i propri limiti, come aveva già fatto due anni fa sprecando l’occasione di restaurare la bocciofila comunale con centinaia di migliaia di euro di finanziamento persi per l’incapacità di individuare una ditta in grado di svolgere i lavori». «La città di San Severino – conclude il gruppo – e i tanti sportivi della città meritano molto di più che promesse, illusioni, indecisioni e ritardi».