Gestione acqua, ecco il cronoprogramma:
chiusura prevista a marzo del 2026

MACERATA - Si attende il piano di ambito che arriverà a luglio. Secondo i tecnici la conclusione non è in contrasto con la data ultima per la messa a gara (dicembre 2025) essendo prevista la proroga di un anno del contratto

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Alessandro Gentilucci, presidente dell’Aato 3, durante un’assemblea

di Luca Patrassi

Il presidente dell’Aato 3 Alessandro Gentilucci avanza a colpi di convocazioni settimanali di assemblee dei sindaci, ma la sostanza non cambia stante i tanti anni persi in “guerre” poco chiare salvo poi, da parte dei governanti di turno,  attribuire colpe a qualcun altro, come nel migliore armamentario dei partiti.

Stamattina ennesima assemblea dei sindaci. Di nuovo c’è che è stato appena consegnato il cronoprogramma per arrivare al gestore unico del servizio idrico: la data di approdo del percorso è quella del dieci marzo 2026. La prima cosa che emerge che si supera la data del 31 dicembre indicata come limite per evitare l’affidamento ai privati ma su questo versante i tecnici osservano che la convenzione esistente tra Aato 3 e società di gestione consente il prolungamento del servizio per un anno. Le procedure da porre in essere sono infinite ma si basano su un atto che non è ancora disponibile: il piano di ambito che l’Aato deve adottare e che è annunciato per la fine di luglio. Piano d’ambito evidentemente necessario per sapere cosa chiede l’Aato per la gestione del servizio idrico nei prossimi anni e per formulare un piano industriale che sia credibile.

Dunque macchina in moto a fine luglio. Poi, stando appunto alle scadenze indicate questa mattina dai consulenti delle società di gestione, approvazione dell’accordo tra le società per la nascita del soggetto unico, l’invio della manifestazione di interesse ad Aato, e l’avvio della seconda fase che vedrà impegnati i Comuni che dovranno approvare in Consiglio le delibere del caso e la data indicata è quella del 30 settembre, quando gli enti locali vareranno gli atti legati alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. Poi ci saranno da attendere di pareri di Corte dei Conti e di Agcm (agenzia garante concorrenza del mercato) che hanno 60 giorni di tempo)si arriva a età dicembre). Quindi l’avvio del processo di fusione, la sottoscrizione da parte dei Comuni degli aumenti di capitale, la presentazione del piano industriale, la sua asseverazione, presentazione della domanda di gestione all’Aato ed esame della pratica. Appunto, marzo 2026.

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