di Luca Patrassi
Il tempo dell’assunzione e quello delle dimissioni non sono più quelli di una volta, si direbbe che anche nella sanità non ci sono più le stagioni di una volta. Prima tra un ingresso e l’uscita passavano decenni, il raggiungimento della pensione, ora pochi mesi e si cambia. Dicono sia (solo) l’effetto della carenza di specialisti e dell’ampia possibilità di scelta del luogo di lavoro. Il fronte delle risorse umane vede tre determine della dirigenza Ast di presa d’atto di dimissioni di altrettante dottoresse, in prova o comunque assunte da poco. Una di loro è medico in servizio a Medicina Legale e ha rassegnato le proprie dimissioni dal rapporto di lavoro con ultimo giorno lavorativo il prossimo 31 maggio. Dimissionaria anche un medico, in servizio in Ortopedia: ultimo giorno di lavoro il 31 maggio. Infine anche una psichiatra lascerà l’incarico (ultimo giorno di lavoro il prossimo 31 maggio).
Cambio di genere ed arriva una determina di approvazione di un progetto di supporto psicologico agli adolescenti di Civitanova. Alla Ast si avanza nel segno dell’incertezza sul fronte delle risorse umane mentre si registra l’iniziativa del direttore del Distretto di Civitanova che ha chiesto l’attivazione del progetto denominato “Adolescenza: corpo –emozioni – relazioni- trasformazioni” «finalizzato prioritariamente – si legge nella determina di autorizzazione – a potenziare l’intervento consultoriale, mediante la presenza di professionisti psicologi, per supportare ed assistere i giovani in età compresa tra i 14 e i 25 anni».
La determina Ast tenta anche di dare una risposta alla scelta di Civitanova: «Civitanova risulta essere la più popolosa dell’intera Ast anche secondo gli ultimi dati Istat e con maggior numero di minorenni rispetto all’intero estensorio maceratese. L’obiettivo generale del progetto in è rappresentato nel favorire un’elaborazione consapevole delle trasformazioni psico corporee e dei vissuti emotivo-relazionali tipici della fase adolescenziale; promuovere il consolidamento di un’identità sessuale e individuale integrata; lavorare sullo stigma sociale e disinnescare il pregiudizio sociale». Il progetto troverà realizzazione, per i prossimi sei mesi, con un incarico di 25 ore settimanali a professionisti specialisti in psicoterapia. Spesa prevista di poco meno di 33mila euro.
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Andiamo bene……. si fa per dire naturalmente.
Continua l’emorragia verso il servizio privato!
È la prova che quanto dichiarato dal Governo ed dai ns politici regionali non corrisponde alla realtà!!!