Semafori a chiamata, il comitato:
«Ricalibrarli per evitare le file»

CIVITANOVA - Installati lungo la statale per rendere più sicuro l'attraversamento, hanno scatenato una serie di reazioni per l'aumento dei rallentamenti e delle file. Ma i promotori non ci stanno e sostengono la bontà dell'intervento: «Ne chiederemo altri anche per la messa in sicurezza di via Pigafetta e IV Marine»

- caricamento letture
semafori-a-chiamata-statale-fontespina-3-e1753276681935-650x588

Un semaforo a chiamata

Fanno discutere i semafori a chiamata installati a Civitanova nel quartiere di Fontespina per rendere più sicuro l’attraversamento pedonale della strada statale e dei bagnanti diretti ai sottopassi verso il mare. Ma le “chiamate”, specie nei giorni di maggior afflusso, hanno comportato un rallentamento della viabilità lungo la statale con proteste da parte degli automobilisti.

Su questo interviene il comitato Cea (Cittadini elettori attenti) di Fontespina che a gran voce per anni ha chiesto l’installazione di questi dispositivi e che continua a difendere la bontà dell’intervento: «bisogna porsi dalla giusta prospettiva – dicono Siria Carella, Angelo Broccolo ed Emanuele Cognigni del Cea –  chiedendo una calibratura del sistema, dopo che siano pervenuti i risultati della sperimentazione appena avviata. Non sono i semafori a determinare le file, ma soprattutto nei mesi estivi e in determinate ore il traffico è sostenuto per la presenza del mare. Di sicuro una valutazione oggettiva e ufficiale dovrà essere fornita dagli organi preposti, allo scopo anche di rendere lo strumento più performante e soprattutto adattarlo e modificarlo anche in base ai vari periodi dell’anno».

semafori-a-chiamata-statale-fontespina-2-e1753283164836

Il sindaco Fabrizio Ciarapica durante il sopralluogo per l’installazione

Il comitato risponde ai commercianti e automobilisti che in questi giorni, anche sui social, avevano espresso lamentele per i rallentamenti: «Magari potrebbe essere l’occasione per creare vetrine accattivanti che stimolino all’acquisto l’automobilista – dicono -. Piuttosto un nodo da sciogliere è la lottizzazione Broccolo, in modo tale che sia permessa all’amministrazione comunale l’acquisizione dell’area a ovest della chiesa di San Carlo, da destinarsi a parcheggio pubblico, che in base alla nostra visione, oltre a diventare il parcheggio per il mare e per gli abitanti del quartiere, diventerebbe, in una prospettiva futura, il parcheggio degli amanti del turismo lento che, parcheggiato il proprio mezzo a motore, avrebbero la possibilità di imboccare la ciclovia Adriatica. Un parcheggio che non sia però una colata di asfalto con stalli verniciati di bianco, ma un bosco di piante che faccia da delimitazione agli stalli per le auto e con un terreno lasciato il più possibile naturale in modo che possa drenare in caso di forti piogge».

Infine il comitato annuncia che continuerà a pungolare l’amministrazione per installare semafori a chiamata anche in prossimità degli attraversamenti pedonali di via Pigafetta e IV marine e i passaggi pedonali rialzati in via Saragat e in via IV novembre, oltre a richiedere l’illuminazione lato est della statale e la realizzazione di nuovi marciapiedi lato ovest di Via Colombo.



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X