Un semaforo a chiamata
Fanno discutere i semafori a chiamata installati a Civitanova nel quartiere di Fontespina per rendere più sicuro l’attraversamento pedonale della strada statale e dei bagnanti diretti ai sottopassi verso il mare. Ma le “chiamate”, specie nei giorni di maggior afflusso, hanno comportato un rallentamento della viabilità lungo la statale con proteste da parte degli automobilisti.
Su questo interviene il comitato Cea (Cittadini elettori attenti) di Fontespina che a gran voce per anni ha chiesto l’installazione di questi dispositivi e che continua a difendere la bontà dell’intervento: «bisogna porsi dalla giusta prospettiva – dicono Siria Carella, Angelo Broccolo ed Emanuele Cognigni del Cea – chiedendo una calibratura del sistema, dopo che siano pervenuti i risultati della sperimentazione appena avviata. Non sono i semafori a determinare le file, ma soprattutto nei mesi estivi e in determinate ore il traffico è sostenuto per la presenza del mare. Di sicuro una valutazione oggettiva e ufficiale dovrà essere fornita dagli organi preposti, allo scopo anche di rendere lo strumento più performante e soprattutto adattarlo e modificarlo anche in base ai vari periodi dell’anno».
Il sindaco Fabrizio Ciarapica durante il sopralluogo per l’installazione
Il comitato risponde ai commercianti e automobilisti che in questi giorni, anche sui social, avevano espresso lamentele per i rallentamenti: «Magari potrebbe essere l’occasione per creare vetrine accattivanti che stimolino all’acquisto l’automobilista – dicono -. Piuttosto un nodo da sciogliere è la lottizzazione Broccolo, in modo tale che sia permessa all’amministrazione comunale l’acquisizione dell’area a ovest della chiesa di San Carlo, da destinarsi a parcheggio pubblico, che in base alla nostra visione, oltre a diventare il parcheggio per il mare e per gli abitanti del quartiere, diventerebbe, in una prospettiva futura, il parcheggio degli amanti del turismo lento che, parcheggiato il proprio mezzo a motore, avrebbero la possibilità di imboccare la ciclovia Adriatica. Un parcheggio che non sia però una colata di asfalto con stalli verniciati di bianco, ma un bosco di piante che faccia da delimitazione agli stalli per le auto e con un terreno lasciato il più possibile naturale in modo che possa drenare in caso di forti piogge».
Infine il comitato annuncia che continuerà a pungolare l’amministrazione per installare semafori a chiamata anche in prossimità degli attraversamenti pedonali di via Pigafetta e IV marine e i passaggi pedonali rialzati in via Saragat e in via IV novembre, oltre a richiedere l’illuminazione lato est della statale e la realizzazione di nuovi marciapiedi lato ovest di Via Colombo.
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A PARTE L’ENNESIMA FOTO DI CIARAPI’ E CARASSA’..CHE DOVREBBERO CAMBIARSI D’ABITO OGNI TANTO… SECONDO ME IL PROBLEMA SAREBBE IL SOFTWARE DELLA CHIAMATA.. NON PUO’ ATTIVARSI OGNI VOLTA. MA TRA UNA CHIAMATA E L’ALTRA, OLTRE PER I VARI SEMAFORI, ATTENDERE UN TURNO ADEGUATO… COME ALLE POSTE!!!
Il rosso dura troppo tempo. La fila delle auto aspetta il verde mentre non attraversa nessuno per troppo tempo