Oltre un milione dissequestrato a un’azienda edile. Ieri la decisione del Riesame del tribunale di Macerata. Il 7 luglio il gip Giovanni Manzoni aveva emesso un decreto di sequestro preventivo di un milione e 600mila euro a carico della ditta edile Energia 4.0 di Corridonia, finita al centro di un’inchiesta per truffa. Il sigillo posto dalla Guardia di finanza riguardava immobili e conti correnti.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Stefania Ciccioli, sarebbe stato operato un frazionamento catastale fittizio per ottenere più agevolazioni con la legge del superbonus 110%. Inoltre, dice l’accusa, sarebbero state fatturate spese per lavori mai fatti.
Nel mirino degli inquirenti un immobile di Morrovalle di proprietà dell’amministratrice dell’azienda, Linda Breccia e di sua madre Letizia Cabascia. Oltre alle due proprietarie, è entrato nell’inchiesta anche il general manager della ditta Marco Santarelli (compagno di Breccia), anche lui colpito dal sequestro.
L’avvocato Vando Scheggia
Iscritti nel registro degli indagati (non raggiunti dal sequestro) due tecnici, entrambi accusati di concorso nella truffa. A finire nell’inchiesta un altro tecnico con la contestazione di false asservazioni.
L’avvocato dei tre indagati (Breccia, Cabascia e Santarelli) Francesco De Minicis e il legale dell’azienda Vando Scheggia, con l’ausilio dell’ingegnere Samuele Biondi, hanno fatto richiesta di riesame sostenendo «la piena regolarità tecnico-giuridica del frazionamento, sia la corrispondenza tra spese sostenute e fatture emesse. Abbiamo sottolineato la piena e rilevante solidità patrimoniale della società e della sua controllata Demetra srl e il rischio che l’ingiusto sequestro, se mantenuto, avrebbe potuto condurre al blocco di ogni attività anche con intuibili conseguenze sul posto di lavoro di circa cinquanta persone».
L’avvocato Francesco De Minicis
Ieri il Riesame ha accolto il ricorso, annullando il decreto di sequestro preventivo e disponendo la immediata restituzione di tutti i beni con sigillo (denaro, beni mobili e immobili e titoli), sia in favore degli indagati che dell’azienda.
«Grande la soddisfazione della titolare e dei dirigenti del gruppo aziendale, Giulia Quagliozzi e Marco Santarelli – ha concluso il legale – ora potranno riprendere piena operatività con il consueto dinamismo che li ha sinora contraddistinti, sia nel settore dell’edilizia e dell’energia, sia in quello della ristorazione e dei servizi turistici e diportistici di alta gamma».
(A. Lu.)
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