Il sit-in di ieri sera davanti all’ippodromo Martini
di Marco Pagliariccio
Altro che maxiprogetti di rilancio, grandi imprenditori e frizioni nella maggioranza. L’ippodromo Martini aveva bisogno, nell’immediato, di scongiurare la cancellazione della classica stagione estiva di corse al galoppo. E la peggiore delle ipotesi sembra per ora scongiurata. Ieri, infatti, il ministero dell’Agricoltura ha firmato il decreto con il quale riconosce la società Corri Ippo, guidata dall’imprenditore Francesco Sagretti e subentrata nella gestione dell’impianto al Comitato Corse lo scorso 24 maggio, come organizzatrice delle corse del Martini.
La sindaca Giuliana Giampaoli
La settimana scorsa, il 13 giugno, la sindaca Giuliana Giampaoli aveva scritto al Ministero proprio per cercare di scongiurare in extremis lo stop estivo.
Nella missiva, Giampaoli rimarcava «l’importanza di riuscire a garantire lo svolgimento della stagione ippica anche per l’anno 2025 presso l’ippodromo Martini di Corridonia, considerata l’assoluta rilevanza ed il notevole valore strategico dell’impianto (attivo da oltre mezzo secolo e unico nella Regione Marche per le corse al galoppo), l’interesse e la partecipazione da sempre mostrate dalla collettività per gli eventi ippici svoltisi sino allo scorso anno e degli investimenti che amministrazione comunale è in procinto di effettuare nei prossimi tempi per la riqualificazione e l’ammodernamento della struttura, anche a fini di valorizzazione del patrimonio comunale e di promozione di un territorio purtroppo ancora segnato dalle conseguenze degli eventi sismici verificatisi nel 2016».
A ciò il Masaf (Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste) ha risposto con il decreto che “accoglie” i nuovi gestori limitatamente al 2025 (d’altro canto, l’affidamento del Comune è valido fino al 31 dicembre) sottolineando la necessità di salvaguardare «le esigenze degli operatori della filiera ippica delle corse al galoppo» per cui è «necessario provare a garantire la continuità dell’attività di corse in un territorio sprovvisto di altri impianti di galoppo».
Matteo Grassetti, assessore allo sport
Ciò non significa che, saltata la giornata d’apertura (quella che era prevista l’altroieri), si partirà subito con i tradizionali giovedì sera per tutta l’estate. Ma intanto un passo determinante in quella direzione è stato fatto. «Dal momento in cui il Comitato Corse ci ha riferito delle difficoltà nell’andare avanti ci siamo subito attivati – evidenzia l’assessore allo sport Matteo Grassetti – c’è stato un filo diretto costante con il Ministero, che ha apprezzato che dopo tanti anni questa amministrazione, forse per la prima volta, ha voluto con forza aprire un canale con Roma. Passo dopo passo abbiamo concordato un percorso per cercare di salvare la stagione ippica e dare una prospettiva al Martini. Col decreto di ieri viene riconosciuta la nuova società, ora serviranno altri passaggi tecnici e burocratici, ma adesso abbiamo una prospettiva che non era scontata qualche tempo fa. E questo grazie in primis all’impegno del sindaco Giuliana Giampaoli. Speriamo si possa almeno riuscire ad avere un calendario di corse ridotto per questa estate». Dopo il riconoscimento del Masaf, infatti, c’è da attendere la registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti senza che questa eccepisca alcunché e quindi comunque alcune giornate di quelle già previste potrebbero saltare.
In singolare coincidenza con l’arrivo del decreto ministeriale, ieri sera nel piazzale antistante alla struttura di via Font’Orsola si è anche tenuto un sit-in organizzato da diversi cittadini e proprietari di scuderie legate a Corridonia. Una ventina i presenti e con loro i rappresentanti dell’amministrazione comunale e di Corri Ippo, che hanno fatto il punto della situazione.
Sulla vicenda mette il mirino il duo di opposizione Pensare Corridonia-Corridonia Insieme che parla senza mezzi termini di “disastro firmato Giampaoli”. «Ormai è chiaro a tutti: lo scaricabarile è lo sport preferito del nostro sindaco – sottolineano in una nota le due liste – sono goffi i tentativi di scaricare le loro stesse responsabilità. Ancora una volta, si sono detti sorpresi, come se non sapessero nulla, come se non abitassero a Corridonia.
Cadono dal pero, ma ci cadono male. Peccato infatti che in giunta con loro sieda un vicesindaco, Nelia Calvigioni, che qualcosa del passato dovrebbe ben conoscere. Non solo: lo studio commerciale Ceschini, quello di Matteo Ceschini, capogruppo di maggioranza, e di Grassetti, oggi assessore, è lo stesso che segue da anni il Comitato, percependo anche compensi importanti. Difficile credere che non sapessero nulla.
In questi tre anni, l’amministrazione ha completamente abbandonato l’ippodromo. Nessun intervento, nessuna manutenzione, nessun ascolto delle richieste del Comitato o degli operatori del settore. E adesso è troppo comodo tornare a parlare dei 15 anni passati: qui si parla dell’oggi, e di ciò che non si è voluto fare, pur potendolo. Silenzio assoluto sul fatto che non è stato minimamente preso in considerazione un progetto serio e strutturato proposto da una società guidata da un noto e stimato imprenditore del territorio, pronto a investire sul rilancio dell’ippodromo. Rinnegato pubblicamente dal sindaco in Consiglio comunale. Neppure una risposta data all’imprenditore. Al contrario il Comune è riuscito, in appena una settimana, a spingere alle dimissioni il presidente del Comitato Corse e ad assegnare direttamente la gestione a una società appena costituita. Guarda caso, già nel Consiglio comunale del 28 aprile, il capogruppo Ceschini ne annunciava la costituzione prima delle dimissioni del presidente del Comitato; che coincidenza. Società nella quale sempre lo stesso Ceschini figurava inizialmente come socio e nel consiglio d’amministrazione. Un dettaglio non da poco. Solo dopo la pec inviata dal consigliere Pierantoni, che ha fatto notare l’evidente conflitto d’interessi, Ceschini ha ceduto la quote ed è uscito dal cda. Tanto di cappello, invece, al gruppo di imprenditori che oggi sta cercando di salvare, con risorse proprie e impegno concreto, la stagione ippica e l’ippodromo stesso. Stanno tentando di porre rimedio agli errori, ai silenzi e alla superficialità di chi, in questi tre anni, avrebbe dovuto agire e invece ha preferito voltarsi dall’altra parte».
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Che vergogna!!!….meglio fermarsi qua….bisogna fare un Sit in per farsi ascoltare a Corridonia…Corridonia bisogna sentirla nel cuore!!